Recensione: “ATTENTI AI NERD PREMUROSI” di Charlie Cochet – ed. Triskell Edizioni

ATTENTI AI NERD PREMUROSI di Charlie Cochet, di certo non è un titolo che passa inosservato, difatti la nostra Anna Lisa Manotti ne è stata catturata e lo ha letto per A libro aperto. Grazie a Triskell Edizioni per la copia digitale.

  • COLLANA: RAINBOW
  • Titolo: Attenti ai nerd premurosi
  • Titolo originale: Beware of Geeks Bearing Gifts
  • Autrice: Charlie Cochet
  • Traduttrice: Emanuela Graziani
  • ISBN EBOOK: 979-12-207-0092-4
  • ISBN CARTACEO: 979-12-207-0094-8
  • Genere: Contemporaneo
  • Lunghezza: 85 pagine

Trama

Julian “Quinn” Quintero, un burbero e duro agente della SWAT di Miami, è rimasto ferito sul lavoro, e non cerca altro che un po’ di pace e tranquillità per riprendersi, cosa difficile da ottenere a causa della sua numerosa famiglia cubana.

Un’avventura per prendere le medicine lo mette sulla strada del suo vicino nerd e che prepara brownie, Spencer Morgan. Spencer irrompe nella sua vita come una tempesta tropicale di sole e arcobaleni. Come c’era da aspettarsi, è caos a prima vista.

Quinn ha bisogno di un po’ di attenzioni, e Spencer decide che sarà lui a dargliele. Le loro vite molto diverse magari cozzano, ma forse loro due potrebbero anche trovare alcune cose in comune, e forse qualcosa di più.

“Attenzione ai nerd premurosi” è la prima novella di Charlie Cochet che abbia mai letto. Novelle e romanzi brevi di solito li rifuggo come la peste perché spesso si trovano affastellati in poche pagine cose che dovrebbero avere almeno il doppio dello spazio, ma se avete letto le altre mie recensioni sapete che spesso pesco proprio quello che potrebbe mettermi in difficoltà.

La Cochet non cade nel tranello di mettere troppa carne al fuoco, al contrario, ne mette quasi troppa poca.

Quinn è un agente della SWAT costretto a casa dopo essere stato vittima di una sparatoria, Spencer è il suo vicino di casa nerdissimo che da più di un anno ha una cotta per lui. Dopo un primo incontro disastroso, anche due incontri disastrosi, Quinn e Spencer si avvicinano e, ovviamente, non si lasceranno più.

La prima parte è dedicata allo scontro che porterà Quinn al riposo forzato ed è quasi una parte di troppo. So che ho detto che c’è quasi troppa poca carne sulla griglia, ma sarebbe forse stato meglio partire dal post-infortunio e dedicare più spazio alla reciproca conoscenza dei due protagonisti. Il loro avvicinamento è repentino, sia in termini temporali che relazionali e prende un pochino in contropiede. Se in “Cena per uno” avevo trovato poca trama esterna alla coppia principale, qui c’è quasi il problema opposto. In meno di 98 pagine Quinn e Spencer passano dall’essere due estranei al confessarsi reciproco amore.

Mi rendo conto che la parte iniziale è funzionale al raccontare l’omofobia, spesso non latente, che cova nei corpi militari, ma questa non è una novella che prende quella direzione. Il suo centro è l’attrazione di due opposti: Quinn, un agente alto e tutto d’un pezzo proveniente da una rumorosa e affiatata famiglia cubana e Spencer, un grafico magrolino che ha vissuto un’infanzia povera e solitaria. Se tutto fosse girato attorno a questo tema avrei dato sicuramente un libro in più, ma fra scontri a fuoco, amici str***i e famiglie invadenti ci si perde un pochino. A tratti si ha quasi l’impressione che Spencer e Quinn finiscano insieme perché è così che la trama deve procedere tanto appare poco costruito il loro legame. Mentre si legge non li si riesce a sentire come coppia e funzionano molto meglio quando sono in scena da soli.

Tuttavia resta una lettura divertente e poco impegnativa. Se la Cochet dovesse dargli un seguito, con un adeguato numero di pagine, le darei una seconda possibilità perché ha una buona penna.

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