Recensione: “BRICK” di Emma Altieri

È con molto piacere che vi parlo di BRICK di Emma Altieri. Buona lettura.

  • TITOLO: BRICK
  • VOLUME: UNICO
  • AUTORE: EMMA ALTIERI
  • GENERE: ROMANCE CONTEMPORANEO 
  • EDITORE: SELF-PUBLISHING
  • DATA PUBBLICAZIONE: 1° MARZO 2022
  • PREZZO EBOOK: € 2,00
  • PREZZO CARTACEO: € 12,00

TRAMA

Maddalena La Rosa è un ingegnere strutturista. Mentre sta eseguendo il rilievo all’albergo di proprietà della zia, ritrova Claybourne Manetti. Figlio adottivo di amici di famiglia, ha passato con lei tutte le estati della sua adolescenza, prendendola sempre in giro. Maddalena ha sempre avuto un amore smodato per il “Tetris” e proprio per questo Clay l’ha soprannominata “Brick”. Quando si ritrovano faccia a faccia, fra i due si instaura un rapporto particolare. Clay cerca di starle accanto per conoscerla meglio mentre lei è combattuta fra l’attrazione per l’uomo affascinante che è diventato e il ricordo del ragazzino che tanto l’ha tormentata. Eppure, Maddalena avverte che c’è qualcosa che Clay non dice. Lui sembra non riconoscerla. A complicare la situazione, arriveranno poi Sabina, cugina di Maddalena, ragazza spigliata e affascinante che, fin da subito, pare subire il fascino dell’ultimo arrivato, e Luca, un geometra del catasto, gentile e galante, che, pur di stare accanto a Maddalena, si offre di aiutarla con i lavori all’albergo. I mattoncini di questa intricata storia non sempre risulteranno incastrarsi perfettamente, ma Maddalena è “Brick”. Chi meglio di lei potrebbe sistemare il tutto?

C’è chi attende la vacanza estiva per godere della pace dai libri – almeno quando si va a scuola succede così! –, per vedere l’amico lontano che condivide la stessa meta di vacanza, e c’è chi, come Maddalena, teme l’arrivo di questo periodo per evitare, come la peste, Claybourne Manetti, il bulletto del gruppo. Veramente non è proprio così fastidioso, è solo una reciproca antipatia, ma poi perché? Questo succedeva tanto tempo fa, vediamo se oggi qualcosa è cambiato.

«Ti ricordi di Clay, Maddy?» Feci finta di nulla. «No, mi dispiace.» Erano passati tredici anni, magari potevo anche avere la memoria corta. Mia zia sembrò bersela e continuò ignara del mio accenno di ulcera al solo ricordo di quello che aveva combinato in passato quello stronzetto.

Visto al di fuori, sembra che i due giovani facciano un lavoro simile, invece le loro attività si “compensano” ed entrambi sono necessari per risolvere i problemi dell’albergo della zia di Maddalena, Crocetta. Per essere più “produttiva”, Maddalena si trasferisce all’albergo condividendo, così, sempre più spazio e tempo con Clay. La ragazza nota delle situazioni strane, sembra quasi che il dispettoso ragazzino abbia definitivamente sepolto l’ascia di guerra; è gentile e sembra quasi attratto da lei, solo che ogni qualvolta le si avvicina si sente male. Una scusa? No, Clay manifesta dei dolori al capo che fa impensierire Maddalena. Tuttavia a tormentarla c’è anche l’attrazione che Sabina, la figlia di Croce, prova per Clay; al contempo, Luca, il geometra del catasto, con la scusa di aiutare Maddalena nei lavori all’albergo, inizia a corteggiarla. La ragazza è in forte crisi, comprende di essere interessata solo a Clay ma lui è sempre dietro le gonnelle della cugina, per lei quasi una sorella. Come si risolverà questo strano gioco delle coppie?

Quando ho visto la nuova cover di Emma mi sono chiesta perché Brick, e forse proprio per rispondere a questa domanda ho deciso di leggerlo. Qualsiasi dizionario vi darà come risposta “mattone”, ma non potete capirlo finché non vi imbatterete in due bambini, e una dei due grande appassionata di tetris. Inoltre il mattone è informe, e Maddalena non ha mai fatto nulla per mettere in luce le sue curve, ben attenta a coprirle con maglioni extra large e pantaloni cargo; due fondi di bottiglia completano l’opera, comprendo due bei occhioni blu. Non c’è che dire, due personaggi ben costruiti, dotati di due passati così diversi ma che il destino ha deciso di riunire. Mi è piaciuta molto l’ambientazione: i due ragazzini sono in vacanza a Taormina e si incontrano a Roma, dopo che Clay si è trasferito in America. In questa moltitudine di luoghi non c’è confusione e nonostante la brevità del romanzo, l’autrice è stata brava a rendere il tutto molto vivido, dal punto di vista ambientale ma soprattutto emotivo. Mi sono chiesta più volte se il mondo lavorativo dei protagonisti si avvicini a quello di Emma tanto è stata scrupolosa nei dettagli; davvero brava!

La trama è ben strutturata, c’è anche un ottimo lavoro di semina per quanto concerne la “malattia” di Clay. Non ho fatto spoiler, vero? Insomma, avrete capito che Brick è un romanzo da leggere; la lettura è veloce grazie alla scrittura pulita dell’autrice che dà voce, alternativamente, ai suoi protagonisti. Ora tocca a voi, gustatevi questo dolcissimo mattoncino! ❤

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