Recensione: “OKAMI” di Nicolette Andrews – Triskell edizioni

Terzo appuntamento con gli avvincenti racconti da Akatsuki in cui mischiano perfettamente fiabe occidentali a leggende giapponesi. Retelling o meno, la scrittura dell’autrice e l’ambientazione rimangono un incanto. Scoprite chi saranno i protagonisti.

  • Titolo: Okami
  • Serie; I racconti da Akatsuki, 3
  • Autrice: Nicolette Andrews
  • Genere: fantasy – retelling di Cappuccetto rosso
  • Editore: Triskell
  • Pagine: 256
  • Data di uscita: 24 marzo 2023
  • E-book: 4,99

Un prigioniero in cerca di libertà.
Una donna scelta dagli dèi.
Per liberarsi dalla sua schiavitù secolare deve catturarla.

Shin ha rinunciato a tutto per amore. Incurante di vivere o morire, quando cattura una spia nella terra del suo padrone, la lascia fuggire. Shin non aveva però fatto i conti con la crudeltà del suo padrone: se non riuscirà a catturarla lo rinchiuderà per l’eternità nelle tenebre.

Akane, fingendosi una donna, si infiltra in un tempio per sole donne. È una spia forte, determinata e non ha alcuna intenzione di fidarsi di Shin. Ma quando il destino li unisce nella ricerca di una ragazza rapita, sono inesorabilmente attratti l’uno dall’altra.

Quando si innamora di lei, Shin trova una nuova ragione di vita. Ma se non riuscirà a consegnarla al suo padrone, non vedrà mai più la luce del giorno.

È arrivata la resa dei conti nell’Akatsuki, tra lo yokai cinghiale Akio e la divinità drago che Shin seguiva un tempo. Le guerre di umani e demoni hanno sfiancato ormai ogni fronte e la resistenza è agli sgoccioli.

Insieme all’autrice ci siamo inoltrati nelle antiche terre giapponesi, piene di demoni, di spiritualità, spettri dalle forme animali e divinità capricciose, scontri tra clan, dove si collegano tradizioni del luogo alle classiche fiabe a cui siamo abituati. Cultura, azione e sentimento si uniscono in maniera perfetta e creano storie nuove e accattivanti.

In Okami – che in giapponese significa lupo – ritroviamo come protagonista Shin, demone lupo conosciuto nel primo volume di questa serie, Kitsune, dove aveva sacrificato la propria fedeltà e libertà per la yokai che amava, sebbene non ricambiato. Buone premesse riguardano appunto questo personaggio, perché parte subito tormentato da sentimenti mai corrisposti e combattuto a causa di ciò che è costretto a perseguire. Shin, infatti, non ha assoluta stima verso il suo padrone, ma gli è impossibile tradirlo.

Come però capita in una storia che si rispetti, arriva il momento di cambiare il proprio destino. Questo giunge quando Shin incontra Akane, anch’essa una okami, che tuttavia rinnega da sempre la sua natura. Akane appare in veste di miko – sacerdotessa shintoista – ed è una figura rilevante al tempio sacro, in cui le elette divengono il contenitore di una divinità protettrice. A chi è avvezzo al mondo manga, tutto ciò appare molto familiare, in particolare se si è appassionati del genere.

Naturalmente lei e Shin partono col piede sbagliato, anche perché gli sconfinamenti vanno puniti dal protettore della foresra. Akane e il lupo maschio hanno molto in comune e al contempo sono agli antipodi e viene naturale scontrarsi. Nemici poi alleati, almeno in apparenza, in missione per salvare la vita di una ragazza speciale.

Akane non si è mai accettata in quanto yokai, poiché ritenuti mostri dagli umani. Abituata a rimanere in mezzo a loro, insieme ai suoi simili avverte disagio. È appunto molto scontrosa, all’inizio ricorda troppo Kikyo di Inuyasha, invece riesce poi a dimostrare tenerezza.

Come Shin anche lei ha vicende passate da dimenticare e ancora dei tradimenti con cui fare i conti. Insieme all’altro okami deve superare le proprie debolezze e compiere scelte sul proprio futuro. Shin mi è già piaciuto nel primo volume, è stato capace di iniziare follie ed è uno che non cambia sentimenti facilmente. Il che non guasta e lo valorizza ma a volte mette un filo di isterismo.

Questo volume è ritenuto un retelling di Cappuccetto rosso. Come sempre chiarisco, in minima parte perché la vicenda è più vasta. La storia chiarisce l’enorme importanza della natura e della sua forza nella cultura giapponese, spesso presente negli anime. Lasciatevi sorprendere dall’ambientazione feudale e il suo magico, crudo sfondo.

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