
Ve l’avevamo annunciato e noi manteniamo sempre le promesse. Eccoci pimpanti all’attesissima premiazione dei …. rullo di 🥁🥁🥁… Golden Globe.

GOLDEN GLOBE AWARDS 2021
I VINCITORI

Carissime lettrici (e lettori) di A libro aperto, eccoci di nuovo qui per parlarvi della premiazione della 78a edizione dei Golden Globe Awards. Come anticipato nell’articolo precedente, la cerimonia si è svolta in due sedi separate con Tina Fey in diretta dal Rainbow Room di New York e Amy Pohler dal Beverly Hilton Hotel di Los Angeles.

Non ci sono state le solite foto di rito con la statuetta o la sfilata sul red carpet dei vip di Hollywood, sono mancati anche la musica e le spettacolari coreografie che caratterizzano questi eventi… ma si è trattato di una cerimonia piuttosto “casalinga” (come dimostra la foto di Jodi Foster con la moglie in pigiama e cagnolino felice).
I vincitori, infatti, si sono collegati in streaming per salutare e ringraziare… e non immaginate che fatica per me ed Elisa doverci teletrasportare da un’abitazione a un’altra per intervistarli!
Bando alle ciance, però. Iniziamo subito con il più importante riconoscimento della serata che va proprio all’Italia, ovvero l’assegnazione del premio come “migliore canzone” a Io sì (Seen) di Diana Warren cantata da Laura Pausini per il film con Sophia Loren La vita davanti a sè. Sarà un primo passo verso la nomination agli Oscar? Be’, vedremo. Intanto, incrociamo le dita!

Passo la parola a Elisa che presenterà gli altri vincitori.
Grazie della linea, cocca (così tutti sanno come ti chiamo 😎) questa trasferta è stata a dir poco trafficata con tutti questi cambi di abitazioni, ma ne è valsa la pena. Mi sono comprata anche un vestito nuovo per l’occasione (in saldo) e qualche attore non mi toglieva gli occhi di dosso. Okay, non mi credete perciò passiamo alla premiazione, vedrete che sono migliore della D’Urso.
PREMI PER IL CINEMA
Miglior film drammatico
Nomadland, regia di Chloé Zhao alla quale va anche il premio di Miglior regista.
Miglior film commedia o musicale
Borat, regia di Jason Woliner,
Miglior attore in un film commedia o musicale
Sasha Baron Cohen per “Borat”.
Migliore attore in un film drammatico
Chadwick Boseman per “Ma Rainey’s Black Bottom”.
Migliore attrice in un film drammatico
Andra Day per The United States vs. Billie Holiday.
Migliore attrice in un film commedia o musicale
è stato assegnato alla bellissima Rosamund Pike per la sua interpretazione in I Care a Lot. (Vista in un sacco di film❤)

Migliore attore non protagonista
Daniel Kaluuya per Judas and the Black Messiah.
Migliore attrice non protagonista
Jodie Foster per The Mauritanian. (Grande Jodi)
Miglior film in lingua straniera
va a Minari, regia di Lee Isaac Chung (Stati Uniti d’America).
Miglior film d’animazione
per Soul, regia di Pete Docter e Kemp Powers, che si aggiudica anche la statuetta per Migliore colonna sonora originale ai musicisti e compositori Trent Reznor, Atticus Ross e Jon Batiste.
Migliore sceneggiatura
ad Aaron Sorkin per Il processo ai Chicago 7 (The Trial of the Chicago 7).
PREMI PER LA TELEVISIONE

Fa il pieno di riconoscimenti la serie tv The Crown con il premio per Miglior serie drammatica, Migliore attore in una serie drammatica per l’attore Josh O’Connor, Miglior attrice in una serie drammatica per l’attrice Emma Corrin e infine Migliore attrice non protagonista in una serie, miniserie o film televisivo per Gillian Anderson.
Miglior serie commedia o musicale
va a Schitt’s Creek.
Migliore attore in una serie commedia o musicale
Jason Sudeikis in Ted Lasso.
Migliore attrice in una serie commedia o musicale
a Catherine O’Hara in Schitt’s Creek.

Miglior miniserie o film televisivo se lo aggiudica La regina degli scacchi insieme al premio per Migliore attrice in una miniserie o film televisivo all’attrice Anya Taylor-Joy
Migliore attore in una miniserie o film televisivo
va all’affascinante Mark Ruffalo con Un volto, due destini

Migliore attore non protagonista in una serie, miniserie o film televisivo
va a John Boyega di Small Axe.
Infine, i due prestigiosi Golden Globes per la carriera vanno a Norman Lear e alla grande Jane Fonda che, con il suo elegante tailleur bianco e i capelli grigi, ha fatto un discorso molto emozionante sull’eguaglianza e l’unione dei popoli:
“Siamo una comunità di narratori e in momenti di crisi e turbolenza è sempre stata essenziale la capacità di raccontare per cambiare la nostra mente e vivere l’empatia. Con le nostre diversità siamo tutti esseri umani, nella mia vita ho visto tante differenze, ma con cuore aperto e andando sotto la superficie. Gesù e Maometto ci hanno parlato attraverso la poesia perché le forme di narrazione non lineare come l’arte sono quelle che parlano ad un’altra frequenza e penetrano le nostre difese. Tanti film quest’anno, da Nomadland a Minari, mi hanno aperto all’amore e ricordato quanto è fragile la nostra democrazia e quando piccolo e fragile è il nostro pianeta. C’è una storia che abbiamo paura di vedere e sentire e riguarda le voci all’interno della nostra comunità che prende decisioni e attribuisce premi; portiamo avanti senza paura la diversità. In passato abbiamo marciato, è di nuovo ora di prendere il bastone e rimetterci in marcia.“
E con questo discorso, vero e sentito, la nostra avventura in trasferta si conclude, Simona! Dobbiamo tornare da boss Maika e riprendere il lavoro. Abbiamo tante serie tv e film da farvi scoprire nei prossimi numeri della rubrica. Continuate a seguirci e non vi deluderemo.
Alla prossima.