
Cari lettori, oggi dedichiamo la giornata recensioni a un romanzo che spopola nelle bacheche delle bookstragrammer. Sarà un Caso o è merito della Sorte? Quella di Camilla Di Giacomo è una storia che attira e incanta, sempre avvolta da un alone enigmatico.

- Titolo: Il rogo delle anime
- Autore: Camilla Di Giacomo
- Editore: De Agostini
- Genere: fantasy – dark fantasy
- Uscita: 18 ottobre 2022
- Pagine: 227
- E-book: 7,99 – cartaceo: 15,10
Calliope sa di essere pericolosa. Lo sa dal giorno dell’incidente che ha cambiato la sua vita, distruggendo per sempre il rapporto con i suoi genitori e la sua migliore amica. Dentro di lei vive un potere oscuro che non sa controllare, che la riempie di paura e vergogna per quanto ha commesso. Così, nel disperato tentativo di non rivivere il passato, Calliope ha chiuso fuori il mondo intero: non importa quel che dice la psicologa: non avere legami è il modo più facile per non ferire nessuno. Ma tutto cambia nel momento in cui la ragazza diventa testimone di un tentato omicidio. Calliope non può più stare a guardare, deve agire. Quando però si trova faccia a faccia con il colpevole, il suo sorriso magnetico la confonde. Occhi di colori diversi, sguardo tagliente come mille stiletti, labbra sensuali affamate d’avventura. Calliope non ha mai incontrato nessuno così. Un ragazzo che lancia in aria tre dadi prima di prendere qualunque decisione. Scostante, imprevedibile, pericoloso. Il suo nome è Caso. Dice di non avere regole né legami. Prende ciò che vuole quando vuole. Calliope sa di dovergli stare lontano, eppure il fuoco oscuro che arde dentro di lei la spinge ogni giorno un po’ più vicina all’orlo del baratro. E così, in modo casuale e inevitabile, le vite di Caso e Calliope finiscono per intrecciarsi. Lui schiavo di un obbligo che lo tormenta, lei custode di un segreto che la divora. Forse sapranno curarsi a vicenda, forse saranno la rovina l’uno dell’altra.

Non ho mai pensato di affidarmi al caso, tantomeno alla sorte: sono una pessima giocatrice nel senso che non mi abbandono mai al gioco d’azzardo. Non si tratta però solo di quello, ogni azione o scelta potrebbe essere influenzata da queste due figure astratte… Un momento, e se Caso e Sorte fossero reali e avessero delle sembianze umane, benchè di origine divina? Parto da questa premessa prima di raccontarvi di un romanzo molto particolare e soprattutto unico, anche un tantino surreale. Il rogo delle anime è definibile come fantasy con una componente dark e una romance, d’ispirazione divina. In primo piano seguiamo Calliope, una protagonista circandata da un intenso alone di mistero; una tipa solitaria dalla chioma rosso fiamma che si definisce pericolosa. Lo è dal giorno dell’incidente, le cui peculiarità si scoprono dopo la metà del libro, fornendo tuttavia indizi indispensabili affinchè ci si arrivi da soli.
La scostante Calliope vive praticamente sola, la madre è sempre in viaggio per lavoro e pare che lo faccia per stare lontana dalla figlia. La ragazza è maledetta – o dotata – da un’inspiegabile particolarità che brucia dal suo corpo, una parte di lei che non ha mai compreso e che si costringe a tenere a bada. Per questo tiene tutti a distanza, sebbene voglia diventare giornalista – in ciò segue le orme della madre – e assilli il proprietario della testata giornalistica universitaria, al fine di vedere pubblicati i suoi articoli. I suoi argomenti non vanno bene, perciò le viene assegnato un compito preciso: indagare e scrivere uno scandaloso articolo su qualcuno in vista nel complesso universitario. Sebbene la proposta non la alletti affatto, Calliope decide di verificare certe voci e la sua indagine la conduce in un locale che poco si addice a un assistente rispettabile. Se all’inizio la serata sembra portarla a niente di particolare, se non un pettegolezzo vero, alla fine cambierà tutto.
Se non avesse assecondato la sua voglia di pubblicare un articolo, forse non avrebbe incontrato nè Jacopo nè quel ragazzo assurdo dalla chioma colorata. Il primo è un giovane normalissimo, un barista che però ha un segreto nelle propria famiglia. L’altro è un ragazzo affascinante – almeno è così che appare – che, a ogni azione, tira tre dadi per scegliere che cosa fare. Non solo si affida al caso, lui è Caso. Una divinità vera e propria che si lascia guidare da quei tre piccoli oggetti anche per scegliere se salvare una persona dalla morte. Una figura adatta a una casa da gioco, una roulette russa vivente. Caso si diverte, è volubile, si annoia facilmente. Si innamora, però abbandona lasciando le innamorate nella totale pazzia. Un carattere dal ritenersi quasi maligno e perverso, però mai quanto Sorte, una dea altrettanto criptica e ambigua, da sempre possessiva verso di lui. Calliope c’entra con entrambi. Ovviamente è attratta da Caso e al contempo ne prova timore, dopo aver assistito a eventi crudi, in cui la morte ha posato gli artigli davanti a lei. La loro liaison è un tira e molla che nasce molto velocemente, si può definire anche dannosa. Lui non sa spiegare la diversità della ragazza, ma è quella che più lo fa innamorare di lei, anche seguendo la propria natura. Tra Calliope e Sorte vi è invece una connessione che mi è proibito rivelare e che sarà sorprendente scoprire da voi.
La storia è molto affascinante e intriga, i segreti sul passato di Calliope non vedono l’ora di venire alla luce. Mi è piaciuta davvero molto l’idea del caso e della sorte come due entità fisiche e dalle caratteristiche ambigue e contorte, i loro strascichi nel mondo degli umani, così facilmente manipolabili. Scorrevole ed elegante anche lo stile dell’autrice, curato, anche gli altri personaggi non sono banali, anzi aggiungono sapore alla trama. Oscuro è il personaggio di Anna, la cui pazzia è causata dall’amore, legata a Jacopo. Ho trovato alcune scene un po’ frettolose, sento che manca qualcosa nell’epilogo ed è un peccato, tanto è vero che ho pensato a un seguito. In ogni Caso è un fantasy ad ambientazione contemporanea molto promettente, tinto da elementi dark.
