Recensione: “LA MOGLIE DEL MERCANTE DI STOFFE” di Lisa Rochon – ed. Newton Compton

Laura Baldo ha letto, per A libro aperto, LA MOGLIE DEL MERCANTE DI STOFFE di Lisa Rochon.

  • Titolo: LA MOGLIE DEL MERCANTE DI STOFFE
  • Autore: Lisa Rochon
  • Editore: Newton Compton
  • Genere: romance storico
  • Data di pubblicazione: 7 ottobre 2021

Trama

La Firenze rinascimentale vista con gli occhi di Monna Lisa
Un grande romanzo
Firenze, 1500. 
Feroci intrighi politici serpeggiano in città, rovescio della medaglia di un’epoca di fermento culturale e artistico. La giovane Beatrice vive nelle campagne poco fuori le mura e conduce un’esistenza tranquilla, fino al giorno in cui suo padre viene ucciso e sua madre scompare.
Per sopravvivere, Beatrice non ha altra scelta se non quella di raggiungere Firenze, così da vendere le ultime scorte di olio d’oliva e provare a cercare indizi su dove sua madre possa trovarsi.
Sola al mondo, spaventata e incerta sul futuro, Beatrice comincia a disegnare in segreto sui muri di pietra dei vicoli: un modo per esprimere in silenzio il suo dolore. E in quei tratti il suo talento prende vita. Mentre percorre in lungo e in largo la città alla ricerca della madre, la ragazza si imbatte in un geniale quanto tormentato Michelangelo, alle prese con il suo David. È l’inizio di un’amicizia destinata a cambiare la vita di entrambi.
Ben presto il destino porta Beatrice a incrociare i passi di un altro grande genio, il rinomato Maestro delle Arti Leonardo da Vinci, impegnato a dipingere un ritratto della moglie di un facoltoso mercante di stoffe.
In una città dilaniata dai complotti, può bastare il potere dell’arte a redimere un’anima tormentata?
«Come un’abile scultrice, Lisa Rochon ha scalfito il marmo del tempo e ha dato nuova vita a Michelangelo, Leonardo e agli artisti della Firenze rinascimentale. Il suo meraviglioso romanzo tratteggia personaggi femminili ambiziosi, di talento e complessi, restituendo attraverso la narrativa ciò di cui purtroppo non si ha memoria storica.»
«Il romanzo d’esordio di Lisa Rochon intreccia la vita di una giovane con le vicende dei maestri Michelangelo e Leonardo da Vinci, alle prese con le loro opere più conosciute. La Firenze del XVI secolo prende vita tra splendore artistico, rivalità, ambizioni e le brutalità delle lotte civili.»
«La scrittura di questa autrice ricorda le sfumature che Leonardo usava per creare i suoi capolavori. Parola dopo parola, frase dopo frase, Rochon costruisce un vivido ritratto di un’epoca che non smette mai di affascinare.»
«Le strade acciottolate di Firenze si popolano di personaggi straordinari in questo appassionante racconto dell’alto Rinascimento. Lisa Rochon tesse un arazzo di palazzi e oliveti, di polvere di marmo e genio.»

Copia gentilmente fornita dalla CE in cambio di una recensione onesta

“La moglie del mercante di stoffe” ci trasporta nella Firenze di inizio ‘500, nelle sue vicende storiche e politiche, tra i suoi artisti di fama e la gente comune.

Il punto di vista scelto è soprattutto femminile, figure che all’epoca comparivano solo nei dipinti prendono vita per narrarci la loro storia quotidiana, fatta di fatica, difficoltà e compromessi, unendo in qualche modo le popolane e le ricche dame in un unico fronte di solidarietà femminile.

La giovane Beatrice è rimasta sola dopo la morte del padre e l’abbandono della madre, e cerca di sopravvivere vendendo l’unica cosa che possiede: l’olio del suo uliveto. Così di buon’ora prende il suo carretto traballante e scende dalle colline di Settignano fino in città.

Il primo impatto è spaventoso: la città è circondata da mura e una folla rumorosa di contadini sporchi e cenciosi si accalcano alle porte per entrare. Le guardie fanno pagare il pedaggio e spesso prendono di mira qualcuno per divertirsi a maltrattarlo. Quel giorno, nonostante Beatrice faccia il possibile per sembrare un anonimo ragazzo, con la vecchia giubba del padre e il cappuccio ben calcato sulla testa, le guardie se la prendono con lei. Il resto della folla bada agli affari suoi, o si gode lo spettacolo, ma un signore elegante e raffinato sceso da una carrozza viene in suo aiuto. È così che Beatrice fa la conoscenza di Leonardo da Vinci, appena tornato in città.

La ragazza conosce già diversi artisti, visto che non può permettersi di vendere al mercato e loro sono i suoi unici clienti. Ha la segreta passione per disegnare, e spesso approfitta delle consegne per carpire qualche segreto sulla loro arte. Come donna non potrebbe mai diventare apprendista di qualcuno, né aspirare a ricevere commissioni importanti, ma si sforza comunque di esercitarsi, disegnando sui muri con legnetti di carbone. È anche un modo per farsi coraggio ed esorcizzare il dolore della perdita e la paura del futuro.

Poco dopo fa amicizia con la sua vicina di terreno Agnella, giovane vedova che vive dignitosamente facendo la guaritrice, e preparando rimedi a base di erbe. È una donna saggia e indipendente, che molti sospettano essere una strega. I suoi servigi sono spesso richiesti anche dalle ricche famiglie di Firenze, e tramite lei Beatrice conosce Lisa Gherardini, la moglie di un ricco mercante di lana. Se all’inizio Beatrice ne invidia il lusso e i privilegi, ben presto si rende conto che la vita non è molto migliore nemmeno per lei. Ha un marito burbero, sei figli piccoli, di cui una molto malata, e per mantenere il suo posto in società è costretta a seguire le ridicole mode del momento, come mettersi vernice bianca sui denti prima dei ricevimenti importanti. Nonostante ciò anche lei, come Agnella, è una donna forte e intelligente, e la presenza di Beatrice, con la sua vitalità spontanea, l’aiuta a ritrovare coraggio.

Sempre tramite Agnella, che gli ha fatto da balia, conosce anche il giovane scultore Michelangelo. Tra i due nasce una bella amicizia, perché si capiscono al volo. Il giovane ha un carattere spigoloso ma anche anticonformista, e non trova niente di strano che Beatrice voglia disegnare, anzi lui stesso le dà qualche consiglio.

Beatrice ormai è conosciuta e benvoluta come la ragazza dell’olio d’oliva, e si è fatta molti amici in città, passando con disinvoltura da un ambiente sociale all’altro, ma non ha mai smesso di cercare sua madre, anche per sapere perché l’abbia abbandonata, proprio quando aveva più bisogno di lei. Impiegherà qualche anno prima di incontrarla in modo fortuito, e a quel punto si renderà conto che non è più la donna di prima e che in ogni caso non ha più bisogno di lei.

Alla storia di Beatrice si intreccia quella di Lisa, e del suo rapporto di amicizia con Leonardo, che dovrebbe farle un ritratto, ma non riesce mai a terminarlo perché vuole che sia perfetto e che riesca a cogliere tutta la complessità della donna.

E c’è la storia dello stesso Leonardo, che ormai cinquantenne sente il peso del tempo che passa, facendogli mettere in discussione tutta la sua vita e il suo lavoro fin lì. Vorrebbe avere la libertà di studiare e sperimentare ciò che gli interessa al momento, come il modo di volare, invece è costretto ad accettare commissioni per mantenere sé stesso e i suoi assistenti.

Michelangelo a sua volta è alle prese con la gigantesca scultura del David e con i propri demoni interiori. La rivalità tra i due grandi artisti è molto forte, fatta di gelosia ma anche di una riluttante ammirazione reciproca.

La Firenze rinascimentale è una piccola città, fatta in gran parte di mattoni e abitata da cinquantamila anime, che aspira comunque a riacquistare il prestigio politico e culturale che aveva sotto il governo dei Medici.

Sul suo paesaggio svetta la recente cupola del Duomo creata da Brunelleschi, e intorno ci sono i palazzi, le chiese e monasteri, i mercati, i vicoli delle botteghe artigiane, i bagni pubblici, le taverne malfamate. Tutto ciò prende vita grazie al grande lavoro di ricerca dell’autrice, che ha arricchito il suo romanzo di moltissimi dettagli: l’abbigliamento e gli ornamenti di ricchi e poveri, i cibi sulla tavola, il galateo, le abitudini quotidiane.

Nonostante il titolo, Monna Lisa non è la protagonista, ma solo uno dei molti personaggi femminili a cui viene data voce. Possiamo quindi avere uno scorcio sugli eventi inusuale, tramite un intero mondo che di solito non compare nelle cronache ufficiali: quello delle donne. A unirle è la forza con cui affrontano un destino che molto spesso non si sono scelte e il fatto che si sforzano comunque di restare se stesse.

A fianco a loro abbiamo i punti di vista di due grandi artisti, di cui conosciamo la vita e le opere ma spesso non il loro pensiero o le difficoltà. Anche il loro è un punto di vista diverso, aperto alle novità e meno intriso di regole sociali e pregiudizi.

La passione per l’arte, per la bellezza delle cose semplici e delle emozioni autentiche, finisce per intrecciare le vite di tutti i protagonisti in un grande affresco variegato ma armonioso.

Un romanzo da non perdere per chi ama le storie in grado di trasportare i lettori in un altro tempo e luogo e le protagoniste femminili forti e indipendenti.

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