Recensione: “OMICIDIO DI NATALE” di Alex Pine – Newton compton

Torna un Natale di sangue con il secondo thriller che coinvolge l’ispettore James Walker, trasferito da un anno nella località montana di Kirbey Abbey, niente affatto tranquilla come sembra.

  • Titolo: Omicidio di Natale
  • Autore: Alex Pine
  • Editore: Newton Compton
  • Genere: thriller
  • Uscita: dicembre 2022
  • Pagine: 288
  • Ebook: 5,99
  • Cartaceo: 10,00

La vigilia di Natale, un abitante dei dintorni del villaggio di Kirkby Abbey nota sulla neve delle impronte che entrano nel suo seminterrato da tempo in disuso. Orme che entrano, senza uscirne. Decide quindi di scendere a controllare. Alcuni giorni dopo, viene rinvenuto il suo cadavere, insieme a quelli della moglie e della figlia. L’ispettore James Walker inizia a indagare, seppur di malavoglia: è passato appena un anno da quando ha affrontato il caso più difficile della sua carriera e vorrebbe solo poter passare le vacanze natalizie nella tranquillità di Kirkby Abbey. Ma Walker non ha scelta: quiete e riposo dovranno attendere. L’indagine si presenta subito molto complicata: la fattoria dove vivevano le vittime è isolata, non ci sono testimoni degli omicidi e anche la scena del crimine non offre indizi. L’unica cosa certa è che il massacro richiama in maniera evidente un terribile omicidio commesso vent’anni prima in quello stesso posto. Un caso ancora irrisolto, su cui Walker dovrà far luce se vuole catturare il killer…

James e sua moglie Annie, da un anno, si sono trasferiti lontano dalle città, al paese d’origine di lei, per allontanarsi dal pericolo rappresentato da un pregiudicato che medita vendetta. James è infatti un poliziotto di alto grado, un ispettore che si è fatto un nome ma molti nemici. Iniziò così il Killer di Natale, primo thriller con cui l’autore ci ha presentato James e il suo intuito. In questo secondo appuntamento ritroviamo il protagonista, ma naturalmente un altro caso, uno a dir poco agghiacciante.

Non c’è un periodo di festa in cui nulla accade, sebbene Kirby Abbey sia un bel luogo circondato dalla natura e cosparso di fattorie. Una di queste è stata bagnata dal sangue proprio la notte santa: un’intera famiglia, padre, madre e figlia, è stata sterminata e da subito l’indagine risulta intricata, poichè sembra simile a un caso di vent’anni prima, dove una neonata era anche sparita nel nulla. Una grande casa, colpita da disgrazie e debiti, che si direbbe infestata dagli spiriti e dalla sfortuna, quando invece c’è sempre sotto l’impronta umana. Molto però non quadra, soprattutto nella struttura della fattoria. James si butta negli interrogatori senza pensarci due volte e si rende conto che paiono coinvolte diverse persone da poter definire sospettati: nemici, ex collaboratori, fidanzati della giovane Charlotte, la vittima dai trascorsi complicati e uso di stupefacenti. Ogni volta che si crede di essere vicini a chiudere il caso, ecco che spuntare altri potenziali carnefici e altrettante indiscrezioni su quella cerchia.

La famiglia uccisa non era unita e niente affatto priva di vizi e colpe, James avrà modo di rendersene conto, fino a scoprire verità inconcepibili, ma che tengono in tensione la lettura. Qualcosa vi potete aspettare, ma alcune circostanze riescono ad accapponare la pelle e riflettere quanto un nucleo familiare sia difficile da curare e portare avanti, soprattutto per chi possiede uno spirito fragile. Una cosa è certa, non si conoscono mai a fondo i propri vicini, neppure gli amici, che possono trasformarsi in predatori. Intreccio studiato a dovere, in cui si incastra ogni dettaglio, anche il più banale.

L’ispettore sarà anche alle prese con la sua vecchia paura, la persona da cui lui e sua moglie sono scappati. Doppia curiosità, quindi, e più suspense della prima storia. Lo consiglio in qualsiasi periodo, in questo se preferite alternative alle classiche storie natalizie.

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