
La mia prima lettura dei Romanzi Mondadori di marzo è davvero entusiasmante. Tutto verte nella ricerca di “IL DIARIO DI DAPHNE” in cui scoppierà il grande amore tra Daphne e Paul; non mancheranno imprevisti, antagonisti e amicizie vere… Complimenti a Janna MacGregor per un’altra imperdibile storia.

- Titolo: IL DIARIO DI DAPHNE
- Autrice: Janna MacGregor
- Editore: Mondadori
- Data di pubblicazione: 5 marzo 2022
- Pagine: 343
Trama
L’amore redimerà
il suo passato dissoluto
Daphne Hallworth, giovane lady, è rimasta da sola a Londra a pochi giorni da Natale perché i suoi familiari sono partiti per sbaglio senza di lei. Durante una passeggiata in un parco, le viene sottratto da un ladruncolo il suo diario personale; lei insegue il ragazzino fino a una casa da gioco, dove si imbatte in Paul Barstowe, duca di Southart, noto libertino che la sua famiglia disprezza. Divenuto duca dopo la morte del padre e del fratello, adesso Paul vuole rifarsi una reputazione e decide di aiutare Daphne a recuperare il diario segreto, finito nelle mani sbagliate. Tuttavia i due dovranno fare attenzione anche all’attrazione che iniziano a provare l’uno per l’altra, e che rischia di compromettere ancora di più l’intera situazione…
Note:
IL DIARIO DI DAPHNE (The Good, the Bad, and the Duke) è il terzo romanzo della serie ‘Cavensham Heiresses’.
I precedenti romanzi della serie, SPOSA AD OGNI COSTO (The Bad Luck Bride), BACIATA DAL DESTINO (The Bride Who Got Lucky) e MIA ADORATA SPOSA (The Luck of the Bride), sono già stati pubblicati nella collana I Romanzi Classic – nr. 1196, 1206 e 1224 della collana I Romanzi Classic rispettivamente.
La serie proseguirà con “Rogue Most Wanted”, di prossima pubblicazione.
Ambientazione: Inghilterra, 1815 circa (periodo regency)
Copia gentilmente fornita dalla CE in cambio di una recensione onesta

Non è un caso se ho scelto, tra nomi altisonanti, di iniziare proprio con “Il diario di Daphne” le letture di marzo dei Romanzi Mondadori. Adoro la penna di Janna MacGregor e dopo i romanzi precedenti della serie, soprattutto “Mia adorata sposa” che ho adorato – scusate la ripetizione! – mi ritrovo tra le mani le avventure del duca, il terribile Paul – che ne ha veramente combinate di cotte e di crude, in precedenza (Sposa a ogni costo).
Manca pochissimo a Natale e Daphne si ritrova sola in casa. I suoi familiari si sono diretti a Pemhill, la tenuta di famiglia, per trascorrere tutti insieme le festività; hanno caricato bagagli, animali domestici, hanno badato ai piccoli… e su quale carrozza è salita Daphne? Ecco, è questo il problema, dando per scontato – ognuno dei suoi parenti – che fosse con il fratello o con la ex vedova marchesa di Pembrooke (sua madre), è rimasta a “terra”. Un’enorme casa, un solo domestico e la genitrice di questo a far da cuoca e…
“— Non avreste una monetina da regalarmi, milady? Significherebbe molto per me se potessi comprare alla mia povera mamma malata un regalino di Natale. Ma ieri sera il nostro affittacamere ha riscosso la pigione.“
Gli occhi di Daphne si inumidiscono, e come dire di no a quelli disperati di un bimbo se già da tempo ha il progetto di occuparsi delle madri single; probabilmente il ragazzino ha una storia complicata e deve aiutare la madre a tirare avanti… Invece si scopre essere un monello, e qui iniziano i guai. Londra è innevata e davanti a un’ingiustizia Daphne non pensa alle etichette, al pericolo di caduta, e fa ciò che una lady non dovrebbe: corre all’impazzata dietro al ladruncolo fino a che arriva alla soglia di una casa d’azzardo, dove l’ingresso è rigorosamente vietato alle donne. Ma i suoi sogni – e gli incubi – si materializzano con l’immagine di un uomo…
“Alto, distinto, con i capelli biondi e un contegno affascinante, il duca era una figura che avrebbe incantato chiunque. Non si poteva negare che fosse davvero bello. Daphne era d’accordo. Era bellissimo. Era sempre stato gentile e premuroso con lei, in particolare quando era una ragazzina. Poteva ammirarlo a distanza, ma non poteva fare di più.”
Difatti era tutto ciò, oggi Paul Barstowe, duca di Southart, è da evitare come la peste; un minimo avvicinamento è inconcepibile da parte di Alex, suo fratello, e impensabile per Daphne, basta ricordare cosa ha fatto alle sue migliori amiche Emma e Claire. Ma, a quanto pare, è l’unico che in quel momento può aiutarla a recuperare il maltolto.
Cosa ha perso di così importante Daphne? Un diario, dove negli anni ha messo nero su bianco ogni tipo di avvenimento e stati d’animo… fino alle fantasie più scabrose, con un protagonista in particolare. Tuttavia, l’impresa è più ardua del previsto e non solo perché il monello è scaltro e ha trovato la via di fuga, soprattutto perché il più pettegolo di Londra – Richmond, editore del “Midnight Cryer” – vuol conoscere la vera identità di lady “Moonbeam”. Il fuoco si accende, arde di passione, tutto per evitare che il nome di Daphne venga infangato. La ragazza è intenzionata a recuperare il diario, non è certa quale sia il male maggiore, se essere scoperta in quel locale o che venga pubblicata anche solo una pagina di quel quaderno, pericoloso per la sua intera famiglia! Paul e Daphne, a quel punto, fanno un patto; il problema è se riusciranno a rispettarlo e a tenere a bada i bollenti spiriti.

Purtroppo devo mettere un punto al riassunto, ma desidero fare un passo indietro, proprio al prologo del romanzo: Daphne è una bambina e Paul, già un ragazzo, è il suo eroe. Le fantasie della Daphne/bambina basate sulla gentilezza dell’amico del fratello Alex, si evolvono fino a diventare, da grande, quasi scabrose. Ho gettato il primo indizio, e il seguito l’avete perlopiù intuito. Non sarà, poi, solo una passione dirompente e il ritrovamento di un diario, ma il romanzo mostrerà più colpi di scena che ribalteranno la vita del protagonista mettendo in pericolo la storia d’amore. Una storia intensa, che interseca alla perfezione il presente con il passato e i fantasmi che quest’ultimo porta con sé.
Se vi approcciate alla serie proprio da questo volume, forse all’inizio vi ritroverete con un sacco di nomi che sarà difficile da collocare; fate una cosa semplice, prendete carta e penna, e tracciate le relazioni. Alla fine sarà tutto così chiaro che vorrete recuperare anche i volumi precedenti. Ora parliamo di loro, i protagonisti. Daphne non è la classica ragazza ricchissima e capricciosa, tutt’altro; lo dimostra come è stata “fregata” dal monello. Ha in mente dei progetti che non sono molto lontani da quelli di Paul. Quest’ultimo trascorre parte della vita a riscattarsi agli occhi dell’uomo che l’ha messo al mondo, per il quale è stato sempre il secondo… l’ultimo. Difatti, non aspettava a Paul il titolo di duca, ma tra i dolori da digerire c’è la morte prematura del fratello Robbie, e di conseguenza diventa l’unico Southart in vita. Nell’età giovanile Paul ha iniziato a collezionare debiti e donne, con alcune si è anche fidanzato e rotto il fidanzamento, disonorando la ragazza di turno. Eppure non ha ancora finito di pagare i “debiti”, che immancabilmente gli vengono ripresentati dall’oltretomba. Paul è l’uomo che Daphne ha conosciuto da bambina, peccato che solo lei riesca comprendere la sua vera indole, ed è disposta a urlarlo ai quattro venti; non basterà, ci vorrà altro ma alla fine Paul – diciamolo pure – riconquisterà l’affetto dei vecchi amici.
Potrei stare qui una vita a parlare di questo romanzo e di tutta la famiglia, che continuo ad amare sempre più. La penna di Janna MacGregor continua a incantare senza cadere in cliché, con storie sempre diverse. L’autrice regala il lieto fine ma ci lascia con degli interrogativi che accompagnano verso “Rogue Most Wanted”. A questo punto sono sicura che anche voi siete curiosi, come me, di conoscere i prossimi protagonisti. Tenete d’occhio quel mascalzoncello di William! Devo fermarmi qui ma vi auguro buona lettura.
