
La nostra Daniela Tess ha letto, per A libro aperto, LOVING A PRINCE di Laura Gay.

- TITOLO: Loving a Prince
- AUTORE: Laura Gay
- GENERE: Royal/New Adult
- Data di pubblicazione: 19 maggio 2022
- SERIE: Royal Affairs (trilogia di autoconclusivi)
- NARRAZIONE in prima persona, POV alterni
- Pagine: 303
Trama
Può un principe innamorarsi di una ragazza comune?
Edward III Von Lulling è il principe ereditario del Granducato di Lussemburgo. È un ragazzo irrequieto e viziato che non riesce a prendere sul serio il proprio ruolo, e passa da una donna all’altra. Per punirlo e insegnargli a essere umile la sua famiglia lo manda in Italia, da solo e senza denaro: dovrà guadagnarselo con le proprie forze e dimostrare a tutti di che pasta è fatto.
Mia è una ragazza come tante, per mantenersi fa la cameriera in un pub di Roma. Vive sola, poiché non ha buoni rapporti con la propria famiglia: suo padre, separatosi dalla madre quando lei era appena una bambina, si è risposato con una donna avida e crudele che la detesta e che a lei ha sempre preferito la figlia avuta dal suo precedente matrimonio.
Un giorno Edward viene assunto come cameriere nello stesso pub di Mia e tra loro nasce da subito una forte intesa.
Mia non sa chi sia realmente Edward, ma sa che è il tipo di ragazzo che ha sempre sognato: ironico, divertente e tremendamente sexy. Al contrario, Edward sa bene che una storia romantica con una cameriera è off-limits per uno come lui. Ma come resistere alla dolcezza di quegli occhi e al calore di quelle labbra?
* ROMANZO AUTOCONCLUSIVO *
Si ringrazia l’autrice per la copia digitale in anteprima

«Io sono un ragazzo come gli altri, non devi vedere in me l’erede al trono, ma solo l’uomo. Un uomo che ti desidera da impazzire».
«Non ci riesco. Vorrei, ma non posso».
Loving a prince è il primo capitolo della trilogia Royal affairs series, dedicata agli eredi del Granducato del Lussemburgo. Protagonista di questo primo capitolo è Edward, il primogenito. Edward è un giovane scapestrato, libertino, dedito ancora alle avventure e alle facili conquiste. Dopo l’ennesima bravata, una notte di passione con la figlia minorenne dell’ambasciatore, il padre, per scongiurare uno scandalo, decide di spedirlo in Italia; un esilio quasi punitivo durante il quale dovrebbe imparare a vivere in incognito contando solo sulle proprie forze, senza gli aiuti e i privilegi del suo status. Il ragazzo, mortificato per quanto accaduto, decide di assecondare la volontà paterna e così parte alla volta di Roma. Dopo un iniziale momento di difficoltà e smarrimento, trova lavoro in un pub dove conosce una ragazza: Mia.
«Questa non sei tu, Mia. Tu sei quella che non si arrende mai, quella che lavora e nel tempo libero studia per farsi ammettere all’università. Quella che ha assistito la madre fino al suo ultimo battito. Quella che nonostante tutto ha sempre un sorriso sulle labbra. Un bellissimo sorriso».
Mia è una ragazza semplice, orfana di madre e in cattivi rapporti con il padre che si è risposato e ha una nuova famiglia. La ragazza è odiata dalla matrigna e dalla sorellastra, per questo vive da sola e fa la cameriera in un pub. Il padre non approva e cerca di convincerla a cambiare lavoro ma Mia tiene molto alla sua indipendenza: le servono dei soldi per gli studi di veterinaria e non intende chiedere nulla al suo genitore. Fin da subito Edward è attratto da lei, come lo è stato da infinite ragazze: l’aspetto avvenente non lo lascia indifferente ma, ben presto, il ragazzo riesce ad andare oltre l’apparenza della ragazza e a scoprire una personalità complessa e profonda, affascinante. Complice il lavoro in comune, tra i due si instaura un rapporto di cameratismo e solidarietà; iniziano ad aiutarsi, a parlarsi, a sostenersi. Mia lo aiuta ad orientarsi per Roma, lui a difendersi da un ex invadente.
«Mia, a me basti tu. Sei tu la mia famiglia, la mia casa».
Le sue parole mi provocano un brivido lungo la schiena, perché nutro per lui gli stessi sentimenti.
Questo rapporto sfocia in un’amicizia particolare ma nessuno dei due vuole dare un nome a ciò che in realtà sentono nel profondo. Mia vuole solo finire gli studi e affermarsi professionalmente; è stata molto delusa dal suo precedente fidanzato e non vuole più innamorarsi. Edward invece, essendo l’erede di un nobile e antico Paese, sa che il suo dovere lo porterà a sposarsi per ragioni dinastiche; è inconcepibile per lui instaurare un rapporto duraturo con una cameriera e quella ragazza onesta e determinata non merita di essere usata per l’avventura di una notte.
«Ascolta…». Non so come io riesca a trovare la forza di parlare. L’emozione che provo è troppo forte, mi chiude la gola. «Quello che dicevo prima è vero, non esiste una sola ragazza qui in Lussemburgo, o altrove, che sia più bella di te. Le donne con cui uscivo erano affascinanti, ma terribilmente vuote dentro. Con nessuna di loro mi sono mai sentito a mio agio come con te, io…». Mi scoppia il cuore, la voce mi si incrina. Come se avesse intuito la mia difficoltà, Mia mi posa la mano sulle labbra.
«Shh…», mi zittisce. «Non c’è bisogno che tu aggiunga altro, ti credo».
Ancora una volta Laura Gay ha scritto una storia deliziosa, con una coppia molto ben amalgamata. Il suo stile semplice e scorrevole rende il tutto molto coinvolgente. Le scene d’amore sono sensuali, nel perfetto stile dell’autrice, ma mai eccessive. La prima parte del romanzo è più di conoscenza e caratterizzazione dei personaggi; nella seconda parte si approfondiscono delle tematiche anche molto serie come quelle della famiglia, dell’onestà, della privacy e delle differenze sociali. L’intreccio potrebbe sembrare una sorta di fiaba di Cenerentola rivisitata, un classico che intriga sempre: la ragazza umile ma forte e determinata che conquista il suo principe. Ma in fondo da un romance non ci si aspetta proprio questo? Il sogno, l’emozione, la speranza? La certezza che ogni amore, anche quello più difficile, potrà trovare il suo lieto fine? È questo che ci regala l’autrice e non ci delude, anzi; non c’è alcun bisogno di grandi colpi di scena perché quel percorso rassicurante, quel descrivere e raccontare un amore puro, sincero, impossibile per certi versi, ci soddisfa appieno.
«La tua famiglia mi odia, finirai per metterti contro di loro se ti ostini a voler restare insieme a me. E io non me lo perdonerei mai. So come ci si sente a non avere nessuno». Serro le palpebre, altre lacrime mi rigano una guancia, portandosi via un pezzo della mia anima. Stavolta le lascio scorrere indisturbate.
Durante il romanzo ci identifichiamo in Mia, nella sua fragilità che diventa forza, nella sua onestà e rettitudine, nel suo amore immenso che la porta a volersi sacrificare per quello che è diventato il suo uomo. Anche Edward è un bellissimo personaggio, che ho preferito, come gusto personale, a quello di Mia. Inizia da vanesio e superficiale ma acquista maturità e profondità di carattere. Mi piace come si ribelli alle convenzioni, alle regole già scritte, come lotti per la sua felicità. È quello che ha compiuto il percorso di crescita maggiore; molto interessanti anche i personaggi secondari, dalla famiglia reale a quella di Mia.
L’intenzione originale era quella di darle un casto bacio della buonanotte, ma il bacio si trasforma in qualcosa di più non appena entro in contatto con le sue labbra. Sono così dolci e morbide, mi fanno impazzire. La lussuria mi colpisce come un pugno allo stomaco. Affondo la lingua dentro di lei per assaggiare la sua e succhiarla.
Dio, vorrei succhiarle anche l’anima.
Laura Gay è sempre una bravissima autrice, garanzia di letture belle e appassionanti. Sono già molto curiosa di conoscere le storie dei fratelli di Edward. Non vedo l’ora di scoprire con chi capitoleranno. Consiglio questo libro a tutti coloro che amano gli intrecci romantici e passionali, le serie royal, dedicate al patinato mondo dell’aristocrazia, a chi ama le favole moderne, le protagoniste forti che si riscattano, a chi adora le Cenerentole di ogni età ed epoca, a chi cerca una storia leggera ma che abbia anche buoni e profondi sentimenti. Attendo i prossimi e non è una frase scontata perché significa che l’autrice non solo è stata brava a coinvolgermi con questo racconto ma molto abile a intrigarmi con le piccole anticipazioni successive. Quando si ha ancora voglia di sapere, di leggere, di scoprire, significa che la storia e i personaggi sono rimasti nel cuore dei lettori e si è fatto centro.
«Mia, sono io a pregare te. Non mi lasciare, non farlo».
