
Il nostro Enrico Pedace ha letto e recensito DOPPELGÄNGER IL MALIGNO di Maria Elena Cristiano, ed. Golem Edizioni.

- Titolo: DOPPELGÄNGER IL MALIGNO
- Autore: Maria Elena Cristiano
- Casa Editrice: Golem Edizioni
- COLLANA OMBRE
- THRILLER, HORROR
- 121 PAGINE
- Prezzo: 16€
Trama
Alan Hydestorm e Pamela Brew dirigono, nell’ammaliante Londra, un’agenzia che procaccia – in maniera non propriamente lecita – opere d’arte per ricchi annoiati, malavitosi, “collezionisti” di stranezze d’epoca, libertini dalle costose fantasie erotiche. Mr Hydestorm, da qualche mese, intreccia una focosa relazione con la figlia diciassettenne della sua socia, Margaret Wellington, giovane ribelle in perenne attrito con l’autoritaria, grassa e sgraziata madre. L’interesse della bella studentessa per la pratica della magia la condurrà a frequentare la Bottega delle ombre. Il negozio di esoterismo nel cuore di Portobello Road è gestito da Rebecca Weller, intraprendente wicca alla quale Margaret chiederà aiuto per paura di perdere l’uomo che ama. In una minuscola bottega di souvenir alle pendici del Gargano, in Puglia, Alan verrà conquistato da un antico manufatto esoterico: uno specchio nero. Perdutamente invaghito dell’antico cristallo, il trafficante d’arte lo acquisterà per appenderlo troneggiante alla parete nel salotto del suo appartamento londinese. Il varco che l’oggetto spalancherà sulla vita dei protagonisti stimolerà un’insaziabile sete di sangue, sesso e potere. La battaglia fra desideri e giustizia si farà sempre più aspra e senza esclusioni di colpi, fino a trasportare la trama verso un epilogo doloroso e inevitabile dove i peccati di ognuno verranno soddisfatti e puniti nello stesso terribile frangente.
Copia cartacea gentilmente fornita dalla CE in cambio di una recensione onesta

Ritorno sul blog A libro aperto dopo la pausa estiva con una storia molto accattivante e densa di suspense.
Vi parlo di questo romanzo con un’attenzione particolare, non che non lo faccia con gli altri, intendiamoci, ma in quest’occasione la casa editrice Golem Edizioni, che ringrazio con tutto il cuore, ha avuto il bellissimo pensiero di inviare al sottoscritto una copia cartacea del libro. Da bookblogger, ricevere un regalo di questo genere, suscita una felicità immensa.
Detto questo, passiamo al romanzo e inizio subito con il fare tanti complimenti all’autrice: Maria Elena Cristiano.
Il romanzo in questione è un horror e ormai credo che abbiate percepito il mio amore, anche per questo genere letterario. La parola “horror”, però, racchiude un universo di citazioni, sottogeneri, scelte narrative e ambientazioni. E noi amanti del genere sappiamo bene quanto una storia horror richieda uno stile molto specifico, ben ricercato e che crei l’atmosfera giusta per proiettarci in quel mondo spettrale.
Maria Elena ha centrato in pieno l’obiettivo e ha creato una serie di vicissitudini dal sapore intrigante, che si mescolano bene con delle note ancestrali e irresistibili note gotiche, fino a intrecciarsi inevitabilmente con le radici religiose da cui il mondo ha originato le sue culture.
Tutto ruota intorno a uno specchio. Uno strumento di grande suggestione che, nella nostra storia, ha sempre affascinato studiosi e filosofi, grazie alla sua capacità di rivelare all’essere umano il suo vero aspetto.
Lo specchio scelto da Maria Elena, però, è ben più particolare e seducente rispetto a quelli che siamo abituati a osservare quotidianamente. Nel suo romanzo l’autrice sceglie uno specchio di tenebra, il cui aspetto è in grado di incantare chiunque, soprattutto la sua lastra interamente in cristallo nero. Nero come il buio, come l’incertezza nel sapere cosa ci si deve aspettare oltre i nostri confini. Nero come la paura di volgere lo sguardo nell’abisso della nostra coscienza.
Ma nero è anche il colore dell’eleganza, della seduzione e del potere lussurioso e trasgressivo che l’ego umano può subire.
Proprio da queste certezze, nasce la storia di “Doppelganger il maligno”. Doppel come doppio, gemello, sosia, o meglio, eterico. La visione che lo specchio di tenebra restituisce è sorprendente e varia in base a chi si trova davanti al suo cospetto.
La presenza eterica che regna nello specchio può essere saggio e dispendioso di consigli, ma può essere anche crudele e pregno di odio, tanto da indurre la parte carnale dell’anima a commettere l’impensabile… Una sottile linea di confine tra l’essere interiore e la dimensione demoniaca.
Non aspettatevi, però, scene cruente dall’inizio alla fine o visioni splatter che accompagnano l’intera narrazione. Di certo non mancano, ma la nostra autrice è riuscita ad amalgamare tutte le sue conoscenze concentrandole in un potente amuleto ipnotico. La suggestione che nasce leggendo le sue pagine è tanta e più si va avanti, più si vuol sapere cosa succederà dopo.
Lo stile narrativo è incalzante fin dal principio, l’armonia con cui la storia scorre è maledettamente gustosa e ingolosisce fino a farci diventare ingordi. La scrittura è fluida come le acque nitide di un lago apparentemente fermo e innocuo, ma basta lasciarsi ammaliare dalla sua bellezza per venire invasi dall’essenza magnetica.
Una volta entrati nella sua dimensione, la storia ci porterà inizialmente laddove noi vorremmo andare, ma nulla è scontato lì dentro e nessuno è come sembra.
Il colpo di scena ci segue fin dal nostro ingresso come un’ombra, suggestionando la nostra immaginazione e il nostro desiderio di vendetta, salvo poi palesarsi con la sua vera faccia e allora… non posso dirvi altro, perché il rischio di spoiler è molto alto.
Ho apprezzato moltissimo la struttura caratteriale che Maria Elena ha costruito sui personaggi. L’autrice ce li presenta fin da subito in maniera nitida, ma la loro crescita nel corso della storia è fenomenale e, soprattutto mai banale.
Personalmente, nel bene e nel male, nei loro pregi e soprattutto difetti, ho apprezzato tutti i personaggi, da Alan a Pamela, da Margaret e Rebecca, o meglio Becca…
Rinnovo i miei complimenti a Maria Elena per questo strepitoso romanzo e, a questo punto, sono curiosissimo di leggere le altre sue opere.
