Recensione: “FALLS BOYS” di Penelope Douglas – Newton Compton Editori

Una nuova generazione per Penelope Douglas, che ci presenta il figlio di due personaggi tanto amati, Jax e Juliet. Vi lascio il mio pensiero su FALLS BOYS, edito Newton Compton Editori.

  • Titolo: FALLS BOYS
  • Autore: Penelope Douglas
  • Editore: Newton Compton Editori
  • Genere: romance contemporaneo
  • Data di pubblicazione: 21 febbraio
  • Pagine: 421

Trama

Autrice bestseller del New York Times
Aro non è nata sotto una buona stella. La vita le ha regalato un biglietto di sola andata per il nulla e poche opportunità per cambiare strada. E così si arrangia con piccoli sotterfugi, al servizio di una gang criminale. Non ha paura di sporcarsi le mani e fa quello che può per sopravvivere, cercando di non superare mai il limite. Fino a che una notte, dopo una serie di circostanze sfortunate, si mette in guai seri. E rischia di trascinare con sé il più improbabile dei partner criminali: Hawke Trent, troppo ricco e per bene per rischiare di rovinarsi la reputazione. O almeno così crede Aro.
Perché Hawke si sente inspiegabilmente attratto da quella ragazza scontrosa e impulsiva. E, anche davanti all’opportunità di mettersi in salvo, decide di non abbandonarla. Di provare a proteggerla.
Anche se dovesse significare sacrificare tutto.
Riusciranno a trovare un modo per evitare che la voragine li inghiotta?
Un’autrice con oltre 700 milioni di visualizzazioni su TikTok
«Se cercate personaggi interessanti e una storia davvero intrigante, con un libro di Pen Douglas non potete sbagliare. Leggetelo, cinque stelle assicurate!»
«Non so esprimere a parole quanto questo libro sia riuscito a toccarmi il cuore, mi è entrato sotto la pelle e ho ancora i brividi.»
«Una storia d’amore rovente, indimenticabile. Penelope Douglas non sbaglia un colpo.»

Copia digitale gentilmente fornita dalla CE in cambio di una recensione onesta

Falls Boys arriva nel mio kindle in un momento terribile; cercavo spensieratezza e sapevo che con la Douglas non sarei rimasta delusa. E be’, da Jax e Juliet mi attendevo un erede “capolavoro”, e questo ho incontrato. Qualunque donna immagini suo figlio, da adolescente, lo vorrebbe proprio come Hawke, un ragazzo con dei “valori” come oggi se ne vedono pochi. È responsabile e, in un certo senso, romantico, perché attende quella giusta. Sì, il personaggio che desideravo di incontrare, camuffato in abiti da figo (con un fisico che permette!) e circondato da belle cose!

“È piuttosto divertente sapere che la figlia di Jared Trent mi debba dei soldi. Ma c’è qualcuno accanto a lei, che ci osserva, e percepisco il suo disprezzo fin qui.”

Vi presento Aro, una teppistella di Weston. Ha un conto in sospeso con Dylan, la figlia di Jared e Tate (Odiami come io ti amo), quindi cugina di Hawke. Costei, prima di dileguarsi, sfila il portafogli a Hawke – un piccolo reato in confronto a quelli commessi dalla ragazza per sopravvivere. Un inseguimento e una vendetta che mette Aro con i guai fino al collo. Aro deve restituire il maltolto a chi è sopra di lei, eppure…

“Perché Hawken Trent mi ha aiutata? Per ben due volte. E perché io ho aiutato lui? Avrei dovuto lasciarlo nelle loro mani.”

Si rifugiano in una torre, dove trovano segni evidenti del passaggio di “qualcuno”. Si parla di una leggenda, che forse proprio leggenda non è…

«Sai perché la chiamano Carnival Tower? Perché questo è il circo dei mostri».

Un giallo si interseca alla perfezione alla storia dei due giovani, che si odiano, si sostengono e imparano ad amarsi di un amore oltre la follia. Sono così diversi Hawke e Aro, eppure il sentimento che li lega appiana ogni differenza. Hawke, studioso e di buona famiglia, è pronto per il college mentre Aro è in un punto di stallo con la scuola. Ha però prospettive alte nel “suo mondo”, eppure diventa un’altra quando parla dei fratelli e cerca di proteggerli da una madre anaffettiva e un patrigno che è tutto un dire. Aro è una “tipa tosta” da digerire, almeno all’inizio. La si odia e da qui si comprende quanto sia stata brava la Douglas a far arrivare un personaggio, soprattutto a farlo rivalutare a lettori come me, talvolta troppo puntigliosi. Non sono riuscita ad apprezzarla immediatamente, proprio grazie a eventi spiacevoli che sempre più ci circondano. Eppure, tra ragazzi perduti ci sono quelli come Aro che cercano una via d’uscita migliore; se poi c’è qualcuno a prenderli per mano…

Cari lettori, alla fine del romanzo c’è una nota personale della Douglas, che vi invito a leggere. Capirete un sacco di cose, anche tutta la rabbia di Aro, covata per anni. Il lieto fine c’è, insieme al riscatto, alla voglia di amare e lasciarsi amare.

Preparatevi a una storia piccante, a tratti noir e piena di buoni propositi!

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