
Esce oggi BE MY CHRISTMAS PRESENT di Elizabeth Rose e la nostra Stefy Sciama ha avuto l’onore di leggerlo in anteprima.

Trama
“Prenditi cura di tua sorella”: le uniche parole che il padre le ha lasciato, prima di sparire.
Reese Sheridan mette sottosopra la propria vita per occuparsi della piccola Scarlett, di soli sei anni, ma il compito è più difficile di quanto abbia immaginato, e gli errori le tendono l’agguato troppo spesso, fino a quello che temerà possa essere l’ultimo.
Patrick Hanks è un avvocato di successo, e ambizioso. Quando si sparge la voce che uno dei più grandi magnati dello Stato è in cerca di un nuovo legale, Patrick è pronto a qualunque compromesso pur di essere scelto dall’eccentrico milionario, anche sapendo che una delle condizioni è smettere di frequentare una donna diversa ogni settimana. Ha un progetto ben preciso da seguire, ma un imprevisto fa crollare il suo piano. Perché quella ragazza è nel suo appartamento, in piena notte e con una bambina? Chiamare la polizia è la cosa giusta ma qualcosa lo trattiene… e la sua esitazione innescherà un precipitare degli eventi, dove realtà e finzione non avranno più confini così definiti come dovrebbero.
Patrick e Reese abiteranno sotto lo stesso tetto, seguendo le regole ben precise di un accordo siglato da entrambi, fino quando, poco prima di Natale, tutti i tasselli verranno di nuovo mescolati.

Avete presente quella sensazione di buono che vi prende dopo aver terminato un bel libro, quel sorriso sulle labbra di compiacimento che vi fa sentire più leggeri e che vi dà appagamento senza un apparente motivo? Ecco, è così che mi sono sentita dopo aver letto “Be my Christmas present” di Elizabeth Rose. Ho terminato la lettura nel tardo pomeriggio e la mattina dopo ero ancora incantata, presa dalla storia e dalle belle emozioni che mi aveva trasmesso.
Se già conoscete questa autrice, saprete di certo che i suoi personaggi e i suoi romanzi non lasciano indifferenti. L’amore romantico è una componente fondamentale nelle storie di Elizabeth Rose, ma non è il solo. È abilissima nel trattare complicati intrecci familiari, donne forti (anche quando partono con fragilità da risolvere) e uomini che non sempre appartengono ai cliché a cui il romance ci ha abituati (senza nulla togliere ai cliché, s’intende, purché utilizzati bene).
“Be my Christmas present” non fa parte di una serie ed è assolutamente autoconclusivo. In un certo qual modo possiamo dire che è lo spin off di “Be my Valentine”, fortunatissimo romanzo breve uscito lo scorso San Valentino. Lo è nella misura in cui Patrick Hanks, l’avvocato protagonista di quest’ultimo scritto, appare brevemente tra le pagine di “Be my Valentine”.
Elizabeth Rose cambia location e da New York, dove finora aveva ambientato tutte le sue storie, si sposta a Philadelphia. Patrick Hanks è il brillante socio di un noto studio di avvocati e conduce una vita privata piuttosto dissoluta, passando da un letto all’altro con estrema facilità. Per uno strano scherzo del destino, la sua vita si intreccia a quella di Reese Sheridan, ventiquattrenne ex ballerina del Philadelphia Ballet, che ha dovuto rinunciare a tutto per accudire la sorellina di sei anni, Scarlett, dopo che sono rimaste sole. Reese è una ragazza con la testa sulle spalle, totalmente concentrata sui bisogni della sorellina, costretta ad accettare più lavori per poterla mantenere e terrorizzata all’idea che possano toglierle la custodia.
“Aveva dato ogni briciola di sé per farla sentire al sicuro, promettendole che no, non sarebbe mai rimasta da sola. Nessuno l’avrebbe più lasciata ore ad aspettare. E Scarlett si era affidata totalmente a lei, con l’amore, l’innocenza e la fiducia dei suoi sei anni.”
All’inizio il loro è un vero e proprio scontro: Patrick, uomo affermato e sicuro di sé, con i suoi modi laconici e determinati, intimorisce Reese, che mostra tutte le sue fragilità e paure, dovute in parte all’età e in parte alla situazione che sta vivendo con la sorella. Sempre per lo stesso strano scherzo del destino, saranno costretti a venire a compromessi e a iniziare una convivenza forzata, che li porterà a conoscersi meglio, a fidarsi l’uno dell’altra e ad assaporare l’idea di “famiglia”, anche grazie a Scarlett, che fa breccia nel cuore dell’arido avvocato, finché…. I colpi di scena non mancheranno e il lieto fine, che sembra a portata di mano, sguscerà via più volte prima di sventolare la propria bandiera.
“Trovò il coraggio di risollevare lo sguardo sull’uomo che aveva capito di amare, che avrebbe dovuto lasciare perché appartenevano a due mondi troppo distanti; sull’uomo che faceva sesso per soddisfare un bisogno fisico, mentre lei gli avrebbe donato l’anima.”
“Be my Christmas Present” è un piccolo gioiello di narrativa. Non è la classica novella natalizia in cui i protagonisti assoluti sono i buoni sentimenti, il profumo di pan di zenzero e la neve. Il Natale compare solo nella parte finale del romanzo, quando i tasselli della storia finalmente trovano il loro incastro. Eppure l’atmosfera natalizia c’è, non solo si percepisce ma arriva forte e chiara, contribuendo a lasciare quella sensazione di benessere di cui parlavo all’inizio.
“«Ti ho regalato la penna delle principesse, così ogni volta che la guardi, ti ricordi di me» gli sussurrò Scarlett. Poi sgranò gli occhi e si tappò la bocca con le mani. «Ti ho rovinato la sorpresa!». Patrick la baciò sui capelli. «Anche la penna è un regalo perfetto.»”
“Be my Christmas present” è una storia d’amore, in tutte le sue sfaccettature: romantico (Patrick e Reese), fraterno (Reese e Scarlett), genitoriale (Patrick e Scarlett). Ma è anche una storia di crescita, in particolar modo per la protagonista femminile: la conosciamo timida e sprovveduta, quasi impaurita dalla sua stessa ombra, per poi salutarla alla fine come una giovane donna determinata, cocciuta, orgogliosa e per niente manipolabile. Che è l’esatto contrario di quello che succede a Patrick, che da cinico amante dei soldi, del potere e delle donne, affronterà un cammino lento che lo condurrà ad ammorbidirsi e a riporre la sua felicità nelle mani di Reese. La bravura dell’autrice sta nei piccoli passi, nei dettagli, nell’accuratezza con cui fa affrontare questi cambiamenti ai suoi personaggi. Sono cambiamenti veri e credibili perché motivati e assolutamente non repentini.
Non sto a elencare tutti i personaggi secondari, ben riconoscibili e di spessore, che incontriamo nel corso del romanzo. Ne nomino uno su tutti, Helen, la madre di Patrick, per il ruolo che ha nei confronti di Reese, soprattutto in una scena molto commovente in cui solo un’altra mamma poteva essere protagonista.
La penna di Elizabeth Rose resta inconfondibile: una scrittura raffinata e precisa, una scelta lessicale attenta ed elegante, dialoghi brillanti e arguti, che danno vita a personaggi e storie indimenticabili, da cui è difficile staccarsi. Arrivi alla fine e ne vorresti ancora, vorresti un’altra storia pronta ad aspettarti.
Ho adorato questo romanzo e non posso che consigliarvelo, sia che siate in cerca di una lettura che vi trasporti nella magia del Natale, sia che abbiate voglia di una bella storia d’amore e di famiglia, originale e scritta da dieci e lode.

Un pensiero riguardo “Recensione in anteprima: “BE MY CHRISTMAS PRESENT” di Elizabeth Rose”