Recensione: “ARMI E BAGAGLI” di Abigail Roux

A libro aperto vi presenta la lettura che Alice Bruno ha voluto condividere con tutti noi: “ARMI E BAGAGLI” di Abigail Roux, edito Triskell Edizioni.

Sinossi

A New York City una serie di omicidi tiene in scacco sia la polizia che l’FBI; il sospetto è che dietro di essi si celi un unico colpevole che manda un messaggio indecifrabile. L’uccisione dei due agenti federali assegnati alle indagini porta il Bureau a raddoppiare gli sforzi per la cattura del killer.

L’agente speciale Ty Grady viene richiamato da un incarico sotto copertura dopo che l’operazione di cui era a capo è stata compromessa. È presuntuoso, intrattabile, e senza ombra di dubbio il migliore in ciò che fa. Ma quando viene affiancato all’agente speciale Zane Garrett, è odio a prima vista. Garrett è il ritratto dell’agente perfetto: serio, misurato, concentrato. Insieme rappresentano il più classico dei cliché: opposti in tutto, poliziotto buono-poliziotto cattivo, la strana coppia. Capiscono all’istante che il loro rapporto sarà un ostacolo maggiore della mancanza di indizi lasciati dal killer.

Appena prima che inizi la loro missione speciale, l’assassino colpisce ancora, prendendoli di mira. Costretti alla fuga mentre cercano di rintracciare un uomo che ha come obiettivo uccidere chi si mette sulle sue tracce, Grady e Garrett dovranno trovare il modo di lavorare insieme prima di diventare altre due tacche sul coltello del killer.

COLLANA: RAINBOW

Titolo: Armi e bagagli

Titolo originale: Cut & Run

Serie: Cut & Run #1

Autrice: Abigail Roux

Traduttrice: Emanuela Graziani

Genere: Contemporaneo

Lunghezza: 410 pagine

Gli agenti speciali FBI Ty Grady e Zane Garrett sono diversi come il giorno e la notte: l’ex marine e agente sotto copertura, sfrontato e abituato ad agire fuori dalle regole, e il “perfettino” della sezione crimini informatici, che delle regole sembrerebbe invece aver fatto una ragione di vita, non possono che odiarsi.

Ed è questo che accade puntualmente quando si incontrano per la prima volta e gli viene comunicato che da quel momento diventeranno uno il partner dell’altro.

Ma perdere tempo a odiarsi è un lusso che Ty e Zane non possono permettersi: perché se l’FBI sta dando la caccia al Killer dei Tre Stati, quel Killer sta dando la caccia a loro. E imparare a lavorare in coppia è l’unica cosa che può fargli risolvere il caso e salvargli la pelle.

Ty sgranò gli occhi quando si rese conto che gli stavano affibbiando uno scribacchino come Baby-sitter e che non poteva farci un cavolo di nulla. Lo stomaco gli si rivoltò al pensiero, però immaginò che fosse meglio che essere licenziato. O finire in prigione.

Il pensiero di essere assegnato a quella scheggia impazzita e attaccabrighe riuscì quasi a far perdere a Zane il suo autocontrollo. Dopo tuto quello che aveva fatto, tutto quello per cui aveva lavorato, ecco cosa aveva ottenuto. Per un istante la disperazione minacciò di prendere il sopravvento…

Grady e Garrett litigano, si scontrano anche fisicamente, ma tra uno scontro e l’altro cominciano a far cadere parte delle barriere che hanno messo tra sé e il resto del mondo, e scoprirsi diversi da come si mostravano: più simili. Ad abbassare le difese e ad apprezzarsi. Addirittura a piacersi, anche se non riescono ad ammetterlo.

«Lo senti… lo senti anche tu?» chiese Ty, contro ogni suo istinto. (…) Lo scrutò in cerca di un qualche indizio, di un segno, mentre la sua leggera apprensione veniva sopraffatta dal desiderio. Il desiderio per qualcosa che lui non riusciva a definire. Non disse di sì… ma neanche di no.

È nato qualcosa e riconoscerlo è la parte più difficile. Non solo la passione fisica dunque, l’attrazione che non ti lascia scampo (qui molto ben descritta), ma che tra loro possa esserci di più del sesso grandioso, di quello che hanno pensato di concedersi per un istante. E che quel qualcosa, che ancora non riescono a chiamare amore, se ne frega nel modo più assoluto se non è il momento giusto perché sono nel bel mezzo di un’indagine.

Così come se ne frega del passato che torna con prepotenza, delle loro ferite, quelle dell’anima e quelle reali, che sanguinano a più riprese perché c’è un serial Killer intenzionato a farli fuori.

Delle loro paure.

E perché no, della sotterranea disapprovazione del Bureau, come dei condizionamenti dell’esercito.

«Lo senti anche tu?» chiese con voce roca. Stavolta è Zane a parlare: la fame quasi impossibile da saziare, il dolore dentro, nel profondo, contrastato da brevi attimi di tenerezza che sembravano così fuori posto. (…) Ty lo guardò mentre stava ancora cercando di riprendere fiato, sempre tenendolo a distanza di braccio. «No,» mentì allegramente.

Quel lo senti, ripetuto da entrambi e sempre negato, che rimbalza dall’uno all’altro anche in tutto ciò che non dicono rendendo quel sentimento sempre più forte, mi ha fatto amare Ty e Zane in ogni singola riga di questo romanzo.

Vi lascio scoprire cosa vale per voi: perché vi assicuro che, come del resto capita a ogni donna sulla loro strada, vi innamorerete perdutamente di questi due. E di questo libro.

Molti i motivi per farlo: dal carattere dei protagonisti, alla storia, alla passione, all’adrenalina (appena messa in ombra dal sentimento), sostenuti sempre da una scrittura fluida e da una traduzione altrettanto valida.

Alice

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