Recensione: “UN MARITO QUASI PER CASO” di Nicole Snow – ed. Newton Compton

Barbara Scotto ha letto, per A libro aperto, UN MARITO QUASI PER CASO di Nicole Snow, ed. Newton Compton.

  • Titolo: UN MARITO QUASI PER CASO
  • Autore: Nicole Snow
  • Editore: Newton Compton
  • Data pubblicazione: 15 novembre
  • Pagine: 400

Trama

Dall’autrice bestseller di Wall Street Journal e USA Today
Marriage Mistake Series

Ho ereditato un marito. Proprio così: il testamento di mio nonno contiene una piccola clausola… La sua fortuna inestimabile, insieme a uno splendido ranch e al cavallo dei miei sogni, saranno miei se deciderò di sposare Drake Larkin. Un uomo bello e affascinante, certo. Il problema è che si rifiuta di rivolgermi la parola. E di spiegarmi che cosa avesse in mente mio nonno quando ha architettato questa follia. Non mi resta che accontentarmi delle sue occhiate enigmatiche, dei suoi silenzi. Non posso certo permettermi di prendermi una cotta per lui. Specialmente perché il nostro accordo ha una data di scadenza: dobbiamo resistere sei mesi come marito e moglie, poi possiamo anche salutarci. Il problema è che sei mesi sono tanti. Sicuramente abbastanza per rischiare di far fare qualche capriola al mio cuore. E soprattutto per cercare di scoprire i segreti che circondano il mio affascinante futuro marito…

Copia digitale gentilmente fornita dalla CE in cambio di una recensione onesta

Questo romanzo viene presentato come lettura rosa, e dalla trama potrebbe apparire quasi come una commedia, ma in realtà è molto più di questo; ambientato in un ranch nel Montana, terra selvaggia e contesa, è caratterizzato da diversi elementi che invogliano alla lettura con crescente curiosità.

Protagonista è Bella Reed, giovane ragazza che ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza nel ranch insieme al nonno, Jonah Reed, e Edison, un cavallo molto intelligente. Una madre che vive nel lusso e pensa solo a se stessa mentre il padre è come una marionetta nelle mani della moglie, l’unica persona dalla quale Bella ha ricevuto amore e con il quale ha instaurato un profondo legame è il nonno. Finito il liceo si è trasferita in California per proseguire gli studi e avviare una propria attività, mantenendo con lui un rapporto prettamente telefonico.

“I miei genitori sostengono di aver pagato loro per tutto, ma non sono stupida. È stato il nonno. Il più grande uomo che abbia mai camminato su questa terra. […] I miei genitori vogliono soldi. Nulla di nuovo. È tutto quello che hanno sempre voluto.”

L’inaspettata notizia della sua morte getta Bella nella più completa disperazione e la spinge a far ritorno su quella stessa terra in cui ha lasciato il proprio cuore. In preda ai rimorsi per aver abbandonato il nonno negli ultimi anni, scopre di essere stata nominata da lui unica erede dell’intero patrimonio, consistente in una società petrolifera, un ranch, l’amato e testardo cavallo e una guardia del corpo, l’attraente Drake Larkin, ex soldato enigmatico e tatuato che per quattro anni ha fatto da aiutante al vecchio Reed e che, scopre, è stato incaricato di provvedere anche alla sua sicurezza.

Nell’ingenuità che la contraddistingue, Bella in principio non capisce da cosa debba essere protetta, ma lentamente emergono dal passato segreti che vanno a intrecciarsi con il complotto ordito per accaparrarsi la sua eredità, i cui responsabili sembrano essere collegati a una serie di sparizioni e frodi che si protraggono da anni. Anche Drake sembra in qualche modo coinvolto in questa storia e deciso a smascherare i colpevoli.

L’unico modo per tenere Bella e la sua eredità al sicuro, è un matrimonio con quest’uomo forte e controverso. Sei mesi, per contratto è la durata di questa farsa.

“Drake.  Enorme, serio, gli occhi azzurro acceso raggianti e scrutatori. Non so quanto mi faccia bene un risveglio così intenso.”

Sei mesi possono essere un periodo di tempo estremamente lungo da trascorrere insieme a un uomo tanto affascinante, o forse troppo breve per mettere Bella e l’eredità al sicuro dalle mire di individui senza scrupoli. Ma era davvero solo questo ciò a cui puntava il vecchio Jonah Reed? E Bella può davvero fidarsi di quell’attraente quanto sconosciuto uomo che non la molla mai un solo istante?

“Il mio cuore sobbalza mentre lo osservo muoversi, catturando i miei sguardi traditori. Persino quando mi fa arrabbiare, è una cavolo di calamita sexy.”

Costretti a vivere sotto lo stesso tetto, diventa sempre più difficile resistere all’attrazione che li spinge l’una verso l’altro. Ma un matrimonio per procura non potrà mai sfociare in un legame intimo e sincero… Questo continuano a ripetersi entrambi.

“… è brava in questo gioco. Troppo brava a mandarmi su di giri in modi che non credevo potessero scalfirmi. Quale altra donna al mondo è capace di lasciare il segno con un tocco che è di piuma?”

I bigliettini lasciati dal nonno, che Bella scopre pian piano, ne rendono tangibile la presenza, altresì evocata dai ricordi, facendo comprendere l’entità dell’amore che lui nutriva nei confronti della nipote. 

“Non riesco a respirare. Il nonno continua a colpirmi a colpirmi a piccoli sprazzi, imboscate emotive disposte dalla morte.”

Pagina dopo pagina ci viene lentamente svelata la vera natura della dolce e coraggiosa Bella, che si apprezza fin dalle prime battute, e dell’aitante Drake, dotato oltre che di muscoli anche di un autocontrollo d’acciaio. L’indifferenza iniziale e la passione che si scoprono a condividere Bella e Drake, il legame complice che lega la ragazza al suo cavallo, il rapporto controverso con i genitori e i fantasmi del passato di Drake che continuano a infestare il suo presente, ben si amalgamano in questa lettura a tratti commovente, altri piacevolmente leggera, resa accattivante da una passione senza inibizioni, un pizzico di azione e una giusta dose di mistero e colpi di scena.

“Quale uomo potrebbe apprezzare questo cavallo, questo ranch, questa famiglia, questa vita più di lui?”

Ho ritenuto questo romanzo una buona lettura. Situazioni e stati d’animo sono descritti con cura minuziosa e dettagliata, a volte anche troppo, secondo i miei gusti, perché spesso l’autrice si perde in ripetizioni di concetti e racconti del passato che infastidiscono poiché appesantiscono e allungano la lettura senza essere di alcuna reale importanza, ma senza tuttavia scalfire il gusto di questo romanzo intrigante e originale.

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