Recensione: “LA BIBLIOTECA SEGRETA DI EINSTEIN” di Fabio Delizzos – ed. Newton Compton Editori

La nostra Katy Policante ha letto, per A libro aperto, LA BIBLIOTECA SEGRETA DI EINSTEIN di Fabio Delizzos, ed. Newton Compton Editori.

  • Titolo: LA BIBLIOTECA SEGRETA DI EINSTEIN
  • Autore: FABIO DELIZZOS
  • Editore: Newton Compton Editori
  • Genere: thriller
  • Data di pubblicazione: 25 ottobre 2022

TRAMA

Dall’autore del bestseller L’inganno Machiavelli
Un grande thriller
Una serie di omicidi
Un terribile segreto nascosto nel passato
Un rompicapo che sembra sfidare le leggi del tempo e della fisica
Autunno 1921.

Il celebre fisico Albert Einstein arriva in Italia per tenere una serie di conferenze, ma il soggiorno non comincia sotto i migliori auspici: alcuni suoi appunti vengono rubati dalla casa della sorella a Fiesole, mentre nel Paese si sta diffondendo un forte antisemitismo, alimentato dalla pubblicazione dei controversi Protocolli dei Savi Anziani di Sion.
Nello stesso periodo, una serie di strani omicidi sconvolge Bologna. Ciò che lascia perplesso l’investigatore capo Leonida Pardo, chiamato a indagare, sono alcuni dettagli inspiegabili: un giornale datato 1945 nella tasca della prima vittima, la formula “E=mc2” scritta sul corpo della seconda, una banconota sempre del 1945 recapitata a un giudice… Cosa significa tutto questo? È possibile che i crimini siano in qualche modo legati a Einstein e alle sue scoperte? Lo scienziato e l’investigatore uniranno le forze per risolvere il sanguinoso enigma. Un rompicapo che sembra sfidare le leggi del tempo e della fisica, e che pare affondare le radici in un segreto sepolto nel passato di Einstein…
Un autore ai primi posti delle classifiche italiane
Hanno scritto dei suoi romanzi:

«La migliore novità è il giallo storico di Fabio Delizzos.»
Corriere della Sera
«Una trama piena di colpi di scena che non annoia mai.»
Il Giornale
«Un’ottima scrittura e una felice costruzione della struttura e del racconto.»
la Repubblica
«Una narrazione ritmata e coinvolgente, piena di colpi di scena.»
Il Mattino

Copia digitale gentilmente fornita dalle CE in cambio di una recensione onesta

Non è la prima volta che leggo i romanzi di quest’autore e anche in quest’occasione le mie aspettative non sono rimaste inattese. La biblioteca segreta di Einstein è un thriller ambientato in un passato che ancora percepiamo vicino, i primi anni Venti del secolo scorso. L’Italia risente ancora dell’enorme crisi economica causata dalla Grande Guerra, mentre spettri neri cominciano a intravedersi all’orizzonte. La società sta cambiando notevolmente e il difficile punto di equilibrio febbrilmente ricercato dopo il conflitto si romperà nell’arco di un ventennio di ferro. L’antisemitismo inizia a strisciare sobillato da fantomatiche teorie complottiste e romanzi assurdi spacciati per verità assoluta. In questo contesto entra in gioco il famoso scienziato Albert Einstein con la sua nuova teoria della relatività e le sue faccende personali. Il protagonista, oltre al celebre fisico che fungerà da meravigliosa spalla, è Leonida Pardo, investigatore capo tutto d’un pezzo, con fermi ideali e un sentimento forte per un’attrice di varietà.  Nella Bologna del tempo, tutti questi personaggi vengono brutalmente legati da una serie di efferati omicidi. Le vittime sono tutte di religione ebraica e i delitti vengono firmati con le formule di Einstein. Il filo rosso che unisce ogni elemento sembra essere il tempo, inteso in ogni sua declinazione: come elemento fisico, come concetto dimensionale, come quello che dà il ritmo della vita e della morte o che ci imprigiona in una dimensione che si percepisce statica e lineare. Einstein rivoluziona questo concetto, introducendo la sua relatività percepita come un attacco alla moralità, come pericolo per chi voleva imporre un pensiero egemone. Dello scienziato spariscono anche degli appunti che sembrano interessare sia il governo italiano che i servizi segreti inglesi.

Gli elementi per una trama ricca e articolata ci sono tutti e l’autore li concerta con grande maestria. I segmenti delle diverse indagini relative agli omicidi cambiano lentamente forma fino a dare vita a una spirale in cui tutti sono coinvolti e ogni cosa assume significato. Tutto scandito dal tempo che continua a scorrere inesorabile. Ho apprezzato in tal senso la struttura narrativa del romanzo divisa in più giornate, quelle che realmente lo scienziato tedesco ha passato a suo tempo a Bologna. Mi è piaciuta molto la descrizione dell’atmosfera di quel periodo, non idilliaca, anzi malinconica, ma a suo modo struggente e particolare. Uno spaccato di un paese ferito, ma ancora ingenuo sotto certi punti di vista.

Quando ho letto la scena di Pardo che tira di boxe, poi, mi sono ricordata del romanzo (da cui poi è stato ricavato il film) di Giorgio Bassani, Gli occhiali d’oro: il contesto storico è il medesimo e determinate assonanze sono le stesse, anche se la città sullo sfondo è diversa (là Ferrara, qui Bologna). In altre scene, soprattutto quelle con Einstein protagonista della scena insieme all’ispettore Pardo, la mia fantasia, invece, è volata verso un altro film molto meno di nicchia, Ritorno al futuro, con lo scienziato tedesco al posto del personaggio di Christopher Lloyd. Conoscevo le vicende personali del fisico tedesco citate nel romanzo, ma all’autore va l’estrema abilità nel conciliare elementi scientifici e iter investigativi in un’Italia come quella di cento anni fa.

I personaggi sono davvero vivi e il contesto dipinto così bene da catapultare il lettore in quella realtà. Il mistero circa il tempo e la possibilità di manipolarlo mette ancora più pepe alla trama già di per sé stessa intricata. La volontà dell’uomo di superare i propri limiti è messa in evidenza più volte, come la frustrazione nel dover riconoscere i propri fallimenti.

Una menzione particolare va alla cover che è particolarmente azzeccata!

Un romanzo particolare, quindi, ben strutturato, che stuzzica la curiosità e tocca la mente del lettore spingendolo a partecipare alla soluzione del rebus. Da leggere assolutamente!

Cinque libri sfavillanti, magari pieni di formule di fisica!

Katy

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