Sempre in viaggio tra New Rock e il Nepal, con il cuore in gola… sempre in attesa, del lieto fine e di un nuovo inizio. Per ora ci fermiamo qui, a “La città della pietra”, ma credo che i Gargoyles avranno ancora molto da raccontare!

Sinossi
Il Re dei Gargoyle è tornato alla Città di Pietra, in Nepal. Era un luogo magico e prosperoso, adesso immenso e martoriato. Dariin è tornato per riprendersi il trono, scacciare gli invasori e uccidere il nemico numero uno della stirpe: Kirion.
Per ottenere tutto ciò, però, dovrà mettere da parte ogni sentimento o emozione che possa farlo indugiare nella conquista della vittoria. Pur sapendo a quali responsabilità deve far fronte, il suo spirito è legato alla donna che ama con tutto se stesso; il mostro che in lui è pronto per dare battaglia, l’amore che lo incatena a lei scalcia per essere liberato. Una scelta lo attende: lasciar prevalere la bestia insita nella sua anima oscura e sedersi sul trono che gli spetta di diritto, oppure deporre le armi e vivere una vita insieme all’umana che gli ha rubato il cuore?
Le vicende dei guerrieri Gargoyles e le loro compagne si intrecciano ancora in una lotta tra il bene e il male, tra il vivere o il soccombere per sempre. Tutti hanno scelto di combattere per la vita, è l’indole Gargoyle, è la natura umana, non bisogna permettere alle tenebre di avanzare, anche se questo porterà ancora lacrime, dolore e morte.
Si può sconfiggere il Male puro? Sì, se l’amore è quello vero.
- Autore: Claudia Melandri
- Editore: Self Publishing
- Prezzo di lancio: 1,99€ in pre-order dal 15 Novembre (dal 30 Novembre 2,99€)
- Genere: Urban Fantasy
- Cover: Sherazade Digital Art
E-book gentilmente offerto dall’autrice

Kirion gli ha tolto un pezzo di vita, vissuta e da vivere. Gli ha negato l’affetto di un padre, la luce, ma soprattutto ha privato la Città di Pietra della guida di un uomo saggio e valoroso. Kirion deve pagare, e Dariin intende riprendersi ciò che gli spetta: il trono. Regnare significa riportare la sua terra natia agli antichi sfarzi, dove vigevano regole, rispetto e benessere.
Fuggire da NewRock, ha significato lasciare Rebecca, coperta da incertezze e paure… per un possibile non ritorno, per le nefaste conseguenze che la guerra può riservare. L’uno per l’altro è il respiro, il cuore… semplicemente fonte di vita. Impossibile stare lontani, specialmente ora che la ragazza ha un segreto da svelare, che con la luce negli occhi, vuol condividere con il suo Signore.

“Non avere mai paura di questa felicità, mia Signora. Farò in modo che ogni giorno ce ne sia di più di quello prima. Voglio darti tutto, metterò il mondo ai tuoi piedi” – “E’ te che voglio, del resto non mi importa. E adesso, desidero le tue ali“
Ritrovarla e respirare di nuovo aria di casa, con la paura di farle del male e la stessa voglia impellente di proteggerla… dal dolore, dal male e da un segreto ancor più grande, che minerebbe in maniera definitiva il loro amore.
“… ma quello che combatteva contro il bastardo non era il suo compagno, il suo Dariin, il suo Bryan. Quello era il Re dei Gargoyle. Forte, nobile, feroce. E proprio con quella crudeltà si trovò a fare i conti…”
La bestia si mostra in tutta la sua forza e crudeltà… con lo stesso fervore che riserva anche nei momenti più intimi. Il suo ideale di regno libero è diventata una necessità, quanto la presenza di Rebecca… Tanto da confondere le idee, togliendo lucidità, anche nelle decisioni di vitale importanza.
Kirion ha giocato bene le proprie carte, cercando di rendere ancor più nero quel buio in cui ha fatto cadere l’erede al trono, con la minaccia che l’avrebbe spogliato di tutto, anche degli amori più grandi. Un bivio per Dariin, una strada da intraprendere: morte o solitudine.
Forse, imboccare la seconda, è più doloroso che morire…
“…ricorda sempre, qualsiasi cosa succeda: io ti amo, nessuno al mondo ti amerà più di me. (…) Te lo prometto sulla vita: io tornerò sempre da te.”

Eccoci alle battute finali con i fratelli Deveron, ma non credo di veder chiuso il capitolo Gargoyle. Termina così la Città di Pietra, con un biglietto di ritorno verso il Nepal. In cuor mio, spero di non veder più ripercussioni su Dariin e Rebecca, o una delle altre coppie… magari ci aspetterà qualche nuova generazione, ed io sono pronta a farmi cullare da un altro paio di ali. L’ho sempre detto e lo ribadisco. Claudia Melandri, in tutti i volumi della serie, è riuscita a far passare il modo di amare delle sue creature, come un qualcosa di unico e inavvicinabile. Sono bestie e in quanto tali, istintive. Le donne cacciano, conquistano… si donano all’uomo che “arrendevole” approfitta della situazione. Queste tre storie sono meravigliose eccezioni.

Vi ho parlato di segreti poi svelati, con le temute conseguenze: insicurezza, paura, distruzione, odio, e la necessità di guardarsi dentro… per trovare finalmente la pace. Una storia ancor più profonda, che recide vecchie convinzioni e apre la mente e il cuore ad una vita nuova. Non servono spoiler e non è mia intenzione farne. Se siete arrivati alla fine di Belial, una minuscola parte potete anche immaginarla. Credevo fosse quel minuscolo particolare il lieto fine sofferto. La Melandri ci ha dato molto di più, contestualizzandolo. Non ci ha regalato la favola dove tutto è possibile. Ci ha messo di fronte all’impossibile, quello che accade nelle famiglie normali, creando la seconda possibilità, una speranza. L’amore esiste sotto tante forme, quante volte abbiamo detto che non c’entra il Dna… Ogni tassello andrà al proprio posto, ma Dariin e Rebecca dovranno lavorarci su, specialmente il Re, affrontando una scelta pesantissima.

Ma chi vi sorprenderà, sarà la bella giornalista, che sarà disposta a sfoderare ogni tipo di arma per far valere la sua ragione. Ci verranno presentate due donne diverse, quella dolce e comprensiva, ed una battagliera, degna del Condottiero. Umana ma con la tempra di un Gargoyle. Il destino non poteva fare scelta migliore, mettendoli sulla stessa strada. Ora dovrete scoprire voi se regneranno in Nepal o giocheranno alla famiglia felice in Canada… o chissà, magari arriverà un altro maschio a mischiare le carte in tavola… Vi ho insinuato il dubbio, non vi resta che provare a smentirmi!

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