
Finalmente riesco a parlarvi di questa meraviglia, l’ennesima di Julie Caplin: AMORE, NEVE E CIOCCOLATO, ed. Newton Compton.

- Titolo: AMORE, NEVE E CIOCCOLATO
- Autore: Julie Caplin
- Editore: Newton Compton
- Data di pubblicazione: 4 novembre 2021
- Genere: narrativa, romance.
- Pagine: 384
Trama
Se c’è una cosa di cui Mina è assolutamente sicura è che il cioccolato possa risolvere ogni problema. Così, quando si ritrova a fare i conti con una cocente delusione amorosa, non si perde d’animo: un viaggio sulle Alpi svizzere, ospite nello chalet della sua adorata madrina, è quello che ci vuole per curare un cuore spezzato. E così prepara le valigie, decisa a godersi la sana vita di montagna, aria frizzantina e panorami mozzafiato e, perché no, a farsi coccolare dal gusto irresistibile della cioccolata svizzera. Il suo lavoro di consulente alimentare le ha insegnato che le scoperte migliori sono quelle che avvengono in modo inaspettato, lasciandosi sorprendere dai sapori inattesi. Anche se ultimamente la sua vita professionale sembra essere incastrata su progetti monotoni e poco stimolanti, Mina sente che quel soggiorno le consentirà di ricaricare le batterie e ripartire al massimo. Tutte le sue certezze, però, sono destinate a vacillare quando, a bordo di un treno che si inerpica tra le cime innevate, si imbatte in un affascinante sconosciuto…
Copia digitale gentilmente fornita dalla CE in cambio di una recensione onesta

Aveva passato tutto il giorno e gran parte della sera precedente a cucinare, ma ne valeva la pena, per festeggiare il suo primo anniversario con Simon. Un intero anno insieme.
Mina è uno spirito libero, troppo somigliante ai genitori. Ma sembra finalmente avere le idee chiare: desidera costruire un futuro con Simon e la volontà è stata “suggellata” da progetti fatti insieme, tantoché la ragazza ha già pensato a una casa più grande… Eppure il suo castello cade a pezzi in un nanosecondo e la Principessa è costretta ad abbandonare il Principe per nulla azzurro – piuttosto con l’anima nera –, che si accompagna a una strega cattiva.
Le feste natalizie finiscono nel peggiore dei modi. Il rientro a lavoro e il periodo successivo non mostrano miglioramenti positivi: Mina deve allontanarsi da Simon – con cui condivide il luogo di lavoro – e accoglie il suggerimento del suo superiore di consumare le ferie accumulate.
Cambiare aria è la risposta migliore, e il viaggio da Manchester alle Alpi svizzere si rivela… sorprendente!
«Devo andare. Magari un giorno ci rincontreremo».
Tuttavia, l’abbraccio di Amelie, la sua madrina, per Mina rappresenta il vero toccasana e l’auspicio che davvero qualcosa nel suo stato d’animo e nel suo futuro possa cambiare. Ma, inaspettatamente, quel qualcosa di “sorprendente” incontrato sul treno si materializza davanti ai suoi occhi: Luke non è più solo un folle bacio portato via dal vento, lui è il frutto della serendipità.
«So che hai detto di non essere interessata a una relazione, ma non riesco a smettere di pensare a te o desiderare di passare del tempo insieme. Non sono molto bravo a rinunciare a ciò che voglio. La vita è troppo breve per non continuare a provarci».
Mina, tuttavia, continua a esser vittima dei propri fantasmi che prova a scacciare con un libro per nulla miracoloso; si immerge nella nuova realtà rappresentata da Amelie e dal suo albergo, dai villeggianti e dalle molteplici attività. Si diletta in cucina – d’altronde sperimentare ai fornelli è il suo lavoro – e si intrattiene con gli altri ospiti. Bernhardt mostra un serio interesse nei suoi confronti, Kristian è un “cucciolone” in cerca di aiuto; Johannes è il maestro da cui Mina spera di trarre qualche segreto per “lavorare” il cioccolato… tante figure riempiono le sue giornate anche se il pensiero si dibatte sempre se “dare una possibilità a Luke”.
Un brutto imprevisto, poco prima della partenza, illuminerà il percorso di “cambiamento” intrapreso da Mina: Amore, neve e cioccolato dovrebbe darvi un’idea… Peccato che la decisione della ragazza non incontri gli sviluppi professionali di Luke.

Dolcezza infinita, e non perché abbiamo un numero indefinito di torte dai nomi impronunciabili o facciamo la conta per scegliere il tipo di cioccolato da gustare. Come in una ricetta, abbiamo tra gli ingredienti principali lo stile delicato ed elegante di Julia Caplin e la trama che, ancora una volta, vi si sposa alla perfezione. I personaggi hanno sempre quel qualcosa in più tantoché sembrano davvero mostrarsi al lettore, sebbene la narrazione sia in terza persona. Luke è – mi ripeto ancora – sorprendente. Lui ha compreso tutto e si affida non alla casualità dell’incontro ma alla serendipità. Mina è completamente in antitesi: è disillusa e cerca in tutti i modi un terreno solido dove affondare le radici. Tutto ciò perché anche lei, nonostante cerchi di insabbiare la verità, è consapevole che Luke è quello giusto perché uguale a lei. Gli opposti si attraggono e si completano; due vulcani come loro, insieme, non possono che generare disastri ma è inevitabile che riescono a comprendersi in tutte le sfaccettature. Perfetti perché arrivano al lettore con tutte le loro debolezze nel pieno delle loro virtù.
Ho apprezzato molto anche i tratti dell’antagonista, Bernhardt; non un personaggio così incisivo ma per il tempo che ha cercato di imporsi ho catturato appieno la freddezza e il pragmatismo con cui voleva “conquistare” Mina. Perfetto il contesto in cui girano i comprimari e i personaggi secondari; un bel quadretto famigliare “allargato” è l’atmosfera regalata da Amelie e dal suo chalet. Non sono da meno gli scenari innevati.
Amore, neve e cioccolato è il romanzo che si deve leggere quando si vuol staccare la spina, quando si ha voglia di buoni sentimenti; il romanzo da consigliare perché sicuri di non fare brutta figura. D’altro canto non ci si deve aspettare grandissimi colpi di scena, ovvio che ci siano, ma il ritmo perlopiù è “costante”; la scrittura non disdegna lunghe descrizioni che una romantica come me avrebbe destinato a un minuto in più a Mina e Luke come coppia.
«Credi che potresti spostare il tuo gomito appuntito dalle mie costole?» «Oh, scusa. Dovremmo davvero smetterla di incontrarci in questo modo». «È tutto quello che hai da dire?» «Ti amo. Mi sei mancata. Mi dispiace.»
Sono meravigliosi e meritano sicuramente, per qualche ora, la vostra attenzione. Buona lettura!
