Recensione: “L’AMORE DI UN LIBERTINO” di Jess Michaels – traduzione Isabella Nanni

Esce oggi “L’AMORE DI UN LIBERTINO” di Jess Michaels (tradotto da Isabella Nanni) e la nostra Daniela Tess ha avuto il piacere di leggerlo in anteprima per A Libro Aperto.

  • Titolo: L’amore di un libertino (titolo originale: The love of a libertine)
  • Autore: Jess Michaels
  • Traduttore: Isabella Nanni
  • Editore: The Passionate Pen LLC
  • Genere: Romance storico
  • Prezzo ebook: € 3,99 – disponibile anche in Kindle Unlimited
  • Prezzo cartaceo: € 14,55
  • Data pubblicazione: 1 settembre 2022
  • Serie: I figli segreti del duca

Trama/Sinossi



Quando Morgan Banfield si risveglia a Newgate dopo una notte di bagordi, l’ultima cosa che vuole vedere è il fratello da cui era stato estraniato. Ma in cambio del suo aiuto, Morgan deve accettare di assumersi le proprie responsabilità e cercare di rimettere in sesto la propria vita, assumendo l’incarico di uomo d’affari per un amico.

L’ultima cosa che vuole Lizzie Margolis è che una canaglia entri nello staff di suo fratello. Ne ha avuto abbastanza di mascalzoni dopo essere stata rovinata da uno di loro anni prima. Ma più conosce Morgan, più si sente attratta da lui, più comincia a chiedersi cosa c’è nel suo cuore e come gestire il suo crescente desiderio.

Ma mentre i due giovani iniziano a intravedere un futuro, il passato di Morgan si ripresenta in tutta la sua bruttezza. Se lottano per ciò che potrebbero avere, riusciranno a vincere? O tutto ciò che si frappone tra loro diventerà un muro insormontabile?

Lunghezza: Romanzo autoconclusivo in versione integrale (72.000 parole)
Grado di sensualità: Persefone e Ade, spostatevi proprio.

L’amore di un libertino è il primo romanzo di una nuova serie della prolifica Jess Michaels, “I figli segreti del duca”, spin off della celebre “Il club del 1797”. Ero molto curiosa di leggere questo romanzo per svariati motivi; perché ho sempre apprezzato la penna dell’autrice, fedele all’epoca e ai costumi ma anche con un tocco più sensuale che rende tutto più interessante; ero curiosa di conoscere questi figli del duca e fratelli, quindi, di Robert Roseford, che amo dalla sua prima apparizione nella saga precedente; inoltre bramavo leggerlo perché avevo saputo che la protagonista femminile sarebbe stata Lizzie, sorella di Brighthollow, protagonista de “Il duca bugiardo”.  Elizabeth è una ragazza molto dolce e remissiva che purtroppo si è trovata invischiata con una canaglia che l’ha rovinata. Da allora la sua vita è cambiata, ha chiuso le porte all’amore e alla fiducia, accontentandosi della vita al fianco di Hugh, che l’ha cresciuta e la ha fatto praticamente da padre, e della cognata con cui ha instaurato una bella amicizia. Le sue giornate trascorrono serene tra i suoi doveri di nobildonna e il restauro del giardino della madre, defunta. A questo proposito, scopre che il fratello ha assunto un certo Morgan Banfield, come amministratore della sua tenuta; l’uomo l’aiuterà quindi nel suo progetto. Lizzie dapprima resta inorridita da questa decisione; non ama gli estranei, soprattutto gli uomini, e non vuole che una conclamata canaglia possa stare vicina a lei e alla sua famiglia con il rischio di nuocerle ancora. Non sa che Morgan è un uomo ferito, pieno di cicatrici invisibili, come lei. È infatti il fratello illegittimo del duca di Roseford, uomo potente e temuto. Proprio Robert ha chiesto a Hugh il favore di dare un’opportunità al fratellastro, per toglierlo da quel “mondo di mezzo” segreto e pericoloso a cui appartiene. Banfield all’inizio non è entusiasta di lavorare per un nobile e soprattutto di conoscere meglio Robert; è arrabbiato con suo padre, desideroso di vendetta e rivalsa. Eppure, accetta l’incarico, soprattutto per sparire da un brutto giro nel quale si sta infilando. Non immagina che quel lavoro cambierà per sempre la sua vita.

Aveva bisogno di toccarlo e sentire il suo calore a comprova che era ancora presente nel suo mondo.

Robert aveva continuato a pagare per mantenere i bastardi di suo padre. Era persino riuscito a far aprire loro delle porte in modi che il precedente Roseford non aveva tentato. Morgan apprezzava il fratello per lo sforzo fatto… e lo odiava per il potere che esercitava su di lui.

L’incontro con la sorella del duca è davvero bello, commovente, a tratti poetico. Sono due anime spezzate che insieme si ricompongono e tornano a vivere, a sperare e ad amare. Come sempre la Michaels ha svolto un eccellente lavoro di descrizione di ambienti, usi e costumi dell’epoca, di introspezione psicologica, senza risultare noiosa o pesante.

Era veramente bella. Per un viso come il suo erano state fatte salpare navi in un passato lontano. Un viso dipinto come una grande bellezza, indipendentemente dall’epoca in cui si trovava. Eppure le sue labbra piene erano premute in un’espressione di disappunto. Aveva le spalle e la schiena tesa, come se stesse sempre aspettando che succedesse qualcosa di brutto.
Conosceva quel tipo di apprensione a fior di pelle: l’aveva già vista, l’aveva già provata. Quasi sempre accompagnava un passato in cui il male era già accaduto.

Le scene d’amore sono sensuali al punto giusto; molto ben descritto questo amore inaspettato che ricorda la vita che nasce dalla distruzione e dalla morte, un fiore che nasce nel deserto. Robert aiuterà Lizzie ad essere più donna, determinata e sicura di sé; le farà riscoprire la sua femminilità e sensualità, che lei aveva seppellito sotto strati di sensi di colpa e di vergogna.

La sua bocca si aprì e le loro lingue si intrecciarono in un desiderio disperato, e lei seppe con tutto il cuore che quella sera sarebbe stata sua.
E nonostante tutte le sue paure associate a questo atto, tutte le sue domande su quanto fosse prudente farlo, lei lo voleva più di quanto avesse mai voluto qualsiasi altra cosa.

Lizzie a sua volta lo porterà a scoprire il suo valore di uomo forte, deciso e nobile d’intenti, capace di sacrificare se stesso per salvare coloro che ama, onesto e leale a dispetto delle circostanze di nascita, meritevole dell’amore di una donna unica. Il loro percorso non sarà solo di coppia ma personale, dovranno ricomporsi, tornare ad amarsi prima di poter amare un’altra persona. Dovranno perdonare le colpe del passato e combattere perché quei fantasmi non tornino a tormentarli e a mandare tutto all’aria. Ci riusciranno? Non vi rovino la sorpresa ovviamente ma vi consiglio di iniziare anche questa saga che dalle premesse non farà rimpiangere la precedente.

Il suo sguardo scivolò all’estremo opposto del tavolo, dov’era seduta Elizabeth. Lei faceva certamente parte della famiglia. Seduta accanto al Duca di Brighthollow, spesso rideva alle battute del fratello o sorrideva calorosamente ai suoi amici. Ma c’erano momenti in cui la vedeva unirsi a lui ai margini della loro cerchia. Momenti in cui la vedeva ritirarsi un po’ in sé stessa, come se stesse cercando di scomparire.
Lizzie si voltò a guardarlo come se avesse notato la sua attenzione su di lei. Quando vide che la stava fissando, arrossì, lasciò cadere gli occhi sul piatto quasi vuoto e giocherellò con l’argenteria.
La rendeva nervosa. Interessante.

Anche qui ritroviamo alcuni dei duchi e dei loro amici, personaggi a cui ci siamo affezionati; è sempre bello vedere come si sono evolute le loro vicende. Sono felice per questa storia che l’autrice ha voluto donare a Lizzie, uno dei suoi personaggi femminili migliori, secondo me. L’intreccio è coinvolgente, intrigante, non ha momenti di stallo ma tiene avvinto il lettore, desideroso di scorrere le pagine e arrivare all’agognato finale. Jess Michaels è davvero bravissima, capace di scrivere un’altra serie riuscendo a dosare tutti gli ingredienti del genere e a creare l’ennesimo successo editoriale. Consiglio questa storia a chi ama gli historical romance, soprattutto a chi ha adorato la serie dei duchi, a chi predilige gli storici sensuali ma fedeli allo spirito dell’epoca, a chi apprezza le storie sulle seconde possibilità, con un pizzico di angst e di mistero a rendere il tutto più interessante. Complimenti anche alla Nanni per la traduzione. Unico neo: questi romanzi sono come le ciliegie, uno tira l’altro…come si fa ad aspettare pazientemente i prossimi?

Lui poteva non sapere che lei lo amava. Avrebbe potuto non venirlo mai a sapere se lei avesse scelto di tenerlo segreto, ma il fatto che fossero attratti e connessi era ovvio per entrambi.

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