Recensione: “BEAR, OTTER E KID” di Tj Klune – ed. Triskell Edizioni

Riesco a parlarvi, finalmente, di BEAR, OTTER E KID di TJ Klune, ed. Triskell Edizioni. L’ho dovuto maneggiare con cura, tanto è delicato; l’ho anche amato con tutto il cuore perché merita davvero!

  • COLLANA: RAINBOW
  • Titolo: Bear, Otter e Kid
  • Titolo originale: Bear, Otter and the Kid
  • Serie: The Seafare Chronicles #1
  • Autore: TJ Klune
  • Traduttrice: Ida Giannini
  • ISBN EBOOK: 9791220701983
  • ISBN CARTACEO: 979-12-207-0201-0
  • Genere: Contemporaneo
  • Lunghezza:
  • Prezzo Ebook: € 5,99
  • Prezzo cartaceo: € 16,00

Trama


Bear McKenna non ha ancora diciotto anni quando la madre lo abbandona per rifarsi una vita con un altro uomo. Gli lascia un centinaio di dollari e Tyson, detto Kid, il fratellino di appena sei anni. Bear rinuncia a tutto per prendersi cura di lui. Passano tre anni, i due se la cavano, ma Bear deve rassegnarsi a condurre una vita quasi solitaria. Fino al ritorno di Otter.
Otter è il fratello maggiore del suo migliore amico. Il loro rapporto va avanti tra alti e bassi, tra cose non dette e incomprensioni. Ma stavolta sono costretti ad ammettere la natura del sentimento che li unisce.
Per Bear la cosa più importante resta il benessere del fratellino. Non può permettersi le complicazioni di un legame sentimentale. Ma non merita anche lui qualcosa di più al mondo? Non merita anche lui di avere qualcuno al suo fianco?

Frase per la quarta di copertina: Torna l’amatissima serie Bear, Otter e Kid, che ha segnato l’esordio di TJ Klune. Scoprite, o ri-scoprite, come tutto è iniziato…

Note: TERZA EDIZIONE. Le prime due sono uscite per la Dreamspinner Italia con il titolo “Un insolito triangolo”.

Manca un giorno al suo diciottesimo compleanno e Derrick McKenna – per gli amici Bear – trova una lettera che non si avvicina per nulla a un regalo…

“Bear, so che sarà dura per te, ma spero capirai. Devo andare, Bear. Tom ha trovato un lavoro fuori dallo stato e me ne vado con lui. Faccio così perché penso che è meglio per tutti leggerlo invece che dirlo. Per me è un’occasione di fare qualcosa per me stessa. Tom dice che dove stiamo andando ci sono un sacco di lavori e che sarà meglio che stare qui a Seafare.”

Bear qualcosa di prezioso l’ha sempre avuto: Tyson, il fratellino, e ora deve prendersene cura, in via esclusiva, senza l’intromissione di assistenti sociali che potrebbero imporre l’affido o, ancor peggio, l’adozione. D’altronde, Bear ha l’età e un lavoro che gli permette di ottenere la procura; inoltre ha il sostegno dei suoi amici, Creed, Otter e Anna con le loro rispettive famiglie.

Sono trascorsi tre lunghissimi anni, intensi di sacrifici, dolori ma anche piccole gioie. Tre anni di tormenti per un gesto sconsiderato di Bear che ha allontanato Otter, colui che aveva giurato di prendersi cura della famiglia – è così che i ragazzi intendono il loro rapporto. Cosa è successo davvero tra Bear e il fratello di Creed? In molti se lo chiedono, soprattutto Anna, che vede accrescere i propri sospetti quando Otter torna in maniera definitiva da San Diego e Bear ricade in uno stato di “nervosismo”; le bugie vengono a galla senza riportare, tuttavia, delle risposte plausibili. Bear e Anna, gli eterni fidanzatini, si lasciano e il maggiore dei McKenna trova, in fondo al cuore, tutte le risposte che ha cercato negli anni, scoprendo la sua vera identità.

“[…] perché all’improvviso Otter riempie il mondo ed è tutto ciò che vedo; mi chiude in un abbraccio protettivo, e mi sostiene mentre mi spezzo e mi rompo e mi lascio andare.”

Tuttavia, la storia d’amore tra i due ragazzi incontra degli ostacoli, che non è solo la preoccupazione di “come dirlo a Creed”. È il momento di affrontare il passato con i suoi fantasmi e ciò metterà a dura prova i rapporti d’amore e d’amicizia. Tutti per uno e uno per tutti non vale più quando subentra la paura, ma tutti insieme devono trovare la via per uscire dal circolo vizioso in cui si sono ritrovati…

“Ho bisogno di avere un posto da chiamare casa e adesso penso di sapere che, se lui non ci sarà, quella non sarà mai una casa.”

Passo alle mie considerazioni dandovi una piccola chicca: questa è la terza edizione del primo romanzo di TJ Klune, pubblicato nel 2011; quindi se vi sembreranno “esagerate” certe reazioni, comprenderete il perché. Alla fine del romanzo c’è proprio una nota del traduttore che spiega quando e dove (per es. Oregon, 2014) il matrimonio tra persone dello stesso sesso è stato legalizzato.

Bear, Otter e Kid l’ho adorato. Il romanzo è scritto in prima persona, dal punto di vista del protagonista Bear. È la scelta giusta? Per una come me che odia gli spoiler e vuol stare fino alla fine con il classico patema d’animo, senza entrare nella testa degli altri personaggi, la risposta è decisamente sì. Per chi vuol stare nella confort zone, con una lettura rilassata, comprendo che il doppio pov è più semplice, ma non potete capire fino a che non iniziate a leggerlo. È strutturato in maniera magistrale; l’autore si avvale dei discorsi indiretti e flashback per svelare al momento opportuno, con un preciso percorso di semina, creando dei cliffhanger che inducono a premere l’acceleratore.

L’unica nota dolente è la forte introspezione che fa decollare troppo piano il romanzo. In compenso, ottima è la caratterizzazione dei personaggi, che emergono appieno nonostante l’impostazione scelta. Bear, voce narrante, non a caso è il protagonista indiscusso; è lui che deve fare i conti con la propria sessualità. La consapevolezza è affiorata in maniera naturale, come è avvenuto l’avvicinamento con il suo stesso sesso. Colui per il quale ho perso la testa, però, è il piccolo Tyson, ecoterrorista vegetariano di nove anni. È un genio sui banchi di scuola, è lungimirante e un gran consigliere; se all’inizio vi sembreranno assurdi – per l’età – certi discorsi, con il proseguire della lettura capirete che ha davvero delle capacità fuori dal comune. Poi, mi sono commossa con Anna, più di una volta. Ragazza matura e comprensiva, si strugge per un amore non corrisposto, e farebbe carte false per mantenere anche solo l’apparenza della coppia perfetta; lei è la classica persona che direbbe “il mio amore basta per due”, eppure non è andata così. Anche Anna ha il suo riscatto e alla fine cadrà nello stesso errore di Bear. Se potessi dare un sottotitolo a questo romanzo sarebbe “È questione di fiducia”; difatti a subire tutte le conseguenze è quello più adulto e con le spalle più larghe: Otter, all’anagrafe Oliver Thompson.

Non abbiamo tante coordinate geografiche oltre a Seafare o San Diego ma ciò che viene mostrato soddisfa appieno la fantasia del lettore.

Da leggere e rileggere più volte, fa bene al cuore.

«E non c’è niente che ti abbia fatto pensare che forse stavi andando troppo veloce?»

«Non c’è niente di troppo veloce se non significa per sempre»

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