Recensione: “IL PRINCIPE DEGLI SCIACALLI (La saga dei Quadranti #1)” di Rebecca Moro – ed. Fanucci Editore

È il primo volume della Saga dei Quadranti di Rebecca Moro e la recensione di IL PRINCIPE DEGLI SCIACALLI (ed. Fanucci Editore) esce in concomitanza del Review Tour dedicato al secondo volume. Scorrete la recensione e troverete il collegamento. Vi anticipo che entrambi i sono imperdibili!

  • Titolo: IL PRINCIPE DEGLI SCIACALLI
  • Autore: Rebecca Moro
  • Serie: La Saga dei Quadranti #1
  • Editore: Fanucci
  • Genere: Fantasy
  • Data pubblicazione: 24 ottobre 2018
  • Pagine: 352

Trama

In una manciata di giorni e in una lunga notte di sangue, la Schiera degli Sciacalli è riuscita a invadere il più forte tra i Quadranti dell’Impero umano, travolgendo la famiglia del Mastro e il suo stendardo. Nessuno degli storici alleati è accorso in loro aiuto e i Ti-jak, una razza di bestie semi-umane dai corpi massicci e ricoperti di squame, hanno falciato qualsiasi resistenza. Gli unici sopravvissuti dei Daven-Furus, il principe Raven e le principesse Sarissa e Ioni, non possono che sottomettersi alla triade a capo degli invasori: Raven diventerà lo schiavo del Jekret, la guida militare, mentre le sorelle saranno date in sposa per rafforzare il seme di quella genia ripugnante ma invincibile. Ciascuno di loro sarà chiamato alla scelta più difficile: mutare a caro prezzo la propria natura, assumendo un ruolo non previsto in un destino avverso e ostile, fino a quando ciò che sembra un abisso senza fine, potrà trasformarsi in un’occasione di rinascita. Dalla fortezza tra le rocce di Rovelia sino alle cime proibite di Lacan, dalla polvere dei deserti alle torri di Mnar, il tempo del Quadrante di nordest scorre inesorabile verso la rovina, ma non è detto che gli invasori siano gli unici nemici. E talvolta persino un’alleanza con le bestie può rappresentare l’ultima speranza di salvezza. Il primo capitolo della “Saga dei Quadranti”. Sul campo di battaglia, dove oltre alle armi contano anche i sentimenti, il cruento confronto tra l’uomo e la bestia. Un fantasy che penetra l’abisso più profondo della natura umana per scatenare i suoi demoni, nella tradizione delle grandi saghe epiche e indimenticabili.

Copia cartacea gentilmente fornita dall’autrice in cambio di una recensione onesta.

Questa recensione esce nello stesso giorno del Review Tour del secondo volume della serie La Saga dei Quadranti, per cui, per non essere ripetitiva sarà più breve del solito e collegata alla recensione “La traditrice del silenzio”.

La torre sud bruciava. La merlatura devastata e quasi completamente annerita si protendeva verso le nubi violacee dell’alba, come l’avambraccio teso al cielo di un uomo agonizzante. Solo a questo riusciva a pensare Raven, piegato a carponi contro l’acciottolato gelido del primo ponte: la torre sud bruciava, e quello era il segno ultimo della caduta.

Raven, principe ereditario di Mastro Rufus, riesce a “rialzarsi” grazie al patto stipulato con i carnefici che hanno distrutto la sua famiglia: diventerà Devoto donando – in cambio della vita dei propri cari – in spose le sorelle ai Ti-jak per il proseguo della Stirpe. Per la maggione, Sarissa, l’unione di carne e sangue avviene nell’immediato mentre Ioni è ancora troppo giovane ma verrà promessa a Val-Ofozi.

«Hai visto, mio Fiore?» le sussurrò il suo sposo «Anche se il tuo sangue è ritenuto il più puro del Quadrante, quando scorre è rosso come il mio.»

Ghiaccio. Sangue. Pugno di Ghiaccio. Sangue della Schiera. Il Bem dentro di me. Rosso tutto intorno.

Sarissa non si rassegna; non biasima suo fratello, accetta quello che viene per il bene della famiglia ma non nasconde l’odio per quella razza, per ciò che le ha tolto. È schifata dal tanfo che emana suo marito e quelli come lui; non prova il piacere dell’accoppiamento ma acconsente e tiene per lei tutto il dolore. Tuttavia, pensa di scappare e quasi come se le sue preghiere fossero state accolte, qualcuno arriva in soccorso. Ciò le fa sperare che tutto possa tornare alla normalità, con la liberazione dal gioco dei Ti-jak e il matrimonio – forse ancora fattibile – con il principe Halti, combinato sin dalla tenera età di entrambi dai rispettivi genitori, per marcare la stretta alleanza.

Sarissa, però, è vittima di sogni a occhi aperti, di speranze mal riposte; difatti Halti arriva, ma con troppo ritardo, quando ormai la situazione è irrecuperabile. Spesso l’abito non fa il monaco e il diavolo si nasconde proprio sotto spoglie angeliche.

Nel frattempo anche Raven pagherà pegno per la salvezza delle sorelle, che lo immaginano morto, invece… farà ritorno, denutrito, maltrattato e con il cuore intenerito per un sentimento affiorato inaspettatamente. I Principi cercheranno di salvare quel che resta dei ricordi di famiglia, non potendo più aspirare a un titolo e al governo nel Quadrante. A questo punto devono per forza schierarsi: con gli alleati di sempre o con la nuova famiglia?

Ho amato follemente questo romanzo, incuriosita sempre più, pagina dopo pagina, da creature mai conosciute nel regno del fantasy. Amo il genere e non nego che ho subito tifato per la coppia Sarissa-Madari. Tuttavia non è come speravo: la maggiore delle principesse è scontrosa, troppo razionale, totalmente l’opposto di Ioni che ha familiarizzato molto velocemente con le Bestie. In questa mia contraddizione, trovo appropriato il comportamento di Sarissa, la giusta reazione verso chi le ha ucciso il padre e ha indotto la morte della genitrice. Ioni la si apprezza proprio per essere l’antitesi della sorella, così gioviale e spontanea; curiosa e colta. Spero davvero che uno dei prossimi romanzi della serie la veda, se non protagonista, con un bel ruolo! Be’, per i Ti-jak lascio che li giudichiate da soli; io li trovo adorabili anche per non saper esprimere i propri sentimenti: mille gesti parlano per un cuore che non sanno di avere.

Faccio i miei complimenti a Rebecca Moro che riesce a coivolgere il lettore, in primis per il linguaggio, poi con una trama ricca, corposa di colpi di scena che non permettono alcuna pausa. Vi indirizzo – cliccando sul titolo e sull’icona sotto – alla recensione di “La traditrice del silenzio”.

Secondo volume, clicca per visualizzare la recensione

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