
Una splendida cover ci accoglie in un fantasy davvero delizioso e ricco di magia e passioni, c’è da innamorarsi dei due protagonisti Mina e Vlud, tanto diversi quanto uguali nella difficoltà di essere accettati per chi si è dalla propria gente. Secondo romanzo che leggo dell’autrice e quinto capitolo di una serie stregonesca che ho intenzione di recuperare.

- Titolo: Il gigante e la maga
- Serie: Le streghe di Villacorta, 5, autoconclusivo
- Autore: Laura Fiamenghi
- Editore: self
- Genere: romance fantasy
- Uscita: giugno 2022
- Pagine: 363
- E-book: 1.99
- Kindle unlimited
- Cartaceo: 13,50
Mina è una strega non particolarmente dotata, a dirla tutta i suoi poteri magici le valgono a malapena il titolo di “Strega”, ma le cose stanno per cambiare. È sulle tracce dello Scudo di Yrama, un potentissimo amplificatore magico che le permetterà di partecipare al torneo per stregoni di Oanna e di coronare i suoi sogni di gloria.
Vlud è un orco troppo piccolo per definirsi tale, non mangia carne e viene deriso da tutti i suoi simili per entrambe le cose. Quando la sua tribù cattura una piccola umana dai capelli rossi, finisce nei guai cercando di aiutarla a scappare. Ma la ragazza non è un’umana indifesa: è una strega, una ladra e una bugiarda e, dopo essere stato scacciato dal suo villaggio, è la sua unica speranza di salvezza nel mondo degli umani.
«Io ti insegnerò a fingerti un umano. E tu lavorerai per me.»
«Facendo cosa?»
«Il mio cavaliere.»
*** “Il Gigante e la Maga” è il quinto capitolo della saga delle “Streghe di Villacorta” un romance fantasy / paranormal romance autoconclusivo destinato a un pubblico di soli adulti. Non è necessario aver letto i capitoli precedenti della saga per poter comprendere la trama, ma a chi lo ha fatto farà piacere ritrovare i personaggi degli altri libri.

Villacorta è un fantastico mondo che richiama l’epoca medievale, per costumi e tradizioni cavalleresche, con una grande differenza rispetto alla nostra storia: lì è uso comune dare sfogo alle arti magiche, perciò streghe e stregoni sono veri e non vengono perseguitati, frequentano le giuste accademie e possiedono un ruolo attivo nel regno, anzi principale. Queste persone speciali hanno diritto a essere accompagnate e protette da fedelissimi cavalieri, dotati di gran coraggio e senso di lealtà. Questa incantevole realtà è ideata e narrata da Laura Fiamenghi in una serie di romanzi che possono venir letti singolarmente poiché ogni volta i protagonisti sono diversi, pur mantenendo la medesima ambientazione e sottofondo magico. Ora mi domando come ho fatto a non leggerli tutti perché ne sono rimasta affascinata.
Cos’hanno in comune una strega e un orco, i protagonisti di questo volume? Ebbene entrambi sono ritenuti diversi dai loro stessi simili. Mina è una ragazza volenterosa, sin da piccola si è sforzata per superare le aspettative del padre, uomo importante, e farsi valere alla scuola di magia a cui era iscritta. Il problema è che in lei di magia c’è assai poco ed è presa di mira dai compagni tramite battute e atteggiamenti infelici. Non è però un’aspirante strega che si crogiola nel vittimismo o nella commiserazione, non si è chiusa in un angolo e abbandonato l’idea di divenire la migliore. Mina si è rimboccata le maniche e ha trovato delle soluzioni che le permettono di amplificare i poteri. Crescendo ha aguzzato l’ingegno, anche un bel caratterino, è piuttosto tirchia e si è trasformata in un fenomeno degli imbrogli durante la sua fuga – viaggio di crescita personale, preferisco chiamarlo – ma ora ha deciso di sfoderare le sue carte ed essere giudicata per le sue doti, che spera le permetteranno di vincere un importante torneo. In ballo vi è un premio che muterà drasticamente la sua esistenza e soprattutto l’opinione che tutti avevano di lei, famiglia compresa. Oanna è una città senza una guida, una reggenza in palio, ed è il posto in cui si svolgerà la competizioni tra gli stregoni più potenti. Appunto al fine di affrontare questa sfida tosta, che Mina si trascina nel villaggio degli orchi, dove un antico manufatto è custodito da esseri putrescenti, pelosi e muniti di corna,
Vlud è più simile a un umano gigante che a un orco, di aspetto gradevole se strigliato e lavato, questa sua fisicità lo ha praticamente messo al bando nel luogo in cui abita. Preso in giro e messo da parte, l’omone è addirittura vegetariano, quando gli altri orchi mangiano pure gli umani vivi e probabilmente con poco condimento. Cuore sensibile e amante della lettura, è decisamente fuori posto. Grazie all’avventatezza – e al contempo sagacia – di Mina, il cammino di questi due si intreccia, portandoli a stipulare un accordo. Vlud sarebbe il cavaliere ideale, forzuto e nobile d’animo, forse troppo onesto agli occhi di una furfantella come Mina, si potrebbe rivelare un compagno vincente.
Mina e Vlud sono diversi non solo d’altezza e mole ma caratterialmente, però entrambi lottano affinché trovino il loro posto nel mondo e magari, aiutandosi, vincere quelle prove complicate imposte dal torneo. Naturalmente non è mai semplice ottenere i risultati sperati giacché, si sa, bisogna crescere e fortificarsi grazie alle esperienze, anche se per raggiungere lo scopo urge energia in più. Ho ammirato davvero questa coppia bizzarra, pure il loro beccarsi iniziale. Vlud è adorabile e non sopporta quando Mina cerca di ingannare il prossimo. Lei di certo non si aspettava di avere a che fare con un orco provvisto di codice d’onore e di morale. La vicenda è movimentata e composta da trucchi magici, ricerche e lotte d’ingegno, in più toni piccanti in alcuni pensieri che promettono momenti di passione. Tra i due infatti si prevede un incendio! Lo stile fresco e la storia mi hanno incantato, scorrevole, scorre davanti alle pupille in stile pellicola tanto è ben descritto. Il lettore si trova lì, accanto ai personaggi che creano la loro sentenza.
Consiglio vivamente se amate i fantasy romance, tra streghe e cavalier serventi.
