
CHARMOLYPI di Lisa Ci esce oggi e Barbara Scotto l’ha letto in anteprima per A libro aperto.

- La : CHARMOLYPI
- AUTORE: Lisa Ci
- GENERE: new adult
- FORMATO: Ebook disponibile in Ku e cartaceo
- DATA COVER REVEAL: 21 NOVEMBRE 2022
- DATA PUBBLICAZIONE: 25 NOVEMBRE 2022
- PAGINE: 387
TRAMA
“Oppressione e senso di peso al petto. Soffocamento, costante mancanza di forze. Nullificazione, corpo e mente alla deriva. L’avete mai provata? La sensazione di morire mentre state vivendo?”
Licia, ventun anni e uno strappo all’anima che fatica a ricucire. Da tempo le sono stati portati via i sogni e l’innocenza e niente sembra donarle pace. Le sue giornate si trascinano tutte uguali, fino a quando non si imbatte in Cole, cupo ragazzo schivo dal trascorso difficile.
Ma quando distruzione si somma ad altra distruzione, quale potrà essere il risultato?
I sentimenti morbosi che li travolgeranno saranno in grado di salvarli?
Licia e Cole sapranno sconfiggere i loro mostri?
Attenzione: Questo romanzo tratta temi che potrebbero urtare la sensibilità di alcuni lettori (violenza fisica, disturbi mentali, autolesionismo). Se ne consiglia la lettura a un pubblico adulto e consapevole.

Voglio partire dal titolo: Charmolypi. Se non lo conoscete non cercatene il significato, lasciate che siano i protagonisti di questo struggente, bellissimo e delicato romanzo a spiegarvelo con i loro tempi, perché questa parola racchiude l’essenza della storia di Licia e Cole. Due ragazzi pieni di problemi e imperfezioni che, però, sembrano comprendersi ed essere perfetti l’uno per l’altra. Entreranno in punta di piedi nei vostri cuori, si sveleranno a poco a poco, perché come vi dicevo poco fa, hanno bisogno di tempo per mostrarsi e fidarsi.
“Chiudo gli occhi. Nemmeno un rumore. Nel silenzio si annidano i pensieri più oscuri. Quelli che si nascondono in attesa della notte.”
Non voglio raccontarvi di cosa parla, lascerò che lo scopriate gradualmente come ho fatto io. Le scene descritte sono intense, si insinuano nell’anima provocando una tensione costante, tanto da indurmi a proseguire nella lettura, nonostante fosse notte inoltrata, per scoprire come si sarebbe evoluta la situazione. Ho amato i flashback del passato che ci mostrano una Licia prima bambina poi adolescente, fino a svelarci i motivi che l’hanno resa quel che è. Una ragazza che ha solo bisogno di essere capita, di incontrare qualcuno come lei.
E poi c’è Cole… che dire di lui, se non che la dolcezza e la pazienza che lo caratterizzano arrivano dritte al cuore. Lui, diffidente e anonimo, col suo ciuffo di capelli scuri e i numerosi problemi, mette Licia avanti a tutto, si preoccupa per lei e del suo benessere anche a discapito del proprio. Tenero e galante, alle prese con un’oscurità che a stento riesce a contrastare. Un ragazzo che sa dare tanto senza chiedere niente, che va compreso e accettato, perché la luce che emana è accecante, se ci si impegna a scavare nelle sue emozioni e nelle motivazioni che vi si celano dietro.
Ci si domanda spesso, durante la lettura, se due anime perse come loro saranno in grado di superare le difficoltà o se invece andranno a fondo insieme. Desideravo arrivare alla fine per scoprirlo e al tempo stesso non volevo staccarmi da loro, da questa coppia che, ne sono certa, vi trasmetterà tantissime emozioni.
“Il dolore è un mostro del quale non vedi il corpo, ma percepisci i denti aguzzi infilzati nella carne.”
Non avevo mai letto niente di Lisa Ci, la sua abilità descrittiva, la profondità dei dialoghi, la coerenza dei personaggi e la capacità di trasmettere emozioni e creare suspense mi hanno colpita. Una scrittura fluida, pulita, uno stile coinvolgente.
Una forte introspezione è alla base di questo romanzo e lancia un messaggio importante che lo rende ancor più apprezzabile. Sono certa che il gusto sia soggettivo, influenzato dal vissuto di una persona, dalle inclinazioni e forse anche dall’umore del momento, fatto sta che questa storia mi ha toccato in un modo particolare. Raramente ho dato un libro aperto, e questo lo merita tutto.
“Invece noi siamo qui, cristallizzati in lacrime che non scendono o che scendono troppo. Immobilizzati in abbracci non dati, ma sentiti sulla pelle. Persi in mezzo a parole che non abbiamo il coraggio di dire e fissi in occhi che, invece, se le urlano tutte.”
