
Ecco a voi, io, l’amante delle serie tv dall’ambientazione oscura e colma di serial killer psicopatici. Non che ci sia solo la trama che attiri, ci trovate anche Luke Evans nella parte di un illustratore di un giornale.
- Titolo originale The Alienist
- Paese Stati Uniti d’America
- Anno 2018 – in produzione
- Formato serie TV
- Genere drammatico, poliziesco, in costume
- Stagioni 2
- Episodi 18
- Durata 42-53 min (episodio)
- Lingua originale inglese
- Rapporto 16:9
- Soggetto Caleb Carr (romanzo)
- Interpreti e personaggi
- Daniel Brühl: dottor Laszlo Kreizler
- Luke Evans: John Moore
- Brian Geraghty: Theodore Roosevelt
- Robert Ray Wisdom: Cyrus Montrose
- Douglas Smith: Marcus Isaacson
- Matthew Shear: Lucius Isaacson
- Q’orianka Kilcher: Mary Palmer
- Matt Lintz: Stevie Taggert
- Dakota Fanning: Sara Howard
- Rosy McEwen: Libby Hatch
- Melanie Field: Bitsy Sussman
- Doppiatori e personaggi
- Francesco Pezzulli: dottor Laszlo Kreizler
- Giorgio Borghetti: John Moore
- Marco Vivio: Theodore Roosevelt
- Paolo Marchese: Cyrus Montrose
- Alessandro Campaiola: Marcus Isaacson
- Davide Albano: Lucius Isaacson
- Tito Marteddu: Stevie Taggert
- Erica Necci: Sara Howard
- Domitilla D’Amico: Bitsy Sussman
- Musiche Rupert Gregson-Williams
- Produttore esecutivo Hossein Amini, Cary Fukunaga, Eric Roth, Steve Golin, Rosalie Swedlin, Jamie Payne
- Casa di produzione Anonymous Content
- Prima visione
- Prima TV originale
- Dal 21 gennaio 2018
- Al in corso
- Rete televisiva TNT
- Distribuzione in italiano
- Dal 19 aprile 2018
- Al in corso
- Distributore Netflix

The Alienist è ormai alla seconda stagione, ispirata al romanzo di Caleb Carr. Tratta di omicidi da ritenersi macabri e incorpora i primi progressi sulla psicologia. I primi dottori che si occupavano delle malattie mentali erano appunto denominati alienisti (gli alieni da mondi lontani non c’entrano nulla…), proprio perché le menti dei pazienti si alieno, e i metodi di cura non erano di certo come al giorno d’oggi. La storia si concentra su tutti gli aspetti, oltre ai cuori che battono per qualcuno.
Quanto adoro le serie sanguinolente in costume.
Siamo nella New York di fine ‘800, più precisamente nel 1896, e degli omicidi stanno sconvolgendo l’opinione pubblica, per la loro efferatezza e per le vittime coinvolte. Ragazzini travestiti da donna, giovani che si prostituiscono nei bordelli di bassa lega per uomini depravati. Il primo cadavere è un ragazzo di origini italiane, trovato trucidato sul ponte. Il commissario, intuendo che di mezzo ci sia una mente malata, si rivolge all’alienista Laszlo Kreizler, che conduce un istituto psichiatrico destinato ai più giovani. L’uomo è a dir poco ossessionato dallo studio del comportamento umano, si intestardisce a carpire ogni sfaccettatura e anomalia della mente, anche la più contorta, e spiegare le motivazioni di certe deviazioni. Laszlo ha un carattere non facile, anche lui cela degli eventi passati che lo hanno segnato. Questo sua testardaggine, insistenza nel porre domande private, irrita spesso John Moore, il disegnatore del giornale che l’alienista interpella per aiutarlo nelle indagini.

John non è un uomo privo di vizi, è stato un alcolista, frequenta postriboli di lusso, e ha sofferta per la morte del fratello e l’abbandono della fidanzata – che lo ha cornificato -, conoscente della bella Sarah Howard, una ragazza che sgomita in un mondo dominato dagli uomini, e lavora come segretaria alla centrale di polizia. Una donna che non ha come obiettivo primario sposarsi e sfornare figli, ma seguire la sua ambizione: divenire una detective e indagare sugli omicidi. Proprio l’aiuto di Sarah sarà fondamentale a Laszlo e John per proseguire nella caccia all’assassino, così anche la perizia dei due poliziotti della scientifica, ebrei, Marcus e Lucius Isaacson.

Il gruppo si dedica al risolvimento di un caso molto complesso, mentre i delitti proseguono nell’indifferenza della polizia urbana, dove le vittime sono sempre provenienti dallo stesso locale. La ricerca del colpevole non è affatto scontata, credi di averlo capito ma tutte le certezze si sgretolano.
La seconda serie rivede gli stessi personaggi, si ricollega alla fine della prima stagione, ritroviamo un alienista più pacato, nell’ombra, a causa di una perdita che l’ha intristito e la delusione che riguarda la precedente indagine. Grande protagonista è Sarah, che ha deciso di andare incontro a ogni creanza e aprire un’agenzia investigativa tutta al femminile, alle prese con una ladra di bambini e alla complicata attrazione per John Moore, che lei ha rifiutato di sposare. Il caso della ragazza si fa sempre più torbido, poiché il rapimento si è trasformato in omicidio. Inoltre i sospetti su una clinica ostetrica si ampliano; traffici illeciti e infermiere a dir poco prive di bontà.
Il finale della seconda stagione mi ha fatto infuriare, ma non posso sfogarmi con voi quindi me ne sto zitta. Accidenti, voglio la terza…
Che dire, grande cast. Daniel Bhrul nei panni del dottor Kreizler, che vidi nel film Rush in cui interpretava Niki Lauda, attore tedesco e di talento. Dakota Fanning, la bambina de La guerra dei mondi (anche la sorellina Elle ora è famosa) è la coraggiosa Sarah, mentre il bel volto di John Moore è quello di super manzo Luke Evans, l’unica ragione per cui mi trasformerei in un uomo. Chi vuol capire, capisca.
Alla prossima serie, cine maniaci.