
La nostra Alessandra Lentini ha letto, per A libro aperto, CINDERELLA IN LOVE di Mariarosaria Guarino, retelling della famosissima Cenerentola. Pronti per fare un salto in Corea?

- Titolo: Cinderella in love
- Genere: Romance
- Autore: Mariarosaria Guarino
- Editore: Self Publishing
- Data pubblicazione: 20/10/2022
Trama
Mai perdere la speranza… anche quando tutto sembra andare storto.
Rimasta orfana, Kang Song Min ha il suo da fare per non farsi prendere dallo sconforto. Ha sempre creduto nel valore della gentilezza, ma vivere con una zia gelosa e arrivista e due cugine dispettose e viziate mette a dura prova tutta la sua forza.
Umiliata e senza un soldo, la soluzione ai suoi problemi potrebbe essere lavorare al Dan Bi un locale nuovo, molto frequentato e alla moda. Lì potrebbe racimolare i soldi che le servono.
Ma le cose non sono così semplici… il Dan Bi assume solo ragazzi di bell’aspetto. E lei decisamente non è un ragazzo…
Un’amica inaspettata le dà la soluzione: se vuole quel lavoro deve fingersi uomo. Che avvenga la trasformazione, dunque.
Kang Song Min è pronta ad affrontare questa prova… anche se significa sopportare Kim Jun Ho, il ragazzo più bello e più burbero che abbia mai visto.
*La favola di Cenerentola come non è mai stata raccontata*
*Cenerentola in stile k-pop. Siete pronti a scoprire un mondo nuovo?*

Paola d’ordine? Dolcezza.
I retelling o si amano o si odiano. E io devo ammettere che, da tempo immemore, amo tutte le rivisitazioni (soprattutto televisive) delle fiabe Disney.
Ma passiamo a questo retelling in particolare.
Cinderella in love nasce come rivisitazione di Cenerentola ma secondo me è un giusto mush-up con Mulan perché la nostra dolce, e sfortunata, protagonista si traveste da uomo per poter lavorare in un ristorante come cameriere.
Non è facile rivisitare una storia senza cadere nel banale ma Mariarosaria Guarino è riuscita perfettamente a dare vita a un racconto nuovo, con qualche richiamo alla fiaba originale.
«Il cuore è capace di percorsi sconosciuti, Jun-Ho-ya, ma basta non smettere di ascoltarlo. Persino un sussulto inaspettato può rivelarti quella verità che ti ostini a non accettare».
In tutto il romanzo traspare molta dolcezza, probabilmente dovuta anche al fatto che i protagonisti sono molto giovani e umili.
Nessun principe dunque, solo un ragazzo un po’ scorbutico che si barcamena per pagarsi gli studi di medicina.
Questa è una scelta che mi è piaciuta molto. Perché sono una gran fan dei bravi ragazzi e Kim Jun Ho è proprio uno di questi.
Ho apprezzato le molte note esplicative sui vari termini coreani, soprattutto quelli sul cibo. Alcune note a parer mio erano evitabili dato che di uso comune nella cultura occidentale.
C’è sicuramente molta ricerca e molto amore per la cultura coreana da parte dell’autrice e la storia è verosimile e adeguata al contesto in cui descritta.
Per me questa è stata un’ambientazione insolita. Mi è piaciuta molto perché rende ancora più originale una delle fiabe che è stata più riscritta in assoluto.
L’ambientazione natalizia poi rende il tutto ancora più magico.
Una commedia romantica delicata come una fiaba per adulti.
