Recensione: “LA REDENZIONE DI UNA CANAGLIA” di Jess Michaels – traduzione di Isabella Nanni

La nostra Daniela Tess ha letto, per A libro aperto, LA REDENZIONE DI UNA CANAGLIA di Jess Michaels, tradotto da Isabella Nanni.

  • Titolo: LA REDENZIONE DI UNA CANAGLIA
  • Autore: Jess Michaels
  • Traduttore: Isabella Nanni
  • Genere: historical romance
  • Data di pubblicazione: 1 maggio 2023
  • Pagine: 294

Trama

Imogen Huxley stava già mettendo in dubbio la bontà della sua decisione di cercare un amante in un famigerato bordello, ma mai come dopo aver assistito a un omicidio! Fugge per salvarsi e finisce dritta tra le braccia di Oscar Fitzhugh, il misterioso proprietario di un club per gentiluomini. Non ha altra scelta che accettare la protezione che le offre mentre lui cerca di salvarle la vita. La passione che accompagna quella protezione è solo un piacevole extra.

Oscar Fitzhugh era al bordello per indagare sulla morte della sua ex amante. È uno dei famigerati figli illegittimi del defunto Duca di Roseford, ma ha tagliato i ponti con quella vita da molto tempo. Ora vive la sua vita, cercando disperatamente di tenere a distanza tutti quelli che lo circondano. Ma Imogen è troppo intrigante per non essere protetta e sedotta.

Il pericolo è dietro ogni angolo, il piacere in ogni tocco. Ma mentre arrivano sempre più a sfiorare un futuro che potrebbe essere tutto ciò di cui hanno sempre avuto bisogno, si avvicina sempre più anche l’assassino che sta cercando Imogen. Se li trova, sarà tutto perduto.

Lunghezza: Romanzo autoconclusivo in versione integrale (75.000 parole)
Grado di sensualità: Molto sexy e un po’ effervescente

Alzò il viso e lo guardò in quegli occhi scuri. La fissavano quasi come se potesse vederle l’anima. Un pensiero terrificante che le fece fare un lungo passo indietro e distogliere il viso in modo da non essere più bloccata dal suo sguardo.

La redenzione di una canaglia è l’ultimo romanzo della serie “I figli segreti del duca”, spin off della celeberrima “ Il club del 1797”. Jess Michaels si conferma maestra del genere storico a tinte sensuali con quattro storie originali e avvincenti. In particolare, in questa seguiamo le vicende di Imogen e Oscar. Li abbiamo conosciuti entrambi nel volume precedente: Imogen è la nobildonna decaduta amica di Aurora mentre Oscar l’ennesimo fratellastro illegittimo di Robert, duca di Roseford.

Aveva capelli scuri un po’ troppo lunghi, striati da sottili linee argentate, arruffati come se ci avesse passato le dita in mezzo di recente. Le sue o quelle di qualcun altro. Aveva un viso spigoloso con una barba sale e pepe. Magari non era di moda, ma gli stava bene. Lo rendeva ancora più bello e in qualche modo misterioso.
Lo vide aggrottare la bassa fronte e ritirare finalmente la mano e i suoi occhi scuri la fissarono inchiodandola al suo posto. Non era un uomo con cui scherzare, questo era stato chiaro fin dall’inizio. Era sicuro di sé e intenso. Probabilmente rubava l’aria e l’attenzione di qualsiasi spazio in cui entrava. Inclusa la stretta carrozza in cui si trovavano entrambi al momento.

I due non avrebbero nulla in comune se non che Imogen, recatasi in una casa di malaffare per cercare un protettore, si imbatte in un omicidio, perpetrato da un nobile potente. Per scappare, incappa proprio in Oscar che sta indagando sul Cat’s Companion per vendicare un’ex amante morta. Appena vede Imogen sente forte il desiderio di proteggerla e la ospita a casa sua per aiutarla. Pian piano i due iniziano a conoscersi, a stimarsi e cresce l’attrazione fisica. Una relazione duratura è fuori questione: Oscar sembra incapace di amare mentre Imogen è dilaniata tra l’obbligo di seguire la sua sorte e la voglia di amare liberamente l’uomo che sta conoscendo sempre meglio. L’intreccio creato dalla Michaels ha tocchi di originalità e sorpresa: la coppia funziona molto bene, ha una grande chimica, le scene d’amore sono sempre sensuali senza essere eccessive. La parte gialla è convincente e lascia con il fiato sospeso; è molto bello ritrovare i protagonisti dei romanzi precedenti, tra cui anche i duchi di Willowby.

Quella era solo una fantasia. Doveva ricordarselo quando i suoi gemiti gli rubavano i sensi e il suo sorriso luminoso lo faceva sentire più leggero. Dio, quel sorriso. Non l’aveva sfoggiato fino a prima, al tavolo della colazione, e santiddio, l’aveva davvero illuminata. Gli aveva dato la sensazione che il sole avesse sfondato le porte e fosse entrato in casa sua. Era stato tanto luminoso da bruciare tutto nella sua vita.

Lo stile è quello scorrevole dell’autrice, ottimamente tradotta dalla Nanni. Come sempre, spiace arrivare alla fine del viaggio: si devono lasciare dei personaggi a cui ci siamo affezionate e che sono diventati parte della quotidianità, con cui si era sempre certe di avere un appuntamento futuro, un nuovo incontro e un nuovo inizio. Questo spin off, pur non avendo l’estrema varietà di caratterizzazione del club dei duchi, convince e coinvolge. Ammetto che avrei voluto qualche capitolo di più. I miei preferiti restano il primo e il terzo, ma sono tutti godibilissimi.  Si possono leggere indipendentemente l’uno dall’altro ma ne consiglio la lettura in sequenza per seguire a appassionarsi maggiormente alle vicende di questi sfortunati fratelli. È bello vederli ritrovarsi e creare dei timidi, inizialmente, legami. Oscar è un protagonista determinato, forte, ma con alcune zone d’ombra. Imogen invece sembra fragile ma nasconde anche lei un’inaspettata forza, è dolce senza essere stucchevole, onesta nonostante le scelte difficili a cui si è dovuta sottoporre. Interessanti i personaggi secondari tra cui la mamma del protagonista.

Questa cosa tra loro era
un’illusione alla fine. Qualcosa di temporaneo, qualcosa che non avrebbe mai coinvolto il cuore o i sentimenti o qualcosa di più di questo magico incontro di corpi.
Non poteva mai permettersi di volere di più. Aveva imparato a sue spese che tipo di dolore portava.

Per fortuna comunque è solo un arrivederci con la Michaels: nelle ultime pagine la scrittrice è già pronta a coinvolgerci con una nuova serie dedicate a tre sorelle gemelle ma dai caratteri diversissimi: ammetto di esserne già oltremodo incuriosita. Ancora una volta chapeau alla maestra dell’erotic-historical per la sua bravura e poliedricità.

Aveva sentito pronunciare il suo nome migliaia di volte, da decine di persone diverse. Non aveva mai avuto il suono che aveva sulla lingua di quest’uomo. E lei non aveva mai reagito come in quel momento, pulsando di tensione da capo a piedi.

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