
A libro aperto è lieto di aprire il Review Party per l’autrice Kiara Maly. Un libro atteso e che non ha deluso le aspettative. Dopo Stringimi l’anima, torna la serie Holdme. Storia d’amore che mette sotto una fruttuosa prospettiva il problema della disabilità. Seguite la mia recensione e scoprite di più.

Titolo: Resta tra le mie braccia
Serie: Hold me 2
Autore: Kiara Maly
Editore: Literary romance
Genere: romance contemporaneo
Pagine: 252
Data di uscita: 29 settembre 2022
E-book: 1,99 – gratis su kindle unlimited – Cartaceo: 13,50
Lulù, sedici anni e tutta la leggerezza dell’adolescenza; i volteggi nelle gare di ginnastica; i salti. Lulù, i lunghi capelli ramati e un tenero, segreto, amore che sta per sbocciare. Lulù e un ubriaco al volante, l’odore dell’asfalto, le ali spezzate. Quattro anni dopo: Lulù ha vent’anni, una stanza tutta rosa, i capelli tagliati a caschetto, una collezione di romance, una sedia a rotelle e un appuntamento rimandato, per troppo tempo, con Walter, il ragazzo che ama segretamente da quando era una ragazzina. Walter Poggio è più grande di lei ma soprattutto è il miglior amico di suo fratello, il burbero Guglielmo Foresta. Eppure quel battito di cuore accelerato, quelle scosse che percorrono tutto il corpo, i brividi, sono “sintomi” che Lulù e Walter non possono più ignorare… insomma, non possono e non vogliono. Scoprono quindi insieme l’amore vero, in ogni sua sfumatura; quell’amore che dilata l’anima ma che può essere anche codardo e sceglie di scappare per paura di non essere abbastanza.
Se avete amato la storia di Gufo e Gima in “Stringimi l’anima”, non potrete non sospirare e fare il tifo per Lulù e Walter. Ancora una volta Kiara Maly regala ai lettori una dolce celebrazione del sentimento più nobile del mondo e lo fa con la consueta delicatezza, con uno stile che avvolge e un ritmo che ha tutto il sapore dei baci più attesi.

L’uscita di un romanzo di questa bravissima autrice è ormai un appuntamento irrinunciabile. Le sue storie sono avvolte da uno strato di tenerezza misto a emozione, a volte anche un pizzico di divertimento, in altre si incrociano circostanze drammatiche, senza mai raggiungere un epilogo tragico. I personaggi sono molto reali e affrontano tante difficoltà fino a raggiungere un’importante crescita personale.
Ho iniziato ad apprezzare la dolce libellula Lulù in Stringimi l’anima, dove svolge appunto il ruolo di sorella di Guglielmo e neo amica e confidente di Giulia. Un elemento secondario ma che si accaparra un’ampia dose di simpatia. Lucia è una ragazza dolcissima e piena di vita, nonostante la sua infermità. Il sogno di divenire una famosa ginnasta si è infranto a causa di un orribile incidente che l’ha resa disabile e perciò dipendente da una sedia a rotelle. I genitori la tengono sotto una campana di vetro e questo atteggiamento le impedisce di uscire da quella protettiva prigione. Tuttavia Lulù non manca di forza d’animo, vorrebbe raggiungere la propria indipendenza, laddove possibile, non si è lasciata andare alla malinconia, si è appassionata ai romanzi d’amore e intrattiene i lettori recensendo su un blog dedicato al genere rosa.
Il romanticismo non lo prende solo dai libri, ma anche nella realtà. Lulù ama Walter da sempre. Il problema è che è il migliore amico del fratello. Il problema è quel codice morale tra maschi che impedisce di circuire sorelle o ex dei propri amici. Walter, detto Wapo per un gioco di parole, ha spasimato per Lucia da troppo tempo, ma non ha mai trovato il coraggio di imporre i suoi sentimenti. Il momento di avvicinarsi però è obbligatoriamente giunto. Accade per caso, complice un innocuo sbaglio e i due innamorati… Possibile che vada subito liscio? Eh no, cari miei, l’autrice ha saputo metterli nelle giuste difficoltà e contrattempi – aggiungo inserire personaggi di disturbo a cui daresti una sprangata sui denti – poichè il raggiungimento della felicità va guadagnato. E se si ama, prima o poi si afferra. Lulù e Wapo sono carinissimi, giovani, genuini e trasudano emozioni. Come si fa a non incrociare le dita per loro? Le loro caratterizzazioni sono coerenti, presentano i tratti tipici dei giovani d’oggi: spavaldi o timidi, gelosi ma in modo sano, pregni di dubbi misti a incrollabili certezze.
Una tematica fondamentale è la situazione fisica di Lulù. Nonostante non possa più gareggiare nelle competizioni ginniche, è riuscita ad appassionarsi a uno sport che offre valide alternative ai disabili: il nuoto. Una distrazione, una ripresa alla vita, un esempio per tutte le persone che sono costrette a vivere in modo diverso, il quale può diventare sopportabile. Una cosa è sicura; se si ha la fortuna di ricevere sostegno da chi si ama, ogni impedimento diviene più leggero.
Il volume è autoconclusivo, Kiara è stata brava a non spoilerare il primo volume, ma vi consiglio di recuperarlo se non lo avete preso.
