Recensione: “REVIVE (STORM MC SERIE, Vol. 3)” di Nina Levine

Katy Policante ci delizia con REVIVE, terzo volume della serie Storm MC di Nina Levine, edito Hope Edizioni.

Sinossi

Lui non è fatto per le relazioni serie. E nemmeno lei. Ma non possono più combattere la loro reciproca attrazione…
Nash Walker nasconde dei demoni che consumano la sua anima. Li seppellisce a fondo e si distrae con il sesso o con qualsiasi cosa che possa evitargli di affrontare un passato pieno di sofferenza e rimpianto; qualsiasi cosa che possa alleviare il dolore che lo accompagna, giorno dopo giorno.
Velvet Carr ha passato anni a combattere i suoi demoni. È una lotta che sta vincendo, fino a quando Nash si scontra con la sua vita e con il suo cuore.
Tutto era cominciato come dell’innocuo divertimento tra amici e non era destinato a diventare così complicato. Ma quando due anime spezzate si incontrano, risvegliando sentimenti indesiderati l’uno per l’altra, tutto si complica.
Riusciranno Nash e Velvet ad aiutarsi a guarire, dando nuova linfa a quell’amore che per anni hanno rifiutato di lasciar entrare nelle loro vite? O lasceranno che i loro demoni rovinino ogni possibilità di poter essere felici?

Titolo: Revive
Autore: Nina Levine
Serie: Mc Storm #3
Genere: Mc romance; contemporary romance
Traduzione: Elisa Rigatelli
Cover: Franlu

Copia digitale gentilmente offerta dalla CE

Revive è il terzo volume della Storm MC Serie. Non ho letto i romanzi precedenti e, con tutta probabilità, questo non mi ha permesso di cogliere molti particolari riguardanti lo Storm, questo gruppo di motociclisti con una gerarchia tutta sua, inserito in un’intricata rete di alleanze. Tuttavia, questo non mi ha impedito di apprezzare la storia d’amore fra Nash e Velvet. Il romanzo, in questo senso, ha rappresentato una sorta di viaggio, di tragitto centripeto, che parte dalla superficie, dall’aspetto esteriore dei personaggi, fino a arrivare al cuore di ciascuno di loro, all’essenza spezzata della loro anima, che entrambi cercano di tenere nascosta quasi in modo disperato.

In un primo momento, quindi, si capta la loro forma: sono entrambi dei personaggi duri, sicuri del proprio fascino, senza emozioni, preda soltanto di pulsioni fisiche da seguire. Sono amici, ma la chimica innegabile che c’è tra loro fa sfrigolare l’aria, caricandola di elettricità. Nash è un donnaiolo impenitente, non perde occasione di sollazzarsi in giro e frequenta con assiduità il locale dove Velvet si esibisce come spogliarellista. Entrambi sembrano fuggire dai legami e dalle storie dal forte coinvolgimento emotivo, ma devono arrendersi all’inatteso evolversi degli eventi.

“La tua paura più grande porta la tua più grande crescita.”

Cedono alla passione lasciandosi consumare dalle sue fiamme, annullandosi l’uno nell’altra per poi pentirsi. Da questo momento fra loro è tutto un rincorrersi e allontanarsi, farsi rodere dal tarlo della gelosia e abbandonarsi alle incomprensioni. Piano piano, tuttavia, tutti i loro muri cadranno: Nash e Velvet scopriranno che i demoni che portano dentro possono essere sconfitti con più facilità se si ha vicino la persona giusta. Il progressivo svelarsi l’uno all’altra, condito da passionali amplessi, fa capire che il loro conoscersi parte dal corpo per poi arrivare al loro cuore tormentato. Entrambi hanno dei segreti e persone del loro passato ancora in grado di ferirli e che li hanno cambiati. Il punto debole di Velvet emerge per primo, quello di Nash verso il finale, facendo ribaltare agli occhi del lettore l’immagine che fino a quel momento si era fatto di lui. Nash si sgretola, si annulla, si lascia travolgere dal dolore dei ricordi andando a fondo per poi risalire, pur con fatica, verso una nuova versione di se stesso e una nuova dimensione del rapporto con Velvet.

Ho apprezzato la caratterizzazione dei personaggi, destinati a essere troppo simili per potersi attrarre, quasi come fossero stati delle calamite con la stessa polarità. Tuttavia, questo sezionamento dell’apparenza per svelarne la sostanza è stato davvero ben costruito.

Lo stile dell’autrice è fluido e accattivante, anche se non ho apprezzato molto la scelta di un linguaggio rude e talvolta volgare, anche se capisco che sia calzante nel contesto descritto.

Katy

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