
La nostra Daniela Tess ha letto, per A libro aperto, L’ULTIMO DUCA di Jess Michaels.

- Titolo: L’ULTIMO DUCA
- Autore: Jess Michaels
- Genere: romance storico
- Data di pubblicazione: 1 luglio 2022
- Pagine: 250
Trama
Il decimo e ultimo libro della serie Il Club del 1797
Christopher “Kit” Collins è sconvolto quando muore suo padre, ma deve rapidamente assumere il titolo di Duca di Kingsacre e tutte le responsabilità che ne derivano. Compreso occuparsi della giovanissima sorellastra illegittima, che ora è la sua pupilla. È molto infastidito quando scopre che la governante assunta dal padre per la bambina poco prima della sua morte è Sarah Carlton.
Sarah è altrettanto turbata dall’arrivo del suo nuovo datore di lavoro, poiché una volta lei e Kit hanno avuto uno scontro spiacevole ai tempi in cui lei aveva quasi toccato il fondo. Ma poiché non ha un altro posto dove andare, può solo sperare che lui non la licenzi. Visto che sua sorella la adora, Kit non la licenzia e tra i due si instaura una cauta tregua perché entrambi tengono alla bambina.
Una tregua che sfocia in una notte di passione dopo un incidente quasi tragico. Il conforto porta a qualcosa di più e ben presto tra Kit e Sarah nasce una relazione. Ma quando il pericolo arriva a minacciare la bambina che entrambi amano, devono superare la loro radicata diffidenza e lavorare insieme per tenerla al sicuro. E forse trovare un modo per creare una famiglia…
Grado di sensualità: da svenire
«È ovvio che c’è qualche legame tra voi due. Qualcosa che va oltre il dovere o la gratitudine o l’amore condiviso per Phoebe.»

Con l’ultimo duca, com’è intuibile dal titolo, si chiude la serie di Jess Michaels de “Il club del 1797”.
Devo subito dire che l’autrice ha finito in bellezza, con un ultimo romanzo che è un gioiellino e che sale, di diritto, al primo posto delle mie personali preferenze. Merito della storia d’amore iniziata come un hate to love tra Kit e Sarah, nobildonna decaduta e costretta a fare la governante per sopravvivere, proprio in casa dell’aristocratico.
Non voleva quella donna in casa sua. Lo metteva… a disagio in modi che non poteva esprimere a parole.
Ma ora che lo aveva lasciato solo nella stanza, si sentiva anche un po’… vuoto. Come se avesse perso un’opportunità che non aveva nemmeno saputo di avere.
Scosse la testa e scacciò quegli strani pensieri. Non significavano niente.
Sarah e il duca di Kingsacre si conoscono da molto tempo, da quando lui era il conte di Idlewood; tra loro in realtà esistono dei precedenti spiacevoli. La ragazza infatti nutriva delle speranze di essere corteggiata da Simon Greene, Duca di Crestwood, protagonista del secondo volume. Simon invece, si innamorerà di Margaret e lascerà deluse le aspettative di Sarah. Ferita e umiliata, in un momento di forte debolezza, la nostra protagonista affronterà la sua rivale con delle parole molto dure, parole che verranno ascoltate da Kit e che genereranno in lui la convinzione di trovarsi di fronte a una donna meschina e cattiva. Da quel momento in poi la guarderà sempre con astio e rancore, evitandola il più possibile. A nulla porteranno le scuse della donna, pentita del gesto. Kit ormai la disprezza e vuole che stia lontana da lui e dai suoi amici.
Da quando era diventata adulta aveva passato la vita a cercare di fare la cosa giusta. La cosa opportuna. Come una vera lady. Aveva fatto tutto questo perché sapeva che era la sua unica possibilità di avere un futuro.
E ora, in un momento di follia dettato dall’ebrezza, sembrava aver fatto crollare tutte le sue prospettive e fantasie. Avrebbe dovuto affrontare quelle conseguenze, perché non aveva dubbi che il Conte di Idlewood avrebbe messo in atto le sue minacce.
E il suo mondo sarebbe crollato alla fine.
Passano gli anni, Sarah cade sempre più in disgrazia, resta orfana e in ristrettezze ed è costretta a lavorare. La assume, ironia della sorte, proprio il padre di Kit. Il giovane naturalmente è molto seccato e non fa mistero di disprezzarla e di non aver dimenticato le ruggini pregresse. Ma la morte del vecchio duca metterà tutto in discussione, sia a causa del ritrovamento di un diario, che aprirà gli occhi del figlio, sia a causa della vicinanza che si creerà tra i due giovani che si scopriranno molto più simili di quanto pensassero.
Le coprì la bocca con la sua e lei emise un sospiro contro le sue labbra. Tutto d’un tratto non le importava dei suoi indumenti intimi consumati o del futuro o dell’imprudenza di ciò che stava per fare. Voleva farlo e basta. Fece scivolare le mani sulle sue braccia, stringendo il muscolo sodo dei suoi bicipiti che si flettevano sotto le sue dita.
La storia scritta dalla Michaels è davvero intrigante e coinvolgente; uno si aspetta che al decimo libro di una serie l’autrice si sia stancata e invece tira fuori la classica ciliegina sulla torta proprio nel rush finale. Mi è piaciuto tutto: l’ambientazione, le descrizioni accurate dell’epoca, il finale, l’intreccio ma soprattutto i protagonisti. Bellissimo l’inizio con questo rapporto di amore-odio: vediamo un Kit sprezzante e una Sarah quasi sottomessa, che deve restare in silenzio e non può difendersi perché teme di perdere la propria fonte di sostentamento. All’inizio lui ci appare duro ma in realtà è semplicemente sconvolto e spaventato dall’intensità dei sentimenti che prova per quella ragazza apparentemente fragile ma in realtà molto forte. Sarah non ha bisogno di prevaricare, di rispondere a tono, di ribellarsi. La sua forza la mostra tutta nel rapporto con la sorellina del duca, con la quale sembra più una madre che una governante. Arriverà fino al sacrificio estremo per quella bambina che ama come una figlia e proprio quel rapporto è rivelatore della sua vera, pura natura. Alcune scene iniziali sono davvero commoventi, mi hanno scosso e fatto rabbrividire per l’intensità delle emozioni che percepivo attraverso il testo.
Sobbalzò, girò il viso e scoprì che Sarah si era spostata e si era messa accanto a lui. Sentì il caldo profumo di lillà dei suoi capelli biondo miele. Aveva sempre un buon profumo. Lo aveva sempre avuto.
Non che avesse importanza. Le prestava attenzione perché era stata in Società, associata ai suoi amici
da un momento di pessimo comportamento. Una volta caduta in disgrazia, l’aveva osservata perché lavorava per suo padre.
Non c’era altra ragione per essere interessato a lei.
Mi è piaciuto anche Kit, tenebroso, affascinante, apparentemente spietato ma poi giusto, capace di tornare sui suoi passi e di chiedere perdono. Bellissimo il rapporto che entrambi hanno con la piccola Phoebe; un colpo da maestra anche l’aver riunito tutti gli amici di Christopher, in occasione della morte del vecchio duca di Kingsacre: vediamo come sono evolute le cose per loro e ritrovarli padri e mariti appagati non può che farci felici. Molto bello anche il ruolo di Margaret, Meg, che ha dimenticato i fatti incresciosi del passato e prova vera amicizia nei confronti di Sarah. Emozionante anche la solidarietà tra le duchesse. Il finale contiene una sottotrama suspense con un bel colpo di scena finale. La Michaels non solo non ha annoiato ma ha davvero creato il migliore finale a una serie che non dimenticheremo. C’è tutto: romanticismo, passione, sofferenza, tensione; la coppia funziona ed ha molta chimica, le scene hot sono sempre quelle tipiche dell’autrice. Lo consiglio a chi ha amato i precedenti, a chi adora gli storici accurati ma anche sensuali, a chi apprezza i rapporti hate to love, a chi cerca, semplicemente, storie dalle forti sensazioni.
E poi la baciò. Per un breve istante fu un tocco leggerissimo. Un casto sfioramento di labbra contro labbra. Poi le infilò le dita tra i capelli, afferrandole la nuca mentre le inclinava la testa, e il mondo esplose.
Arrivati alla fine voglio fare la mia personale classifica: questo è diventato il mio libro preferito, seguito dal duca tradito, il duca silenzioso e quello bugiardo. Ma tutti, davvero, sono coinvolgenti e intriganti. Alla tristezza per essere arrivata alla conclusione di una bellissima serie, aggiungo la gioia di sapere che Isabella Nanni, perfetta traduttrice di tutti i romanzi, sta già lavorando ai prossimi spin off collegati a questa saga: se ho capito bene dovremmo incontrare, tra gli altri, il fratellastro di Robert, il duca di Roseford e la sorella del duca di Brighthollow. Sicuramente avremo notizie degli altri duchi. Inutile dire che non vedo l’ora e aspetto ansiosamente di immergermi di nuovo nel mondo del “Club del 1797”, un universo di personalità complesse e affascinanti da cui non vorremmo più staccarci. Chapeau a chi ha creato tutto questo, una grandissima autrice ormai tra le migliori penne dello storico rosa a tinte sensuali e non solo.
«Saresti una dea anche se indossassi un abito da sguattera o da imperatrice. Sei tu, Sarah. Sei tu che ho visto e sei tu che voglio nel mio letto.»
