Grande onore, misto a un timore riverenziale, si riserva A libro aperto con l’intervista al turbolento gruppo rock nato dalla penna dell’autrice Sara Masvar. Non ci credete? Invece sono qui tutti per noi.

Eccoli, sono arrivati! C’è chi ha il broncio come Lena e Charlie Ray, chi è rilassato come Bob e Ryan, allegro come Michael. Lena sprofonda nel divanetto, ci si è gettata – ho scelto i più comodi che ho trovato – con le braccia conserte e mi osserva da un cipiglio magnetico. Le si affianca Charlie, il bel vichingo, ma rimane in piedi, stessa posizione degli arti superiori, Michael mi saluta con un sorriso luminoso e scuote la mano, Ryan e Bob si accomodano composti ai lati. Ho un po’ di fifa ma la rigetto. Questa è la mia prima occasione di intervistare delle star. Grazie Sara per questo stimolante fardello. Si comincia!
Elly: La prima è una curiosità generale: cos’è per voi il successo?
Lena: Posso dire che è una grandissima rottura di palle?
Ryan: Lena…
Lena: Sì, Ryan è quello intelligente. Risposta seria. Il successo è quel salto nel vuoto che sei disposto a fare quando credi davvero in qualcosa. Hai presente Indiana Jones nel tempio maledetto? Non vede il ponte eppure sa che c’è quindi ci si butta. Mette in conto la possibilità di cadere, fallire, morire per qualcosa di più grande di lui.
Elly: Certo che lo puoi dire, Lena, tu puoi tutto.
Elly: Pensate di averlo raggiunto e se sì cosa avete perso?
Ryan: Questo credo sia evidente, il nostro “salto nel vuoto” è andato a buon fine. Il problema è che, come diceva Lena, si mette in conto tutto ma non si è mai preparati per davvero a quello che potrebbe essere il lato negativo della questione.
Elly: Ti riferisci ai pro e ai contro, Ryan. Capisco perfettamente il tuo punto di vista.
Elly: Chi scrive le vostre canzoni?
Bob: La maggior parte sono opera di Lena, sin dagli inizi dei BBF è stato così, però anche Ryan e Micheal nel tempo hanno scritto qualcosa!
Micheal: Sai Elly come fai a riconoscere quelle scritte da me? […] Se vai a vedere nei credits c’è il mio nome come autore. Micheal time!
Conduttrice: Ho l’occhio lungo, tranquillo Michael ^^
Elly: I famosi circoli viziosi, secondo voi è d’obbligo caderci?
Ryan: Non è un obbligo, ma è molto facile finire nel tunnel.
Lena: Oh, Ryan, non giriamoci intorno, questo è un mondo crudele. Ti dà e allo stesso tempo ti toglie, per sopravvivere bisogna avere delle palle grandi così. C’è chi sa nuotare e restare a galla, c’è chi invece affonda e si lascia andare.
Elly: Forse quello che manca è il controllo serrato sulle sostenze che circolano all’interno e all’esterno del blackstage e alle feste post concerti. Avete ragione entrambi.
Elly: Lena Vegas, la voce del sud, riesci a esprimere a parole quello che senti quando sei sul palco?
Lena: L’adrenalina a mille, la folla che ti incita, la musica che ti pompa dentro come se fosse direttamente nel tuo sangue. Non è descrivile, è una di quelle sensazioni che devi provare per capire. Ma questo è l’effetto che mi fa la musica in generale, che sia al Wembley Stadium o nella doccia di casa mia. Quando qualcosa fa parte di te, quello che ti scatena dentro è felicità allo stato puro!
Elly: Riesci a esprimere tutto ciò che hai provato a descrivere, Lena. Il palco è il tuo trono.
Elly: Ryan Ray, da poco hai finalmente dichiarato chi sei davvero. Quanto è stata dura fingere di essere qualcun altro? Pensi che i fan abbiano compreso?
Ryan: Non è una risposta semplice questa, per me, ancora fatico a parlarne. In parte sono stato costretto, me lo ripeto spesso, ma in parte ho finto che non fosse poi davvero così importante. Invece lo è. Il mio percorso d’accettazione non è ancora finito, ma spero sinceramente che tutti i fan riescano a capire che niente in me è diverso, sono solo finalmente io!
Elly: Ci riusciranno, te lo garantisco!
Elly: Michael, puoi spiegare agli ascoltatori questa storia delle scarpe portafortuna?
Micheal: Semplice, sono le scarpe che indossavo sul primo palco in cui ho suonato. Era un pub marcio della periferia di Colchester, avevo 14 anni ed ero finito lì con degli amici di mio fratello, una cover band dei Beatles. Il batterista si era preso la varicella e loro non potevano paccare il pub, li aveva già pagati. Mi sono messo il completo gessato, ero ridicolo tutto vestito elegante con quelle scarpe verdi. Eppure lì è cominciato tutto, il tizio del bar mi disse: “Continua a suonare Moritz, sei bravo, ma molla quei coglioni” e così eccomi qui, con coglioni diversi!
Elly: Una cosa è certa, le scarpe verdi colpiscono la visuale.
Elly: Charlie Ray, nonostante i numerosi intoppi, le difficoltà tra di voi e il peso della fama, rifaresti tutto dall’inizio o cosa cambieresti?
Charlie: Non mi piace parlare al condizionale. La vita scorre su una linea temporale lineare. Non si torna indietro, si può andare solo avanti. Nonostante tutto. Elly: Sei un realista, me l’aspettavo.
Elly: Bobby, ti sei unito al gruppo per sostituire Anthony. Come sei stato accolto dal pubblico?
Bob: Ah, Elly, magari un giorno ce ne scriverò un libro. Diciamo che non è stato facile prendere il suo posto, ma anche se le circostanze fossero state diverse il pubblico si sarebbe comunque diviso fra chi mi ama e chi mi odia. Funziona così, ma lo avevo messo in conto, e avevo altro a cui pensare per resistere nei BBF! Elly: hai la mia totale approvazione, Bobby. Avanti tutta!
Elly: Avete altre ambizioni, progetti futuri?
Lena: L’unica cosa importante, ora come ora, è uscire da questa situazione mondiale complessa. Non vediamo l’ora di poter tornare a fare live, concerti ma anche interviste.
Micheal: Mi mancano i meet press!
Ryan: Mancano a tutti, così come i fan sotto al palco che saltano ed esultano in totale tranquillità, senza l’ansia di ammalarsi.
Bob: La vita com’era prima, per tutti, è di certo l’ambizione e la speranza più grande!
Charlie: Succederà presto.
Lena: E torneremo a uscire, cantare, ballare e divertirci!
Vi auguro il meglio, ragazzi, e mi associo alle vostre speranze. Grazie per averci concesso questa bellissima intervista.
Da Elly è tutto. Linea allo studio.
RICORDO CHE BLACKBURN FEATHERS USCIRà IN 2 PARTI, A E B.
ENTRAMBE IL 21 APRILE