Recensione: “𝑅𝑖𝑡𝑜𝑟𝑛𝑜 𝑎 VIRGIN RIVER” di Robyn Carr – ed. Harmony

RITORNO A VIRGIN RIVER di Robyn Carr, ed. Harmony, è la storia di Kaylee e Landry, nella stessa atmosfera rassicurante dei capitoli precedenti. Inutile dire che la lettura è consigliatissima!

  • Titolo: RITORNO A VIRGIN RIVER
  • Autore: Robyn Carr
  • Editore: Harmony
  • Genere: Narrativa; rosa contemporaneo
  • Data di pubblicazione: 20 dicembre in ebook; 24 dicembre cartaceo
  • Pagine: 250

Trama

L’attesissimo ritorno a Virgin River con una storia inedita su nuovi inizi, nuovi amici e la magia del Natale.

Kaylee Sloan è una scrittrice in crisi di creatività che, decisa a sfuggire le distrazioni ed evitare le festività natalizie, prende in prestito una baita a Virgin River, certa che l’isolamento l’aiuterà a scrivere.

Le basta guidare verso nord, tra le montagne e le maestose sequoie, per sentirsi ispirata, finché non si trova davanti alla baita distrutta dalle fiamme.

Disperata si dirige al Jack’s Bar e lì scopre una comunità pronta ad aiutare chi ha bisogno.

Con l’avvicinarsi delle vacanze, Kaylee si scopre piena di meraviglia, perché non c’è posto migliore di Virgin River per trascorrere il Natale e aprire nuovamente il proprio cuore.

Copia digitale gentilmente fornita dalla CE in cambio di una recensione onesta

Kaylee Sloan ha bisogno di fuggire da una vita piena di ricordi. Si avvicina il primo anno senza sua madre e vivere gli spazi condivisi con lei la fa star male. Il dolore le ha fatto perdere la creatività; ha una scadenza da rispettare con la sua casa editrice e non fa che rileggere le stesse pagine del nuovo thriller senza aggiungere altre righe. Virgin River è il rifugio ideale, scrigno di piccole gioie e serenità, e spera che da lì possa ricominciare a vivere… o perlomeno scrivere!

“Il suo rifugio, la sua bella baita di montagna era un cumulo di cenere e macerie fumanti.”

Primo inconveniente: l’abitazione presa in affitto ha preso fuoco e Kaylee si trova con il dilemma se tornare a casa o cercare un’altra sistemazione temporanea. Ma chi arriva a Virgin River non può “evitare” il locale di Jack e rimanere contagiati dall’atmosfera familiare…

Mel la fa immediatamente sentire “a casa” e la scrittrice si convince che è il caso di cercare un posto dove stare. Landry è nel posto giusto al momento giusto, con l’offerta che fa al suo caso…

«Se non trovi quello che cerchi, ho una casa che di tanto in tanto do in affitto. Io e mio padre abitavamo in due proprietà contigue e, dopo la sua scomparsa, mi sono trasferito a casa sua perché è più grande. […] Sono Landry Moore. Non sono ricercato né pregiudicato. Mel può garantire per me… mi ha curato la bronchite due inverni fa.»

Ma la situazione è pericolosa perché Landry è troppo affascinante, e se il dolore che prova Kaylee è immenso, ciò non significa che abbia una benda davanti agli occhi; poi, la sua priorità è dare un finale a Caroline e Landon, e trovare un serial killer…

C’è molto da dire in questo romanzo e visto che la trama racconta molto poco non vorrei andare troppo oltre. Il punto forte di questa storia è l’evoluzione dei personaggi, e se l’ambientazione è sempre quella rassicurante di Virgin River, della penna di Robyn Carr non ci si stanca mai. Romantica, delicata e profonda nella scelta dei temi, capita che certe volte si ripeta troppo in certi concetti ma ciò non disturba la lettura. Il suo stile, semplice e immediato, permette di immergersi perfettamente nell’atmosfera familiare e festivaliera che accompagna i lettori – e i telespettatori della serie Neflix – fin dalle vicende di Mel e Jack. Il consiglio è preparare i fazzoletti, fin dall’avvicinamento di Kaylee a Otis e Lady… I protagonisti conoscono il dolore della perdita con i rispettivi genitori, ma dopotutto per la ragazza non tutto è perduto, non è del tutto sola; Landry è tornato in famiglia dopo che si è lasciato con la moglie, ma non è detto che l’ex non torni a rompere le uova nel paniere…

Non è una storia lui, lei e l’altra, è molto più, e proprio per questo ci si aspetta il colpo di scena al cardiopalma che ahimé non c’è, ma verrete ricompensati da tanto altro. Una lettura consigliatissima, anche per i più giovani perché i buoni sentimenti spiccano e rimangono con ricordi indelebili, ve l’assicuro!

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