Review Tour: “POSTER GIRL” di Veronica Roth – ed. Mondadori

Altro evento imperdibile in casa Mondadori: l’uscita di POSTER GIRL di Veronica Roth. Ringrazio ancora le mie compagne di viaggio, stavolta distopico!

  • Titolo: POSTER GIRL
  • Autore: Veronica Roth
  • Editore: Mondadori
  • Genere: distopico
  • Data di pubblicazione: 4 aprile 2023
  • Pagine: 333

Trama

Sonya Kantor conosce molto bene questo motto, visto che ha ispirato, meglio condizionato, gran parte della sua vita. In realtà queste parole hanno condizionato la vita di tutti gli abitanti della megalopoli di Seattle-Portland-Vancouver. Per anni, infatti, hanno dovuto adattarsi a un codice morale molto rigido e a una costante sorveglianza da parte della Delegazione, resa possibile da una sofisticata tecnologia. Poi la rivolta ha cambiato tutto. La Delegazione è stata rovesciata e sostituita da un nuovo governo. Tutti coloro che avevano avuto un ruolo nel regime precedente sono stati rinchiusi insieme alle proprie famiglie nell’Apertura, una vera e propria prigione alla periferia della città. Gli altri, finalmente liberi, hanno potuto proseguire con le loro esistenze.

Sonya, figlia di uno dei membri di spicco della Delegazione e diventata famosa per essere stata, da adolescente, il volto dei manifesti propagandistici affissi per tutta la città, è imprigionata da anni nell’Apertura. Un giorno, un vecchio nemico si presenta da lei con una proposta: se troverà Grace Ward, sottratta alla famiglia dalla Delegazione quando era ancora una bambina, sarà libera. Per portare a termine la missione Sonya sarà obbligata a muoversi in un mondo che non riconosce, di cui ignora i meccanismi, estraneo (ed estremamente corrotto). E, soprattutto, a scavare a fondo nel passato, compreso quello della propria famiglia, anche più di quanto vorrebbe, portando alla luce verità dolorose e difficili da accettare.

A più di dieci anni dal suo esordio con Divergent, Veronica Roth torna alla distopia con un mystery che esplora il ruolo sempre più pervasivo della tecnologia nella nostra società.

*Ringrazio Mondadori per la copia in anteprima

Adoro Veronica Roth e potrei anche finirla con cinque brillantissime stelle! Ma tanti occhi luminosi vi aspettano e devo prepararvi con un piccolo assaggio.

Nella megalopoli in cui è cresciuta, Sonya Kantor non ha mai sofferto la condizione “inflitta” dalla Delegazione. Si sente a suo agio con l’Impianto nell’occhio destro, anzi, non avrebbe potuto farne a meno visto che l’ha sempre aiutata in ogni ambito della vita: spiega cose incomprensibili, la guida e sicuramente, grazie anche ai DesCoin, è incentivata a “fare la cosa giusta”. È chiaro che la Delegazione, grazie agli Impianti, controlla la popolazione, e ciò riguarda anche le nascite: tranne delle eccezioni, i secondogeniti vengono dati in adozione. Questo, però, avveniva dieci anni prima, e Sonya era una ragazzina di 16 anni, bellissima, con un quoziente intellettivo sotto la media e con una carriera da modella, magari, se la Delegazione non fosse stata scalzata dal Triumvirato. La Ragazza-poster sarà sempre ricordata ovunque per il suo viso come una lealista del vecchio regime, difficile da reintegrare in società qualora la nuova legge decida di liberarla. Infatti le arriva una proposta.

«Una deroga, se compi un gesto di conciliazione. […] C’è una ragazza, secondogenita illegale sotto la Delegazione. […] Questa ragazza è l’ultima. Aveva tre anni quando è stata tolta ai suoi genitori, ma non riusciamo a capire dove è stata collocata. […] Trovala, o scopri cosa le è successo, e ti guadagni il biglietto per uscire da qui.»

C’è una ragione precisa per la quale accetta, certe volte la libertà non è tutto. Solo che, quando si inizia a scavare non si immagina cosa c’è sotto… anche delusioni e sentimenti feriti. In questo percorso verrà affiancata da una donna strepitosa – seppur non faccia per nulla simpatia! –, Emily Knox, e riallaccerà il rapporto con Alexander Price, che diventerà quel qualcuno in più nella sua strana vita.

Dove portano le ricerche? Se geograficamente in un luogo abbastanza vicino, per ritrovare Grace Ward bisognerà ripartire da molti anni prima. Sonya si troverà nel bel mezzo di un giallo e incontrerà persone poco raccomandabili come il Mito – capo dell’Armata Analogica.

Dopo aver ricostruito a sommi capi la storia, vorrei parlarvi dei punti di forza. Caspiterina, esistono dei punti deboli? Proprio no! Ho adorato i personaggi, anche quelli che a primo acchito sembrano negativi. Sonya è coraggiosa e molto vivo è il suo cambiamento: se all’inizio sembra rassegnata alla propria condizione, un “desiderio” la spinge verso la missione. Alexander parte in sordina, presentato come l’antagonista, il cattivo; invece è una vera rivelazione, grazie anche al contesto familiare e al legame con Sonya e i suoi genitori.

Il wordbuilding è molto chiaro, si mostra man mano che conosciamo le condizioni di vita nell’Apertura e attraverso le ricerche di Grace. Da una dittatura a un governo che sembra fare sconti ma continua a tenere la gente sotto scacco. Più volte, durante la lettura, mi è tornato in mente un libro che al tempo sembrò leggerino, “La neve se ne frega”; anche qui si controllavano nascite e spostamenti, in un’inversione di nascita e morte pazzesca. Alla fine ci si trova a fare sempre lo stesso sospiro di sollievo: è bella la libertà!

Poster Girl è una lettura pazzesca, mi è piaciuta anche la scelta del finale perché Sonya ha ritrovato se stessa, un nuovo equilibrio!

Seguite anche le altre tappe del tour:

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