Recensione in anteprima: “LA ROSA DI PARIGI” di Laura Gay

La nostra Daniela Tess ha letto in anteprima LA ROSA DI PARIGI di Laura Gay, da oggi disponibile su Amazon.

• Titolo: LA ROSA DI PARIGI
• Autrice: Laura Gay
• Editore: self-publishing
• Genere: historical romance
• Data di pubblicazione: 22 gennaio 2022
• Romanzo autoconclusivo

Trama

𝗙𝗼𝗹𝗹𝗶 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶, 𝘁𝗿𝗮𝗱𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗲 𝗴𝗲𝗹𝗼𝘀𝗶𝗲 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗙𝗿𝗮𝗻𝗰𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗥𝗶𝘃𝗼𝗹𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲.

𝐹𝑟𝑎𝑛𝑐𝑖𝑎, 𝟷𝟽𝟾𝟿.

𝐴𝑙𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑔𝑖𝑙𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑅𝑖𝑣𝑜𝑙𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝐽𝑢𝑙𝑖𝑒 𝑑𝑒 𝑆𝑜𝑖𝑠𝑠𝑜𝑛𝑠, 𝑔𝑖𝑜𝑣𝑎𝑛𝑒 𝑓𝑎𝑛𝑐𝑖𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑖 𝑟𝑎𝑟𝑎 𝑏𝑒𝑙𝑙𝑒𝑧𝑧𝑎, 𝑠𝑖 𝑚𝑢𝑜𝑣𝑒 𝑡𝑟𝑎 𝑙𝑒 𝑠𝑡𝑎𝑛𝑧𝑒 𝑑𝑖 𝑉𝑒𝑟𝑠𝑎𝑖𝑙𝑙𝑒𝑠 𝑐𝑜𝑛 𝑖𝑛𝑛𝑜𝑐𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑖𝑛𝑔𝑒𝑛𝑢𝑖𝑡𝑎̀, 𝑐𝑜𝑛𝑞𝑢𝑖𝑠𝑡𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑖𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑐𝑎𝑛𝑑𝑜𝑟𝑒 𝑖 𝑓𝑎𝑣𝑜𝑟𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝐶𝑜𝑟𝑜𝑛𝑎 𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝐷𝑒𝑙𝑓𝑖𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝐹𝑟𝑎𝑛𝑐𝑖𝑎.
𝑀𝑎 𝑡𝑟𝑎 𝑣𝑖𝑟𝑡𝑢̀ 𝑒 𝑑𝑖𝑠𝑠𝑜𝑙𝑢𝑡𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑐’𝑒̀ 𝑢𝑛 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑖𝑛𝑒 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑠𝑜𝑡𝑡𝑖𝑙𝑒. 𝐽𝑢𝑙𝑖𝑒 𝑙𝑜 𝑠𝑐𝑜𝑝𝑟𝑖𝑟𝑎̀ 𝑎 𝑠𝑢𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑠𝑒, 𝑖𝑛𝑛𝑎𝑚𝑜𝑟𝑎𝑛𝑑𝑜𝑠𝑖 𝑝𝑒𝑟𝑑𝑢𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑚𝑎𝑟𝑐ℎ𝑒𝑠𝑒 𝑑𝑒 𝑆𝑎𝑖𝑛𝑡-𝐹𝑟𝑎𝑦𝑐𝑜𝑢𝑟𝑡, 𝑙𝑖𝑏𝑒𝑟𝑡𝑖𝑛𝑜 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑠𝑐𝑟𝑢𝑝𝑜𝑙𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑖𝑚𝑝𝑖𝑒𝑔ℎ𝑒𝑟𝑎̀ 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑎 𝑠𝑒𝑑𝑢𝑟𝑙𝑎 𝑒 𝑎 𝑝𝑟𝑖𝑣𝑎𝑟𝑙𝑎 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑜𝑡𝑒 – 𝑙𝑎 𝑣𝑒𝑟𝑔𝑖𝑛𝑖𝑡𝑎̀ – 𝑓𝑜𝑛𝑑𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑠𝑝𝑜𝑠𝑎𝑟𝑒 𝑢𝑛 𝑢𝑜𝑚𝑜 𝑑𝑖 𝑎𝑙𝑡𝑜 𝑙𝑖𝑔𝑛𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜.
𝑀𝑎 𝑑𝑎 𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑒̀ 𝑠𝑝𝑖𝑛𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑚𝑎𝑟𝑐ℎ𝑒𝑠𝑒? 𝐷𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑙𝑢𝑠𝑠𝑢𝑟𝑖𝑎 𝑜 𝑑𝑎 𝑢𝑛 𝑎𝑠𝑡𝑢𝑡𝑜 𝑝𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑣𝑒𝑛𝑑𝑒𝑡𝑡𝑎?
𝑃𝑒𝑟 𝑠𝑓𝑢𝑔𝑔𝑖𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑒𝑝𝑜𝑡𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑓𝑟𝑎𝑡𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑁𝑖𝑐𝑜𝑙𝑎𝑠, 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑎 𝑣𝑜𝑟𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑎𝑐𝑐𝑎𝑠𝑎𝑡𝑎 𝑐𝑜𝑛 𝑢𝑛 𝑣𝑒𝑐𝑐ℎ𝑖𝑜 𝑒 𝑏𝑜𝑟𝑖𝑜𝑠𝑜 𝑑𝑢𝑐𝑎, 𝐽𝑢𝑙𝑖𝑒 𝑒̀ 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑟𝑒𝑡𝑡𝑎 𝑎 𝑟𝑖𝑛𝑢𝑛𝑐𝑖𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑖 𝑙𝑢𝑠𝑠𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑟𝑒𝑔𝑔𝑖𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑖𝑠𝑐ℎ𝑖𝑎𝑟𝑠𝑖 𝑎𝑙 𝑣𝑜𝑙𝑔𝑜 𝑝𝑎𝑟𝑖𝑔𝑖𝑛𝑜, 𝑖𝑛 𝑓𝑒𝑟𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜, 𝑖𝑛 𝑝𝑖𝑒𝑛𝑎 𝑐𝑎𝑟𝑒𝑠𝑡𝑖𝑎 𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑛𝑡𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑟𝑖𝑣𝑜𝑙𝑡𝑎.
𝑃𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖𝑜 𝑎 𝑃𝑎𝑟𝑖𝑔𝑖 𝑙𝑎 𝑟𝑎𝑔𝑎𝑧𝑧𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑒 𝑃ℎ𝑖𝑙𝑖𝑝𝑝𝑒, 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑎𝑙𝑖𝑠𝑡𝑎 𝑠𝑞𝑢𝑎𝑡𝑡𝑟𝑖𝑛𝑎𝑡𝑜 𝑒 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑖𝑑𝑒𝑒 𝑟𝑖𝑣𝑜𝑙𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑟𝑖𝑒, 𝑐𝑜𝑛 𝑢𝑛 𝑜𝑠𝑐𝑢𝑟𝑜 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑡𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑠𝑝𝑎𝑙𝑙𝑒. 𝐶𝑜𝑛𝑞𝑢𝑖𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑎 𝑎𝑟𝑖𝑎 𝑡𝑒𝑛𝑒𝑏𝑟𝑜𝑠𝑎 𝑒 𝑡𝑜𝑟𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑡𝑎, 𝑠𝑖 𝑑𝑜𝑛𝑎 𝑎 𝑙𝑢𝑖 𝑎𝑛𝑖𝑚𝑎 𝑒 𝑐𝑜𝑟𝑝𝑜. 𝑀𝑎 𝑖 𝑠𝑒𝑔𝑟𝑒𝑡𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝐽𝑢𝑙𝑖𝑒 𝑔𝑙𝑖 𝑡𝑖𝑒𝑛𝑒 𝑛𝑎𝑠𝑐𝑜𝑠𝑡𝑖 𝑝𝑜𝑡𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒𝑟𝑜 𝑑𝑖𝑣𝑖𝑑𝑒𝑟𝑙𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒.

Questo romanzo di Laura Gay è stato davvero un viaggio nel tempo appassionante, complicato, duro, ma coinvolgente. Non è il solito historical romance con pochi cenni e una generica ambientazione. È un libro che trasuda storia da ogni parola, dove emerge una grandissima ricerca e nulla è lasciato al caso. All’inizio delle vicende conosciamo Julie de Soissons, sorella di un potente duca. Dolce, fresca e ingenua, arriva a Versailles con ideali e speranze che presto verranno deluse. Se da una parte, all’alba della rivoluzione, frequenta quella corte lussuosa ed edonista, emergendo come un fiore puro e raro, di incredibile bontà, queste sue doti saranno anche la sua rovina. Viene coinvolta in un piano di vendetta e sedotta da un famigerato libertino, Alain, marchese de Saint-Fraycourt.

Julie rimase a bocca aperta a fissare un adone biondo che avanzava con la grazia di un felino. Era alto, snello, con un viso dai lineamenti regolari e gli zigomi alti e pronunciati. Camminava con indolenza, quasi fosse annoiato, ma i suoi occhi grigi erano penetranti e vigili. Nel momento in cui li puntò su di lei, Julie si sentì rimescolare lo stomaco e un brivido le percorse la schiena.

Ingenua e sprovveduta, la ragazza scambia quei primi palpiti e la passione ad essi connessi come una grande storia d’amore. Troppo presto si renderà conto di aver fatto il suo dono più grande ad un uomo senza scrupoli, che non ricambia nulla e nessuno, incapace di amore e dedito solo al proprio piacere.

Eppure l’innocenza di quella fanciulla lo stuzzicava oltre il dovuto. Il pensiero di mettere le mani su quel corpicino virginale, di essere il primo… be’, doveva ammetterlo, aveva il suo fascino.

Disperata, senza più orgoglio né dignità e con un fratello che vorrebbe vederla sposata a un vecchio, fugge a Parigi mescolandosi alla plebe in fermento. Qui conosce Philippe, giornalista e scrittore squattrinato nonché patriota rivoluzionario; la giovane ben presto si trova suo malgrado coinvolta da quel giovane generoso e piano di ideali; peccato che lui odi profondamente gli aristocratici. Julie si ripromette di non rivelargli mai la verità sulle sue origini e sulla sua vita, ma dal passato riemerge qualcuno che la rivuole e che può svelare tutti i suoi segreti.

Continuò a studiarla di sottecchi senza farsi notare. Gli occhi si posarono sul profilo del viso, circondato da un’aureola di ricci biondo scuro; aveva un non so che di delicato ed etereo, quasi fosse una creatura ultraterrena giunta sulla terra per far impazzire gli uomini e punirli dei loro peccati.
Che pensiero sciocco!

Il romanzo, come dicevo sopra, è un grande affresco storico; è lungo, corposo ma nel contempo scorrevolissimo, coinvolgente. Lo stile della Gay è sempre molto lineare, pulito, il linguaggio adeguato all’epoca che si sta raccontando. Emerge dalla sua penna un ritratto molto vivido e appassionante di Parigi e della rivoluzione francese, un periodo storico molto amato e che affascina ancora oggi tutti noi. Bellissimo l’intreccio tra personaggi reali e fantastici: ritroviamo luigi XVI, sua moglie Maria Antonietta, il delfino e addirittura il conte di Fersen; veniamo a conoscere maggiori dettagli di quella che resta una rivoluzione dura ma inevitabile; tutto è descritto con grande maestria. All’interno di questo sontuoso contesto si svolgono le vicende di Julie: se all’inizio non possiamo che ammirarne le virtù, lungo il tragitto ne biasimiamo l’eccessiva generosità e anche incoscienza. Ma dobbiamo pur sempre considerare che la nostra protagonista è giovanissima. La storia è ricca di colpi di scena ben calibrati e spiazzanti; il primo riguarda l’innamorato di Julie. Se dapprincipio mi ero fatta un’idea, l’autrice mi ha ben presto scombinato i piani e sparigliato le carte; devo dire che la scelta finale tra i due pretendenti mi ha enormemente soddisfatto. I protagonisti sono tutti ben tratteggiati e cresceranno molto nel corso della narrazione; Julie soprattutto, maturerà e diventerà davvero un’eroina forte, determinata e capace di fare delle scelte consapevoli, di lottare per la propria felicità; mi è piaciuto molto come sia riuscita a conservare, nonostante le peripezie e le ingiustizie che ha dovuto affrontare, un’indole buona, onesta e generosa.

«𝑁𝑜𝑛 𝑡𝑒𝑚𝑒𝑡𝑒, 𝑛𝑜𝑛 𝘩𝑜 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑓𝑎𝑟𝑣𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑚𝑎𝑙𝑒». 𝑈𝑛𝑎 𝑣𝑜𝑐𝑒 𝑏𝑎𝑟𝑖𝑡𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒, 𝑙𝑒𝑔𝑔𝑒𝑟𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑟𝑜𝑐𝑎, 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑙𝑠𝑒 𝑑𝑖 𝑠𝑜𝑟𝑝𝑟𝑒𝑠𝑎. «𝐴𝑣𝑒𝑡𝑒 𝑏𝑖𝑠𝑜𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑎𝑖𝑢𝑡𝑜?».
𝐿𝑒𝑖 𝑠𝑏𝑎𝑡𝑡𝑒́ 𝑙𝑒 𝑝𝑎𝑙𝑝𝑒𝑏𝑟𝑒, 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎 𝑓𝑟𝑎𝑠𝑡𝑜𝑟𝑛𝑎𝑡𝑎. 𝐿’𝑢𝑜𝑚𝑜 𝑖𝑛𝑛𝑎𝑛𝑧𝑖 𝑎 𝑙𝑒𝑖 𝑙𝑒 𝑎𝑝𝑝𝑎𝑟𝑖𝑣𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑚𝑜𝑛𝑡𝑎𝑔𝑛𝑎; 𝑠𝑜𝑡𝑡𝑜 𝑎𝑙 𝑚𝑎𝑛𝑡𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑖𝑛𝑑𝑜𝑠𝑠𝑎𝑣𝑎 𝑢𝑛 𝑝𝑎𝑛𝑐𝑖𝑜𝑡𝑡𝑜 𝑚𝑎𝑟𝑟𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑡𝑒𝑠𝑠𝑢𝑡𝑜 𝑔𝑟𝑒𝑧𝑧𝑜, 𝑓𝑜𝑟𝑠𝑒 𝑙𝑎𝑛𝑎. 𝐽𝑢𝑙𝑖𝑒 𝑙𝑎𝑠𝑐𝑖𝑜̀ 𝑠𝑐𝑜𝑟𝑟𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑜 𝑠𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑜 𝑓𝑖𝑛𝑜 𝑎 𝑡𝑟𝑎𝑡𝑡𝑒𝑛𝑒𝑟𝑙𝑜 𝑠𝑢𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑜: 𝑒𝑟𝑎 𝑑𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑏𝑒𝑙𝑙𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑟𝑢𝑑𝑒, 𝑞𝑢𝑎𝑠𝑖 𝑖𝑛𝑞𝑢𝑖𝑒𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒. 𝐼 𝑐𝑎𝑝𝑒𝑙𝑙𝑖, 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑐𝑜𝑟𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑒𝑠𝑖𝑔𝑒𝑠𝑠𝑒 𝑙𝑎 𝑚𝑜𝑑𝑎, 𝑒𝑟𝑎𝑛𝑜 𝑓𝑜𝑙𝑡𝑖 𝑒 𝑟𝑖𝑐𝑐𝑖, 𝑠𝑐𝑢𝑟𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑖𝑙 𝑚𝑎𝑛𝑡𝑒𝑙𝑙𝑜.
«𝑀𝑖 𝑎𝑣𝑒𝑡𝑒 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖𝑡𝑜? 𝑁𝑜𝑛 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑓𝑎𝑟𝑣𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑚𝑎𝑙𝑒, 𝑠𝑚𝑒𝑡𝑡𝑒𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝑓𝑖𝑠𝑠𝑎𝑟𝑚𝑖 𝑐𝑜𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙’𝑎𝑟𝑖𝑎 𝑡𝑒𝑟𝑟𝑜𝑟𝑖𝑧𝑧𝑎𝑡𝑎!». 𝐼𝑙 𝑡𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑖 𝑓𝑒𝑐𝑒 𝑖𝑚𝑝𝑎𝑧𝑖𝑒𝑛𝑡𝑒, 𝑢𝑛 𝑝𝑜’ 𝑏𝑟𝑢𝑠𝑐𝑜.
𝐽𝑢𝑙𝑖𝑒 𝑑𝑖𝑠𝑡𝑜𝑙𝑠𝑒 𝑖𝑚𝑚𝑒𝑑𝑖𝑎𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑙𝑜 𝑠𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑜. «𝑃𝑒-𝑝𝑒𝑟𝑑𝑜𝑛𝑎𝑡𝑒𝑚𝑖», 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑜𝑠𝑒 𝑖𝑛 𝑢𝑛 𝑏𝑎𝑙𝑏𝑒𝑡𝑡𝑖𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑢𝑠𝑜. «𝑆𝑜𝑛𝑜 𝑔𝑖𝑢𝑛𝑡𝑎 𝑜𝑔𝑔𝑖 𝑎 𝑃𝑎𝑟𝑖𝑔𝑖, 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑒𝑟𝑢𝑏𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑖 𝑚𝑖𝑒𝑖 𝑎𝑣𝑒𝑟𝑖 𝑒 𝑠𝑜𝑟𝑝𝑟𝑒𝑠𝑎 𝑑𝑎𝑙 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜𝑟𝑎𝑙𝑒. 𝑁𝑜𝑛 𝘩𝑜 𝑢𝑛 𝑠𝑜𝑙𝑑𝑜 𝑜 𝑢𝑛 𝑝𝑜𝑠𝑡𝑜 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑎𝑛𝑑𝑎𝑟𝑒 𝑒 𝑛𝑜𝑛…». 𝑃𝑟𝑒𝑠𝑒 𝑢𝑛 𝑟𝑒𝑠𝑝𝑖𝑟𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑟𝑖𝑒𝑚𝑝𝑖𝑟𝑠𝑖 𝑖 𝑝𝑜𝑙𝑚𝑜𝑛𝑖 𝑑’𝑎𝑟𝑖𝑎, 𝑚𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑡𝑜𝑠𝑠𝑒 𝑖𝑚𝑝𝑟𝑜𝑣𝑣𝑖𝑠𝑎 𝑙𝑒 𝑠𝑞𝑢𝑎𝑟𝑐𝑖𝑜̀ 𝑖𝑙 𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜.

Bello e romantico il finale. Se nella scelta e nella caratterizzazione dei protagonisti la Gay è stata bravissima, con un’ottima introspezione psicologica, è negli antagonisti che si è superata: antagonisti che per fascino e determinazione hanno rischiato quasi di sfilare lo scettro agli eroi designati; ammetto che per uno di loro avrei voluto un finale diverso; non vi rivelo nulla ma ho amato immensamente uno dei villain, ne sognavo una redenzione e questo depone a favore della bravura di questa autrice. Di lei ho letto moltissimi romanzi e mi sono piaciuti tutti; questo ha qualcosa in più, una maggior maturità, una forte consapevolezza, una prepotente passione nella scrittura, che emergono dalle pagine. Ogni parola stilla storia, dramma, passione e romanticismo. Lo consiglio a tutti coloro che amano i romanzi in cui la storia è protagonista e non resta solo uno sfondo, a chi apprezza le trame molto passionali (il linguaggio di Laura resta sempre esplicito anche se mai disturbante; le sue scene d’amore sono molto sensuali e intriganti).  Dovrebbero leggerlo anche coloro che prediligono gli amori tormentati, il periodo storico della rivoluzione francese, gli intrecci avventurosi, dove il colpo di scena è sempre dietro l’angolo pronto a spiazzare a scombinare qualsiasi previsione. Un libro che non lascia indifferenti, che mi ha regalato delle sensazioni fortissime e a cui ho continuato a pensare anche nei giorni seguenti alla fine della lettura. Ringrazio Laura per questo regalo e per avermi onorata di una copia in anteprima. Aspetto le sue prossime creazioni, ormai per me le sue storie sono una garanzia di emozioni, di sogno ed evasione! Le famose farfalle nello stomaco con i libri di questa autrice non mancano mai. Chapeau per un’opera che segnerà un confine tra un prima e un dopo nella sua produzione artistica, in cui la scrittrice è riuscita a mostrare tutta la sua perizia e il suo talento, alzando l’asticella della bravura e del coinvolgimento narrativo.

Le uniche cose a cui non avrebbe rinunciato mai erano l’uomo che amava e il figlio nato da quell’amore.