Recensione: “IL FALCO NORMANNO” di Alexandra J. Forrest – ed. Literary Romance Edizioni

La nostra Mariadora Vizza ha letto, per A libro aperto, IL FALCO NORMANNO di Alexandra J. Forrest, ed. Literary Romance Edizioni.

  • Titolo: IL FALCO NORMANNO
  • Autore: Alexandra J. Forrest
  • Casa Editrice: Literary Romance Edizioni
  • Data di uscita: 26/07/22
  • Genere storico romantico
  • Auto conclusivo
  • eBook KINDLE € 1,99 lancio
  • cartaceo pag. 365 € 14,00

Tramaì

Inghilterra, Anno Domini 1066
Il castello di Glennlock è sotto l’assedio normanno ormai da tempo. Senza la presenza del padre a difendere il feudo, la giovane e coraggiosa Airmid Claredon deve farsi forza da sola per non cedere e non soccombere; non può nemmeno fidarsi del mercenario Drexler, rimasto per proteggere la roccaforte insieme ai suoi fidati soldati, ma in realtà animato da un febbrile desiderio di potere e pronto a tutto pur di ottenerlo… anche eliminare Airmid.
La resa alle truppe normanne, capeggiate da Roland de Moyen, sembra essere l’unica salvezza per l’impavida Airmid: meglio aprire le porte agli invasori che piegarsi agli spregevoli desideri di un traditore avido e feroce.
Quello che la fanciulla però non sa è che consegnare Glennlock, significa anche cedere se stessa in sposa al vincitore. Come si può giurare eterna devozione a un nemico? Condividerne il talamo, offrire il proprio corpo, farsi possedere…

Ancora una volta Alexandra J. Forrest dona al lettore un perfetto Romance Storico, ricco di dettagli, di pathos, di carnalità, in uno scenario sfregiato dalla guerra e dalla privazione, ambientato in un’epoca nella quale il confine tra sacro e profano è labile, purezza e sensualità si mescolano rendendo il medioevo una delle età più fosche e affascinanti della Storia.

Un libro corposo, ma che scorre e avvince come pochi. Una storia di dame e cavalieri, un passato remoto ma palpitante di emozioni che non hanno tempo.

Il libro di Alexandra J. Forrest mi ha conquistata pagina dopo pagina ed è sicuramente un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati del romance storico.

L’azione si svolge in Inghilterra nell’anno domini 1066, precisamente durante l’invasione del Duca Guglielmo di Normandia.

Airmid è la figlia di Lord Clarendon, signore di Glennlock, nobile sassone impegnato nella resistenza contro i normanni. In un bell’incipit in media res, con il castello assediato dalle truppe normanne e la battaglia che infuria, Airmid la ritroviamo da sola, senza la protezione paterna, intenta a difendere il feudo e i suoi abitanti. Da subito possiamo capire di che pasta è fatta questa fanciulla: leggiadra e bellissima come una fata, ma con l’animo forte di una guerriera e la mente aperta e scaltra come il migliore dei diplomatici.

Capace di prendere decisioni anche sotto pressione, Airmid si ritrova a dover fare una scelta: i mercenari traditori, che hanno combattuto solo per il proprio interesse personale, e che continuano a perseguire solo questo obiettivo, o l’invasore normanno? Poco tempo per decidere e l’istinto a guidarla, Airmid decide di chiedere aiuto, e di conseguenza consegnare le sorti del suo feudo, a Roland de Moyen, giovane condottiero e conquistatore normanno.

Ciò che all’inizio sembra un tradimento verso il padre e se stessa, si rivela, col passare dei giorni, la decisione migliore. Bello come un Dio, con i suoi occhi di ghiaccio e il fisico possente temprato dalle battaglie, Roland si dimostra da subito un condottiero non solo valoroso, ma anche di nobili principi. L’uomo rimane subito colpito dalla Signora del Castello. Airmid lui la vede, la vede davvero. Non è solo la sua sconvolgente bellezza a soggiogarlo, ma il suo essere indomita e impavida. Quando il duca Guglielmo, ormai prossimo all’incoronazione, gli intima di consolidare la supremazia sul feudo di Glennlock sposando Airmid, ciò che sembra un matrimonio combinato per interesse si trasforma ben presto in qualcosa di diverso. Sì, perché, mentre Roland accetta subito e senza riserve la sua infatuazione per la giovane sassone, anche Airmid dovrà ammettere, suo malgrado, di provare ben più di una semplice attrazione per l’affascinante condottiero nemico.

La trama di questo romanzo è varia e ben articolata, ricca di personaggi secondari, come le ancelle di Airmid, fide consigliere, fedeli alla propria Signora fino anche alla morte, o Tristan, fratello amato di Airmid, affetto da gravi menomazioni fisiche. E poi i compagni d’arme di Roland, e infine, ma non per importanza, degli antagonisti di tutto rispetto, soprattutto Brianna. Ecco, probabilmente a lei, e alla sua perversa pazzia, avrei dedicato qualche pagina in più.

Ciò che maggiormente ho amato di questo romanzo è la prospettiva. Di solito l’invasore è considerato il nemico, sarebbe stato più semplice mettere i “buoni” da una parte e i “cattivi” dall’altra, invece l’autrice ci regala un punto di vista molto realistico, in cui a essere protagonista è la persona, la cui grandezza e bellezza d’animo, come nel caso di Roland, riescono a cambiare le sorti di molte vite. Il linguaggio utilizzato è pulito, la terminologia usata ci rimanda lì dove l’autrice vuole, nel medioevo della guerra, ma anche della galanteria, senza però appesantire mai lo stile. Pochissimi i refusi.

Sicuramente consigliato per gli amanti del genere ma anche per chi abbia voglia di approcciarsi per la prima volta al genere romance storico.

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