
Promosso da due gran voci, “C’ERAVAMO TANTO ODIATI” di Joanne Bonny, edito Newton Compton. Federica Cabras ci delizia del suo pensiero, accompagnando Emma Altieri nella prima recensione. Buona “doppia” lettura.

Titolo: C’eravamo tanto odiati
Autore: Joanne Bonny
Editore: Newton Compton
Genere: Romance contemporaneo
Trama
Olivia Ferrari è una cattiva ragazza. Arrogante, narcisista e libertina, cambia uomini come fossero calzini e guarda il resto del mondo dall’alto in basso, forte del suo successo e della sua popolarità. Olivia, infatti, conduttrice di Questa Mattina, un programma televisivo di successo, è anche appena stata eletta la presentatrice più sexy d’Italia. La sua incrollabile autostima subisce un brusco affronto, però, quando Andrea Fabbri, un aitante health coach ospite del programma, declina le sue avances. L’umiliazione subita è pari solo alla curiosità: chi è quel ragazzo che ha osato rifiutarla? Decisa a dimenticare l’incidente, Olivia si trova costretta a rivedere i suoi piani quando Andrea viene assunto come co-conduttore di «Questa Mattina»: il ragazzo ha bucato lo schermo e affascinato le spettatrici da casa, così la direzione del canale ha deciso di assumerlo e farne una nuova star TV, una stella così lucente che potrebbe offuscare quella di Olivia… Tra schermaglie, colpi bassi e batticuore, una commedia sentimentale, romantica e brillante da non perdere.

Olivia Ferrari è la massima espressione della bulla. Alla scuola superiore, insieme al suo gruppetto di amiche fedeli, si diverte a prendere in giro i suoi coetanei e a organizzare scherzi molto pesanti. Non si rende conto del male, anche solo psicologico che causa, fino a che, ormai adulta e realizzata nel lavoro, non diventa vittima di chi, a suo tempo, ha subito le sue angherie. Il giorno che sulla sua strada incontra il sexy Andrea Fabbri tutto cambia. Saprà Olivia capire finalmente quanto male ha causato e cambiare, magari con l’aiuto proprio di Andrea? Lo scoprirete solo leggendo!
Si sente ogni giorno parlare di bullismo e questo romanzo tratta proprio di questo spinoso argomento. La nostra protagonista, Olivia Ferrari, insieme alle sue storiche amichette, alla scuola superiore detta legge come il peggiore dei boss mafiosi. Credo che a tutti, almeno una volta nella vita, sia capitato di essere oggetti di bullismo. È un fenomeno particolare che si può manifestare sia a livello fisico che a livello psicologico e credo che questo secondo tipo sia il peggiore di tutti.
I tempi della scuola, specialmente la superiore, sono molto delicati per la crescita di un adolescente: il carattere si forma e ci si trasforma in base a quello che ci circonda. Tutti sognano di essere benvoluti dai propri compagni, ma non sempre va così. Ci si augura che il diventare adulti poi potrà smussare gli “angoli” e far capire a questi bulli che a questo mondo non vince chi ridicolizza il prossimo.
Olivia però, crescendo, non è cambiata per niente. Guarda tutti ancora dall’alto in basso e il condurre una trasmissione televisiva le fa credere di essere ormai superiore alla massa.
Il giorno in cui incontra sulla sua strada Andrea Fabbri, sexy personal trainer, si rende conto di non fare colpo immediatamente su di lui e le sue certezze vacillano.
Olivia scopre che Andrea non è altro che un suo ex compagno di scuola, che aveva una cotta per lei e che lei aveva ridicolizzato anni prima, proprio il giorno in cui gli viene offerta la co-conduzione della sua trasmissione.
Per Olivia inizia un calvario. Si rende conto che quelli che lei pensava fossero amici, non sono altro che persone che non le dicevano quello che pensavano, ma solo quello che credevano che lei volesse sentirsi dire. Diventa oggetto di scherno e di bullismo lei stessa da parte di coloro che, anni prima, hanno subito senza potersi ribellare.
Nel momento in cui assaggia la sua stessa medicina si rende conto di quanto male, soprattutto psicologico, possa aver causato ai suoi compagni.
È un romanzo che aiuta a riflettere perché il mondo è pieno di gente che crede che il più forte abbia sempre ragione, che il mondo sia di coloro che offendono gratuitamente e che denigrare il prossimo sia il modo migliore per emergere dalla massa.
È una storia scritta con molta delicatezza, proprio come lo spinoso tema richiedeva. Mi complimento con l’autrice perché in questo romanzo ci sono lacrime e risate in giusta misura e tutto quello che serve per fare di una storia un ottimo prodotto.
La scrittura è fluida e scorrevole, la caratterizzazione dei personaggi è molto azzeccata e le ambientazioni sono interessanti.
Cinque libricini per un romanzo dal quale tutti possiamo imparare qualcosa.


Figa, di successo e conosciuta: la principessina della tivù Olivia Ferrari ha tutto quello che ha sempre desiderato. Del resto, sogna i riflettori sin da ragazzina quando, autoproclamatasi Reginetta di tutte le costellazioni, maltrattava i suoi compagni di classe, gli insegnanti e chiunque avesse la fortun… ehm, la sfortuna di incontrarla – tra i malcapitati, persino le sue stesse amiche –. Ci sono persone che per brillare devono assicurarsi di offuscare a dovere la luce degli altri. Olivia Ferrari era proprio così e… Beh’, sì, lo è ancora. Da meteorina a presentatrice il passo è stato veloce, soprattutto considerato il fatto che lei, sempre molto sicura di sé, sia anche bella e – rullo di tamburi – apprezzata. Un pelino snob, un pochetto superba, un attimino antipatica… ma vabbè. Nello sfavillante mondo dello spettacolo un po’ di sane doti autocelebrative ci stanno.
Ma sapete qual è il problema? Il karma – che sia lodato, eh – gira sempre e spesso le persone si trovano dinanzi ai propri errori. E non sempre si pagano senza more. Senza la tassa “tempo che scorre”.
Ma andiamo con ordine.
Abbiamo detto, Olivia è nel pieno della sua carriera. Conduce Questa mattina, format mattutino dedicato a un pubblico di casalinghe e pensionati. Diciamo anche che si parla spesso di lei sul giornale. Ah, viene eletta anche la più sexy dello stivale. Lei si crogiola in questi successi sognando, da grande ambiziosa quale è, sempre più gloria.
Quando una collega della rete da sempre al timone di un programma serale molto seguito va in pensione, sono in due a contenderselo. Lei e il suo collega Matteo, che lei odia con tutto il suo cuore, sono in guerra. Al migliore, a chi saprà aumentare gli ascolti del proprio programma, andrà l’ambito scettro della sera. Ma si sa, tra i due litiganti spesso il terzo gode.
Ma chi è il terzo?
Sbuca come un fungo, partecipa a una puntata come ospite e piace tanto a chi guarda da casa che, udite udite, gli viene offerto un posto di co-conduzione per Questa mattina accanto a Olivia: Andrea Fabbri è bello, carismatico ed è uno che brilla anche grazie alla luce degli altri. Generoso, sempre pronto ad ascoltare e a dare consigli, fa breccia negli spettatori. E in più – raga, non guasta mai – è pure bono. La donna non è contenta, per nulla, anche perché lui sembra immune al suo fascino.
Come andrà a finire? E quale segreto nasconde Andrea Fabbri dentro di sé, chiuso a doppia mandata – sebbene solo per poco?
Quando ho iniziato “C’eravamo tanto odiati” non avevo dubbi: la scrittura della Bonny con la sua vena frizzante e il suo stile lineare e vivace, mi aveva già rapita ai tempi di “Ci vediamo domani se non piove”; con questo libro, lo sapevo sin dalle prime righe, non sarebbe stato diverso. Quello a cui non ero preparata è il bagaglio mentale che ci si porta dietro dopo la lettura di un libro che, nonostante leggero e romantico, porta avanti tematiche molto importanti. Il bullismo, l’insicurezza, il senso di impotenza di fronte a un maltrattamento. Il sentirsi inadeguati. Le prese in giro. E va bene, spesso il bullo stesso ha delle insicurezze, ma pensate a chi ha subito mille angherie in un’età in cui il cervello deve lavorare in pace per diventare maturo. Come ci si rialza? Ci vuole molta forza di volontà e la vicinanza delle persone che si amano per superare episodi come quelli descritti nel libro.
La Bonny ne parla con delicatezza, non perdendo mai di vista il peso di questa piaga e permettendoci di entrare in una storia, quella che ha confezionato, che fa sì ridere e staccare – come ogni buon romance che si rispetti – ma anche pensare.
Tanto di cappello, insomma.
Ho odiato Olivia Ferrari con ogni singola cellula del mio corpo – perlomeno fino a un certo punto – e ho amato Andrea Fabbri sin da subito, proprio in virtù del suo successo meritato e non ottenuto seppellendo vive altre persone. Andrea è sicuro di sé ma in un modo non fastidioso. Lui è positivo, ottimista e sempre disposto all’ascolto.
La storia prende poi delle pieghe inaspettate… e la curiosità prende il sopravvento.
Mi è piaciuta l’evoluzione dei personaggi. Seppur adulti, hanno delle faccende relative al passato da risolvere. Ed è sempre meglio farlo prima possibile! Ho amato anche il personaggio del piccolo Archie. Spesso, accecati dalla nostra età, dimentichiamo che guardare il mondo con gli occhi dei bambini può essere rinvigorente
Promosso a pieni voti!
