Blog Tour – “L’ULTIMO DESIDERIO DEL GENIO” di Ester Manzini: PLAYLIST

La nostra Mariadora Vizza partecipa, entusiasta, all’evento organizzato per L’ULTIMO DESIDERIO DEL GENIO di Ester Manzini. Si ringrazia Triskell Edizioni per la copia digitale. A libro aperto, oggi, vi mostrerà la PLAYLIST.

  • COLLANA: RAINBOW
  • Titolo: L’ultimo desiderio del genio
  • Autrice: Ester Manzini
  • ISBN EBOOK: 979-12-207-0114-3
  • ISBN CARTACEO: 979-12-207-0116-7
  • Genere: Paranormal
  • Lunghezza: 212 pagine
  • Prezzo Ebook: € 4,99
  • Prezzo cartaceo: € 12,00

Trama

Darren, un giovane archeologo con più passione che buon senso, si imbatte in un tesoro che sa di fiaba: la leggendaria lampada magica.Quella che per un istante è sembrata la scoperta del secolo, si trasforma molto rapidamente in una questione di vita o di morte. E di amore.Il genio della lampada Na’ir, infatti, non è solo molto più affascinante di quanto Darren si fosse aspettato: è ostile, amareggiato, e porta con sé un segreto straziante.In fuga da una banda di mercenari determinati a trasformare Na’ir in un’arma di distruzione di massa, Darren e Na’ir scoprono una realtà fatta di magia e pericolo.Innamorarsi non era nei loro piani.

La lettura di questo romanzo di Ester Manzini è stata davvero tenera e coinvolgente. Una trama intrigante, che racchiude magia, mistero, azione, amore e tanta, tantissima dolcezza. È stata una bellissima sfida per me occuparmi di questa particolare tappa del Blog tour de “L’ultimo desiderio del Genio”, quella dedicata a una sua possibile playlist, regalando così a Darren e Na’ir la loro colonna sonora.

Sicuramente, le prime canzoni che mi sono balenate nella testa durante la lettura del romanzo sono legate proprio alla figura del genio.

La bellissima Sad eyes di Bruce Springsteen è, di fatto, la prima che ha fatto capolino nella mia mente.

“Sad eyes never lie…

(Occhi tristi non mentono mai)”

Na’ir è costretto nella sua lampada da millenni, ma lo è per sua libera scelta, egli si è votato alla schiavitù eterna perché stava per commettere uno dei crimini più riprovevoli: uccidere il proprio fratello. La sua vita, sempre alla mercé dei padroni più spietati, lo ha reso scettico, duro, disilluso e incredibilmente solitario e triste. I suoi bellissimi occhi sono sempre velati di tristezza, ed è con questo sguardo, tra il malinconico e l’ostico, che Darren si scontra durante il loro primo incontro.

Occhi neri di Fiorella Mannoia è arrivata subito dopo Sad eyes.

“Occhi neri, occhi neri
Assoluti e sinceri
Occhi amati e sognati
Occhi desiderati
La bellezza è cattiva
La mia strada non ci arriva
E il mio amore non sa perché”

In questa canzone ho rivisto non solo la magnificenza di Na’ir, la sua eterna e inarrivabile bellezza, ma anche e soprattutto come questa grandezza apparisse agli occhi di Darren che, al cospetto del genio, si sente da subito piccolo e insignificante. Egli non riesce a entrare nell’ottica che Na’ir è un suo schiavo, che tutta la sua incredibile magia è nelle sue mani, che può disporre di lui come meglio crede. È proprio questo atteggiamento di Darren, questo suo profondo rispetto, la sua volontà di non voler ferire uno spirito talmente puro e meraviglioso come quello di Na’ir, che riuscirà a scalfire la corazza del genio.

È così, piano piano, tra le pagine del libro, viene fuori anche la grandezza dell’essere umano: l’autrice ci fa capire quanto la bellezza e la magnificenza possano risiedere nell’animo dell’uomo e tutto questo lo riscopriamo proprio nella figura di Darren. Un passato turbolento, la svolta che lo ha portato a essere un grande studioso e la sua infinita voglia di scoprire, di sognare. Sarà questo a spingerlo verso il pericolo, la sua testardaggine, la sua volontà di riuscire a realizzare i propri obiettivi. È per questo motivo che ho identificato Darren con la canzone che più mi ha fatto sognare nell’adolescenza, quella bellissima poesia di Roberto Vecchioni, dal titolo Sogna, ragazzo, sogna.

“Chiudi gli occhi, ragazzo
E credi solo a quel che vedi dentro
Stringi i pugni, ragazzo
Non lasciargliela vinta neanche un momento
Copri l’amore, ragazzo
Ma non nasconderlo sotto il mantello
A volte passa qualcuno
A volte c’è qualcuno che deve vederlo”

Una parola su tutte campeggia sulle pagine di questo libro, e la parola è “Stella”. È proprio così che Darren soprannomina Na’ir. Da subito, non appena lo vede e capisce che no, non è affatto un’allucinazione e sì, il genio brilla, brillano i suoi tatuaggi e brilla lui, di una luce accecante e tutta sua, Darren non ha dubbi su quale nomignolo dare a questo suo nuovo compagno di viaggio. E allora quale canzone migliore per omaggiare una stella così splendente? Rule the world dei Take That mi è sembrata la più azzeccata, soprattutto le sue strofe iniziali:

“You light the skies up above me

(Tu illumini i cieli, sopra di me)

A star so bright you blind me, yeah, yeah

(una stella, così splendente, tu mi accechi, sì)

Don’t close your eyes

(non chiudere i tuoi occhi)


Don’t fade away, don’t fade away, oh

(non svanire, non svanire)”

Ci sono poi i testi che mi sono venuti in mente mentre mi perdevo nella loro storia d’amore, bellissima e struggente allo stesso tempo.

Love me now di John Legend descrive a pieno la profonda sensazione di impotenza di Darren dinanzi all’impossibilità di dare un futuro ai suoi sentimenti verso Na’ir, la sua frustrazione e la voglia di vivere, nella maniera più bella possibile, il presente…

“I don’t know who’s gonna kiss you when I’m gone

(Non so chi ti bacerà quando sarò andato via)

So I’m gonna love you now, like it’s all I have
(Quindi ti amerò adesso, come se fosse tutto quello che ho)

I know it’ll kill me when it’s over
(So che mi ucciderà quando sarà finita tra noi)

I don’t wanna think about it,
(Non voglio pensarci)

I want you to love me now
(Voglio che tu mi ami adesso)”

The reason degli Hoobastank potrebbe invece rappresentare la canzone simbolo della resa di Na’ir nei confronti del sentimento che, piano piano, si è insinuato nel suo cuore.

“…I just want you to know

(… voglio solo tu sappia che)

I’ve found a reason for me

(Ho trovato una ragione per me)

To change who I used to be

(Per cambiare chi ero un tempo)

A reason to start over new

(Una ragione per ricominciare tutto da capo)

And the reason is you

(E la ragione sei tu)”

Ho cercato molto, infine, una canzone che potesse racchiudere tutta la dolcezza che questa storia è riuscita a infondermi e credo di averla trovata nel testo dei Savage Garden, Truly, madly, deeply:

I′ll be your dream,

(Sarò il tuo sogno)

I’ll be your wish,

(Sarò il tuo desiderio)

I′ll be your fantasy

(sarò la tua fantasia)

I’ll be your hope,

(sarò la tua speranza,)

I’ll be your love,

(il tuo amore,)

be everything that you need

(sarò tutto ciò di cui hai bisogno)

I love you more with every breath truly, madly, deeply do

(Ti amo di più ad ogni respiro, e lo farò sinceramente pazzamente e profondamente).

Grazie a Ester Manzini, a Darren e Na’ir per questo bellissimo viaggio!

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