
La nostra Monica Pancin ha letto, per A libro aperto, “KILLER TATTOO: La strana coppia” di Daniela Schembri Volpe, edito Castelvecchi.

Trama
Qual è il filo del terrore che ordisce la sua trama tra Torino magica, l’isola di Calypso, le verdi distese nord-irlandesi e la Londra dei tatuaggi e di Camden Lock? Dafne Volpi, una guida turisti ca, si troverà suo malgrado a indagare sulla sparizione di una serie di adolescenti . Sullo sfondo, il mondo dei tattoo, l’esoterismo, il mistero e menti diaboliche e senza scrupoli che insieme a personaggi grott eschi condurranno al macabro colpo di scena fi nale, svelando un raccapricciante segreto come nel più classico degli horror.

Dafne è una guida turistica, lo si evince anche dalle numerose descrizioni presenti nel romanzo. È una donna semplice con una passione smisurata per il cioccolato fondente all’85%; non manca mai occasione per gustarsene uno, beata lei che può.
Decide di partire per Gozo dove l’aspettano dei suoi amici e qui la faccenda si complica; viene presa di mira.
Da chi? Perché?
Beh dobbiamo scavare a fondo nella narrazione e avere veramente molta pazienza prima di capirlo. Passeremo da dialetti torinesi a triestini, situazioni bislacche e brevi tensioni, ma il punto di svolta sembra sempre inavvicinabile.
Bella l’idea, belle le descrizioni; penso che ora saprei passeggiare per Torino tranquillamente dalla loro accuratezza, ma io attendevo il punto di svolta.
Da amante dei thriller lo aspettavo con ansia, pagina dopo pagina, ma non arrivava mai. Il tentativo di allungare la narrazione era evidente proprio con l’intento di rimandare, il piú possibile, il fattaccio.
Ma il lettore va nutrito e se non gli si da una scossettina si distrae; ed è proprio quello che è successo a me: mi sono distratta.
Ma ho provato un brivido di emozione alla citazione del romanzo “La ragazza nella nebbia” di Donato Carrisi.