Recensione: “IL MISTERO DEL LAGO DEI CIGNI” di Erin Kelly – ed. Newton Compton

La nostra Ilaria Mossa ha letto, per A libro aperto, IL MISTERO DEL LAGO DEI CIGNI di Erin Kelly, ed. Newton Compton.

  • Titolo: IL MISTERO DEL LAGO DEI CIGNI
  • Autore: Erin Kelly
  • Editore: Newton Compton Editori
  • Genere: Thriller
  • Data di pubblicazione: 27 gennaio 2022

Trama

Un grande thriller
Dall’autrice del bestseller La verità sul caso Beth Taylor
«Grande scrittura e trama mozzafiato.»
«impossibile da dimenticare.»
Ava ha raggiunto il successo. Ma qualcuno ucciderebbe per portarglielo via.

Dopo anni di sacrifici e duro lavoro nel London Russian Ballet, Ava Kirilova è finalmente sul punto di realizzare il suo sogno: danzerà come prima ballerina nel Lago dei cigni, diretto da suo padre Nicky Kirilov. Tuttavia, la serata della prima sta per cambiare la sua vita ben più di quanto Ava possa immaginare. Durante lo spettacolo, la ballerina che interpreta il secondo cigno, spinta proprio da Ava a ballare nonostante un infortunio, si rompe il menisco; Ava, completamente presa dal ruolo, cambia alcuni passi, provocando la rabbia e il conseguente infarto di suo padre; infine, a causa di una piroetta mal calibrata, ha un incidente che stronca per sempre la sua carriera. In una sola sera, quella che doveva sancire il suo trionfo, Ava ha perso tutto, ma la sciagura che l’ha colpita potrebbe non essere dovuta esclusivamente a una serie di sfortunate coincidenze. Dietro le quinte infatti si nasconde qualcuno che desidera ardentemente prendere il suo posto. E lo desidera al punto da essere disposto a uccidere pur di ottenere ciò che vuole.
Un’autrice da un milione di copie
Bestseller del Sunday Times
Ballando sulle punte è facile perdere l’equilibrio

Copia digitale gentilmente fornita dalla CE in cambio di una recensione onesta

Le luci della ribalta ti tenevano in una gabbia dorata in cui potevi sentirti al sicuro o isolata, a seconda di come sceglievi di vederla.

Ava Kirilova ha trent’anni, è la prima ballerina del London Russian Ballet Theatre ed è anche l’unica figlia del suo proprietario, Nikolaj Kirilov, il maestro dei maestri di balletto e fondatore della compagnia di danza. Suo padre considera le allieve le sue creature, ambisce alla perfezione, anzi la pretende, soprattutto in Ava che darebbe qualsiasi cosa per ricevere un suo riconoscimento pubblico. Le sue compagne la guardano come la “privilegiata”e la considerano inavvicinabile a causa del suo atteggiamento snob e superiore. Ava, però, si sente sprofondare dal peso dell’eredità e del suo talento. Quelle ragazze non capiscono quanto sia difficile essere lei. Quanto non sia facile ballare al suo livello.  Quanto essere lei sia limitante,  a suo padre non interessa che sia se stessa ma che balli secondo i suoi rigidi insegnamenti. Credono che la sua sia una posizione migliore della loro ma così non è.

Più in alto voli, più lunga è la caduta. Le altre non lo capivano; nessuno lo capiva.

Nikolaj, denominato Mr K, è un uomo freddo, metodico, inflessibile e qualsiasi ballerina darebbe un rene pur di ballare per lui ed essere vista con occhi diversi. Ma non è facile entrare nelle sue grazie, quasi impossibile. È quello che succede a una sua allieva che viene scelta da lui per interpretare il secondo cigno in una piccola parte di Odette. Ava, però, non vede di buon occhio quella sostituta,  non la considera all’altezza. In lei si scatena un sentimento di rivalità, quasi odio, per colei che ha ricevuto le attenzioni di suo padre. Come se avesse paura che possa soffiarle il posto. Ed è anche infastidita dall’ammirazione che quella ballerina prova per lei,      quell’intenzione di emularla la nausea, ed è per questo se la tratta con sufficienza e superiorità.

Ava non aveva il minimo desiderio di allungare la catena; mossa dall’avidità, voleva tenere il ruolo tutto per sé, ricoprirlo per sempre. Voleva che la sua interpretazione racchiudesse tutte le altre, come l’ultima bambola all’interno di una matrioska.

Quello che Nikolaj sta preparando è la rivisitazione del Lago dei cigni, sua figlia ovviamente ricoprirà i due ruoli principali, Odette e Odile, il bene e il male, il cigno bianco e il cigno nero. Chiunque ballerina nel mondo della danza aspira un giorno a ballare quel balletto e Ava, dopo anni a prepararsi, finalmente solcherà il palcoscenico e interpreterà entrambe le parti. Finalmente, dopo anni, suo padre è riuscito a plasmarla a suo piacimento, a renderla una creatura perfetta adatta a quel ruolo. Ma Ava, nonostante  quel privilegio e le sue abilità, si sente sempre in competizione con se stessa e con chi si rivela talentuosa. È ossessionata dall’idea di voler essere l’unica e la sola, anche perché non essendo così giovane come le sue compagne, teme di venire solcata da qualcun altra e, soprattutto, dimenticata per sempre.

Era la creazione di suo padre. Il suo missile ad alta precisione. Ecco l’eccellenza assoluta che Ava cercava raggiungere da tutta la vita: la ballerina ideale che aveva scorso a tratti allo specchio si era finalmente materializzata.

Purtroppo, però, non tutto va come previsto. Una catena di sventure la circonderanno e la faranno entrare in un limbo senza uscita. Le verrà tolto tutto, suo padre, la possibilità di danzare, e quell’ambizione si tramuterà in sconfitta. Ma una verità sul suo passato verrà alla luce e Ava finalmente capirà chi è sempre stata.

[…] Questi due io che ho dentro sono stati legati con un nastro ma impossibilitati a comunicare per anni.

Il mistero del lago dei cigni è un thriller psicologico che avanza lentamente, un po’ ti confonde, ma alla fine ti sorprende. Il personaggio di Ava inizialmente non trasmette simpatia, ma andando avanti con la lettura lo si comprende. Un romanzo un po’ complesso che ti coinvolge a piccoli passi di danza, ti trasporta con entusiasmo nel mondo del balletto, poi ti abbandona con un senso di consapevolezza un po’ amara.

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