
Siamo entusiasti di partecipare al review tour per la nuova commedia romantica della scrittrice Anna Zarlenga. Una storia amore-odio tra un intellettuale professore di scuola e una solare attrice che tutti adorano, tranne lui. Come andrà a finire? Se volete saperne di più, scorrete la recensione di Elisa.
- Odio per odio uguale amore
- Autrice: Anna Zarlenga
- Editore: Newton Compton
- Genere: commedia romantica
- Uscita: 4 aprile 2023
- Pagine: 308
- E-book: 5,99
- Cartaceo: 10,00
TRAMA

Leonardo Radice è un insegnante di latino serio e scrupoloso, non troppo favorevole ad attività scolastiche pomeridiane. E così, quando il preside lo sceglie per gestire un progetto teatrale a cui prenderà parte anche Matilde Lamberti, l’attrice italiana del momento, prova a sottrarsi all’incarico in tutti i modi. Purtroppo per lui, il preside è inflessibile: la presenza dell’attrice è necessaria, perché darà grande visibilità alla scuola. Senza contare che Matilde è entusiasta di poter frequentare un liceo, dato che presto dovrà interpretare il ruolo di un’insegnante. I presupposti per una proficua collaborazione non potrebbero essere peggiori: Matilde è popolare, chiassosa e pericolosamente bella. Ma non è tutto: quando tra lei e il suo altrettanto noto fidanzato esplode una crisi che finisce sui social, il professore si trova a subirne suo malgrado le conseguenze, che rischiano di sconvolgere la sua tranquillissima esistenza. Com’è possibile che lui, lontano dai pettegolezzi più di chiunque altro sulla faccia della terra, sia potuto finire nell’occhio del ciclone? Ma soprattutto: perché non riesce a odiare fino in fondo quell’attrice detestabile? Possibile che si ritrovi a pensare a lei? Leonardo ce la mette tutta per scongiurare una catastrofe annunciata, ma Matilde potrebbe avere piani diversi…

Le attività extrascolastiche non sono una magagna solo per gli studenti; pensiamo anche a quei poveri professori, spesso inascoltati e derisi dai loro stessi alunni e costretti a interpellare genitori facili all’offesa e pronti a contestare note o brutti voti infelici dei propri figli, anche se meritati. Essere professore non è affatto semplice, ma Leonardo Radice svolge il suo mestiere con profonda serietà, a volte sin troppa, non accetta distrazioni da una quinta prossima all’esame di maturità. Meticoloso, esperto di documentari – tanto da essere parte di un circolo – e selettivo nei rapporti umani, uno di quei tipi che mal sopportano l’eccentricità. Non è al settimo cielo quando è spinto dal preside in progetto extra che sa gli farà perdere tempo: allestire uno spettacolo teatrale proprio nel loro istituto.
A dirlo sembra già un’esperienza formativa, non una fanfaronata, infatti gli studenti risultano subito entusiasti di questa sfida, nonostante lo studio. Leonardo, a parte la teoria sulla storia, sa ben poco del teatro, ma lui è stato tirato in ballo al fine di affiancare la vera colonna portante del progetto, Matilde Lamberti, un’attrice famosa e attiva sui social, perciò seguita in special modo dai giovani. Di bell’aspetto e alla moda, ha avuto fortuna ad arrivare alla sua meta, iniziata nell’adolescenza. Ma è brava? Leonardo, senza indagare nei dettagli, la marchia subito come una ragazza superficiale e ne sottolinea spesso l’ignoranza.
Okay, Matilde avrà qualche lacuna nell’istruzione – e inizialmente può sembrare vanesia e affezionata alle apparenze – eppure ha molti lati positivi, tra cui quello di attirare l’attenzione, anche nel senso di farsi ascoltare. Si dimostra sin dagli esordi di una vera trascinatrice e comincia a interessarsi agli alunni di Leonardo persino sul piano personale. Lui teme che Matilde manderà a scatafascio l’intero anno scolastico, senza contare che l’attrice è un vero e proprio magnete per i guai, anche se ammette la sua avvenenza. Dall’altro lato Matilde non sopporta di non piacergli – in questo è egocentrica – anche se lo trova noioso e niente affatto il suo tipo, è decisa a fargli cambiare opinione. Una vera guerra tra i due in cui si afferma una potente scintilla. Entrambi hanno modo di esprimere loro stessi, divertire il lettore con una serie di vicende frizzanti e caotiche, dietro cui si svolgono drammi adolescenziali, ex traditori, amiche dai comportamenti ipocriti, amori non corrisposti tra adulti e lotte tra circoli per il dominio della location.
Ogni spunto e sottotrama mi hanno catturata, specie quando c’è di mezzo il teatro. Non ci si annoia: ci sono risate ma anche momenti più seri. Leonardo e Matilde sono caratterizzati al meglio e ho apprezzato tanto questo duo così diverso. Anche il fatto che Leonardo non è il classico sciupafemmine è di mio gradimento, forse saremmo andati d’accordo anche se io sarei più da circolo manga che da documentario. Matilde, infine, mi ha messo tenerezza, soprattutto perché non disprezza chi non è arrivata al suo livello. Inoltre, come l’autrice fa sottolineare da Leonardo, lei non è libera ed è costretta ad attenersi a regimi speciali per il marketing e l’aspetto fisico. I pro e i contro del successo, insomma. Per la prima volta leggo Anna Zarlenga e prometto di recuperare gli altri romanzi. Consigliato a tutti, a chi apprezza il romance in particolar modo.
