
La nostra Simona La Corte condivide con A libro aperto la sua ultima lettura: GAME DAY di Federica Tronconi, ed. O.D.E. Edizioni.

- Titolo: Game Day
- Autore: Federica Tronconi
- Editore: ode edizioni
- Genere: sport romance
- Pov: prima persona alternata
- Prezzo ebook: € 2.99
- Prezzo cartaceo: € 12.99
- Data pubblicazione: 29 settembre
- Pagine: 170
- Serie: no
- Autoconclusivo: sì
Sinossi
La sezione sportiva non era certo ciò che si aspettava Stefania. Dopo anni di gavetta desiderava il salto, invece si ritroverà a seguire il campionato e la squadra della sua città. Oltre alla forte delusione dovrà affrontare Andrea Castaldi… l’uomo dell’anno.
Lui è tutto ciò che lei odia… o forse no.
Si ritroverà così a dover compiere per l’ennesima volta una scelta tra ciò che vuole e ciò che deve.

Avete mai desiderato fortemente qualcosa, tanto da avere la certezza di riuscire a ottenerla e poi, all’improvviso, quel sogno quasi realizzato vi sfugge di mano?
Penso che un po’ tutti attraversiamo periodi della nostra vita in cui le delusioni si accumulano, formando una montagna di insicurezza e di insoddisfazione, che ci rende anche disillusi e cinici. Ebbene, questo è ciò che accade alla protagonista del romanzo, Stefania Gorini, una giornalista che un bel giorno è convocata dal direttore della testata per la quale lavora da anni, credendo che finalmente la nominerà Caporedattore di OggiNews; invece la sua più grande ambizione si inabissa insieme ai sacrifici spesi per dimostrare di meritare quel posto. Le viene affidata la rubrica sportiva dedicata alla pallacanestro, ma per lei rappresenta una sconfitta e perciò non dimostra molto interesse durante le interviste o le conferenze. Il suo obiettivo, ormai, è che la stagione finisca il prima possibile così da liberarsi da questo impegno, ma non ha fatto i conti con l’imprevedibilità degli eventi che sconvolgono i suoi piani. E questo imprevisto ha un nome e un volto che nel mondo del basket è ben noto.
Rimango basita, pietrificata. Mi vedo passare davanti gli sforzi degli ultimi anni, i sacrifici, le offerte di lavoro rifiutate: tutto per quella dannata nomina. E a che punto sono arrivata?
Dicevo che quel nome è ben noto e anche Stefania ne ha sentito parlare.
Andrea Castaldi, giocatore professionista del Firenze, ha dedicato tutto se stesso a questo sport e ha un unico obiettivo: conquistare i playoff con la squadra. Per lui rappresenterebbe il coronamento di una carriera da professionista iniziata da giovanissimo e che gli offrirebbe la possibilità di arrivare ancora più in alto. Ha tutto ciò che uno sportivo della sua età potrebbe desiderare − denaro, donne e notorietà −, ma Andrea non è il solito ragazzo venale, tutt’altro. È molto intelligente, ama la madre e la sorella e vive seguendo le regole del suo coach, sia dentro che fuori dal palazzetto. Lui vive per il basket e non ammette distrazioni di sorta, per questo sta alla larga dalle relazioni, godendo però dei piaceri sfuggenti che le ragazze – sempre ben disposte nei suoi confronti – gli offrono.
Andrea non ha ancora “messo radici”, si adatta alle città che lo ospitano quando cambia squadra e firma un nuovo contratto, ma ovunque vada, le sensazioni che prova dentro un palazzetto sono sempre le stesse.
Ovunque vada a giocare avverto sempre le stesse sensazioni appena metto piede per la prima volta in una palestra. L’odore di stantio della struttura, rimasta chiusa per i mesi estivi; i rumori ovattati, lontani, voci isolate di cui sento solo una leggera eco, come se la vita, lì dentro, stesse riprendendo in modo lento e graduale.
Stefania e Andrea sono quindi due personaggi che hanno in comune la passione per ciò che fanno, ma sono diversi sotto altri aspetti: lei è una donna energica e con la lingua tagliente che, però, si chiude in se stessa quando si tratta di esporre i propri sentimenti; lui, invece, è un uomo all’apparenza imperturbabile e abituato a vedere le donne ai suoi piedi. Per questo motivo, l’incontro/scontro con Stefania lo incuriosisce e lo spinge a cercarla sempre, a stuzzicarla, a scoprirla.
E mentre il campionato va avanti e le loro vite si intrecciano giorno per giorno, entrambi sperimentano qualcosa di nuovo, un sentimento che nasce a poco a poco e che li rende l’uno dipendente dall’aktro, senza volerlo.
Mentre escono le sue parole, lo guardo negli occhi cercando di capire perché da un po’ di tempo torno sempre da lui, perché non riesco a tenere le distanze; perché, in una metaforica lotta, quando si tratta di lui prevale sempre l’irrazionalità e il controllo sfugge.
Quello di Stefania e di Andrea è uno scontro di volontà e di cuori, un testa a testa giocato alla pari ma con strategie diverse. Chi vincerà la sfida?
Be’, vi conviene sedere sugli spalti e seguire la partita in prima persona se volete conoscerne il risultato, proprio come ho fatto io. E il mio paragone è più che appropriato perché Federica non ha solo raccontato una storia d’amore, ma mi ha trasportata dentro il palazzetto facendomi vivere le emozioni di una partita, le ansie, le paure e le gioie di un giocatore.
Voi non vedrete il basket sullo sfondo, bensì lo vivrete sulla vostra pelle, pulserà nei vostri cuori e sentirete l’eco dei cori nelle vostre orecchie…
E per me, tutto questo è stato possibile grazie alla bravura dell’autrice che ha riversato in ogni parola la sua esperienza, le sue conoscenze e la sua passione per il basket.
Cinque canestri… Ops! Volevo dire cinque libricini per questo romanzo ricco di sfumature.
